Sede titolare di Case di Numidia

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Sede titolare di Case di Numidia
Sede vescovile titolare
Dioecesis Casensis in Numidia
Chiesa latina
Vescovo titolare: Lénard Ndjadi Ndjate, M.C.C.I.
Istituita: XVII secolo
Stato Algeria
Località: Case di Numidia
Diocesi soppressa di Case di Numidia
Eretta: ?
Soppressa: ?
Coordinate geografiche
35°37′24″N 6°22′11″E / 35.623333, 6.369722 bandiera Algeria
Mappa di localizzazione New: Algeria
Case di Numidia
Case di Numidia
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La Sede titolare di Case di Numidia (in latino: Dioecesis Casensis in Numidia) è una diocesi soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Case di Numidia, identificabile con El Madher nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Numidia.

Casae fu eretta in municipio all'epoca dei Severi, nella prima metà del III secolo. Non si conoscono vescovi di questa antica città romana; ma le imponenti vestigia di El Madher, e il fatto che fosse un municipio di una certa importanza, portano ad ipotizzare che fosse una sede episcopale.[1] Ad avvalorare questa ipotesi è la scoperta, tra le rovine di El Madher, di un'iscrizione, datata al V-VI secolo, che riporta il nome di Arcentius diaconus; i diaconi, nell'antichità, erano i ministri ordinari del vescovo.[2] Jaubert identifica questo diacono con uno dei vescovi Argenzio documentati a Lamiggiga, città vicina a quella di Casae, ipotizzando che il diacono Arcenzio sia stato eletto vescovo di Lamiggiga.[3]

A partire da Morcelli, diversi autori assegnano a questa diocesi il vescovo donatista Benenatus, episcopus Casensium Bastalensium, sede ignota ad altre fonti, che prese parte al Concilio di Cartagine (411).[4]

Dal XVII secolo Case di Numidia è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica.

Cronotassi

Vescovi residenti

  • Bennato ? † (menzionato nel 411)

Vescovi titolari

Note
  1. Mesnage, L'Afrique chrétienne, p. 322.
  2. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 90, Arcentius.
  3. Jaubert, Anciens évêchés et ruines chrétiennes de la Numidie et de la Sitifienne, p. 24.
  4. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, pp. 140-141, Benenatus 5.
Bibliografia
Collegamenti esterni