È una figura prefigurativa di Cristo, la cui figura sarà interpretata come il nuovo Mosè, e ne porterà a compimento la rivelazione (Mt5,17-48 ).
La lettera agli Ebrei lo esalta come esempio di fede e come "servitore di Dio nella sua casa"; ma mette in evidenza anche che il compito di Mosè era quello di "rendere testimonianza di ciò che doveva essere annunziato più tardi": cioè della venuta di Cristo, che fu fedele non come servitore, ma come Figlio sopra la sua stessa casa che è la Chiesa (Eb3,1-6 ).