Sede titolare di Membressa

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Membressa
Sede vescovile titolare
Dioecesis Membressitana
Chiesa latina
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Vescovo titolare: Cristiano Guilherme Borro Barbosa
Arcivescovo titolare: {{{arcivescovo}}}
Sede vacante
Suffraganea dell'Arcidiocesi di Cartagine
Istituita: 1933
Soppressa: {{{sedetitolaresoppressa}}}
Ricostituita: {{{ricostituita}}}
Stato Tunisia
Regione:
Località: Membressa
collocazione
geografica:
[[Immagine:{{{mappacollocazione}}}|200 px]]
Diocesi soppressa di Membressa
Diocesi suffraganee:
Eretta: ?
Soppressa: ?
'
Collegamenti esterni

Dati online (gc ch )

Elenco delle sedi titolari della Chiesa cattolica
Tutte le sedi titolari
Coordinate geografiche
36°35′05″N 10°03′09″E / 36.5847, 10.0525 bandiera Tunisia
Mappa di localizzazione New: Tunisia
Membressa
Membressa

La Sede titolare di Membressa (in latino: Dioecesis Membressitana) è una diocesi soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Membressa, identificabile con Medjez el-Bab nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana dell'Africa Proconsolare, suffraganea dell'arcidiocesi di Cartagine.

Alla diocesi di Membressa vengono attribuiti sette vescovi. Lucio prese parte al Concilio di Cartagine (256) convocato il 1º settembre da san Cipriano per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici, e figura al 62º posto nelle Sententiae episcoporum.[1] Salvio partecipò al Concilio di Cabarsussi, tenuto nel 393 dai massimianisti, setta dissidente dei Donatisti, e ne firmò gli atti; fu condannato, assieme agli altri vescovi massimianisti, nel donatista Concilio di Bagai del 394. Al Concilio di Cartagine (411), che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, presero parte il cattolico Gennadio e il donatista Restituto. Secondo sant'Agostino di Ippona,[2] Gennadio fu eletto sulla sede di Membressa al posto di Salvio; questo lascerebbe supporre che Salvio si sia convertito al cattolicesimo. Bonifacio intervenne al Concilio di Cartagine (484) indetto dal re vandalo Unnerico, in seguito al quale venne esiliato.[3] Pascasio e Vittore infine intervennero rispettivamente al Concilio di Cartagine (525) e all'antimonotelita Concilio di Cartagine (646).

Dal 1933 Membressa è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica.

Cronotassi

Vescovi

  • Lucio (menzionato nel 256)
  • Gennadio (menzionato nel 411)
  • Bonifacio (menzionato nel 484)
  • Pascasio (menzionato nel 525)
  • Vittore (menzionato nel 646)

Vescovi titolari

Note
  1. (LA) S. Thasci Caecili Cypriani opera omnia, Recensuit et commentario critico instruxit Guilelmus Hartel, Corpus scriptorum ecclesiasticorum latinorum (CSEL), volumen III, pars I (Praefatio et Libelli), Vindobonae, 1868, p. 455.
  2. Lettera 108,14.
  3. Secondo Mesnage (op. cit., p. 119), questo vescovo apparterrebbe alla diocesi di Membrone, che finora non è stata iscritta fra le sedi titolari della Chiesa cattolica.
Bibliografia
Collegamenti esterni