Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramento

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Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramento
in latino Congregatio Victimarum Expiatricum a Sacramentatio Iesu
[[File:|200px]]

Istituto di vita consacrata
Congregazione religiosa femminile di diritto pontificio

Altri nomi
Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato, Sacramentine
Fondatore Maria Cristina Brando
Data fondazione 1878
Luogo fondazione Napoli
sigla S.V.E.G.S.
Titolo superiore
Data di approvazione 23 marzo 1911
Scopo insegnamento catechistico, istruzione, organizzazione di ritiri spirituali, gestione di educandati e orfanotrofi
Collegamenti esterni

Le Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramento o Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato (in latino Congregatio Victimarum Expiatricum a Sacramentatio Iesu) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione, dette popolarmente Sacramentine, pospongono al loro nome la sigla S.V.E.G.S.[1]

Cenni storici

La congregazione venne fondata a Napoli da madre Maria Cristina Brando (1856-1906). Già novizia presso il monastero napoletano delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento di San Giuseppe dei Ruffi, nel 1877 la religiosa venne costretta a lasciare il chiostro per problemi di salute: su consiglio di padre Ludovico da Casoria, nel 1878 la Brando diede vita a un nuovo istituto, con lo stesso carisma dell'ordine delle monache sacramentine ma dedito all'istruzione delle fanciulle.[2]

La spiritualità espiatrice della fondatrice divennero il carisma dell'Istituto. Tra i frammenti autografi dell'autobiografia scritta in obbedienza al direttore di spirito, si legge:

« Lo scopo principale dell'opera è la riparazione agli oltraggi che riceve il Santo Cuore di Gesù nel Santissimo Sacramento, specialmente tante irriverenze e noncuranze, comunioni sacrileghe, sacramenti malamente ricevuti, Sante Messe pessimamente ascoltate, e, quel che amaramente trafigge quel Cuore Santissimo, è che tanti suoi ministri e tante anime consacrate a lui si uniscono a questi sconoscenti e maggiormente trafiggono il suo Cuore. (...) Alle Perpetue Adoratrici il divin Cuore di Gesù ha voluto affidare il dolce e sublime ufficio di Vittime di perpetua adorazione e riparazione al Suo Divin Cuore orribilmente offeso e oltraggiato nel Santissimo Sacramento dell'amore. (...) Alle Perpetue Adoratrici di vita mista, (...) il Santo Cuore di Gesù affida il dolce ufficio di Vittime di Carità e di riparazione; di carità perché viene loro affidata la cura delle bambine.[3] »

Le Vittime Espiatrici ottennero dalla Santa Sede il riconoscimento ecclesiastico di istituzione di diritto pontificio con il decreto di lode del 7 luglio 1903: le loro costituzioni vennero approvate definitivamente il 23 marzo 1911.[2]

La fondatrice è stata beatificata da papa Giovanni Paolo II nel 2003.[4]

Attività e diffusione

In origine l'istituto era diviso in due rami, uno contempltivo (dedito all'adorazione perpetua del Santissimo Sacramento) e uno di vita attiva, poi riuniti: le suore si dedicano prevalentemente all'insegnamento catechistico e nelle scuole, ma anche all'organizzazione di ritiri spirituali e alla gestione di educandati e orfanotrofi.[2]

Oltre che in Italia, le suore Vittime Espiatrici sono presenti in Brasile, Colombia, Filippine e Indonesia:[5] la loro sede generalizia è a Casoria.[1]

Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 251 religiose in 29 case.[1]

Note
  1. 1,0 1,1 1,2 Ann. Pont. 2007, p. 1733.
  2. 2,0 2,1 2,2 DIP, vol. X (2003), coll. 458-459, voce a cura di G. Rocca.
  3. Biografia della fondatrice sito del Vaticano
  4. Tabella riassuntiva delle beatificazioni avvenute nel corso del pontificato di Giovanni Paolo II su vatican.va. URL consultato il 6-7-2009
  5. Le Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato in Italia e nel mondo su beatamariacristina.org. URL consultato il 6-7-2009
Bibliografia
Voci correlate