Utente:Giancarlo Rossi-Fedele/Monastero di Santa Maria di Betlem (Foligno)

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Monastero di Santa Maria di Betlem
Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall'UNESCO
Monastero Betlem Foligno.jpg
Monastero di Santa Maria di Betlem in Foligno
Altre denominazioni
Stato Italia
Regione Umbria


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Provincia {{{Provincia}}}
Comune Sant'Eraclio di Foligno
Località {{{Località}}}
Diocesi Foligno
Religione Cattolica
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Posta elettronica [mailto: ]
Sito web

Sito ufficiale

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Proprietà {{{Proprietà}}}
Oggetto tipo Monastero
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Dedicazione
Vescovo {{{Vescovo}}}
Sigla Ordine qualificante O.S.A.
Sigla Ordine reggente O.S.A.
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Architetto

Franco Antonelli

Stile architettonico contemporaneo
Inizio della costruzione 1968
Completamento 1972
Distruzione {{{Distruzione}}}
Soppressione
Ripristino
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Iscrizioni {{{Iscrizioni}}}
Marcatura {{{Marcatura}}}
Utilizzazione {{{Utilizzazione}}}
Note {{{Note}}}
Coordinate geografiche
42°56′02″N 12°43′25″E / 42.93384, 12.72371 bandiera Italia
Patrimonio UNESCO.png Patrimonio dell'umanità
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Pericolo Bene non in pericolo
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Scheda UNESCO
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Il Monastero di Santa Maria di Betlem, progettato dall'architetto Franco Antonelli, è stato edificato in località La Collina (Sant'Eraclio di Foligno), tra il 1968 e il 1972.

Realizzazione dell'opera

L'opera, dislocata sopra una collina dalla parte a monte di Foligno, è stata realizzata in varie fasi: dopo il chiostro e le due ali dei dormitori è stata costruita la foresteria e l'ultima ala dei dormitori, infine la chiesa ed il campanile, in cemento armato, con variazioni rispetto al progetto originario.

L'architettura di Antonelli cerca di entrare nella tradizione locale (la pietra locale, il calcestruzzo) insieme a elementi nuovi. Il chiostro è nel punto più alto della collina; gli interni sembrano richiamare anche i lavori dell'architetto Le Corbusier. Franco Antonelli ha rilevato la natura del paesaggio in armonia con il suo lavoro, e ha definito l'opera Cittadella spirituale dell'uomo, ricordando anche come nel chiostro siano stati ritrovati resti di una cisterna di epoca romana, indicando il legame con il passato.

L'esterno e il campanile

Il campanile del monastero agostiniano di Betlem

L'edificio mostra geometrie complesse, l'elemento unificante è il trattamento della muratura esterna in blocchetti di pietra calcarea, in filari regolari di altezza variabile. L'ingresso è ad est, le scale d'ingresso si mostrano in sintonia con le aperture superiori; nella facciata nord, c'è invece l'ingresso alla foresteria. Nella facciata sud, si mostrano ventiquattro celle poste su due livelli. Il campanile, in cemento armato, è sull'ingresso della chiesa, in una base triangolare, come elemento plastico, collegato con la chiesa per tre rampe di scale a chiocciola, attraverso cui si arriva alle tre campane messe una sopra l'altra. Il campanile termina con una croce, posta sul lato sud, delle dimensioni di sei metri per tre; più della metà della croce è oltre la cima del campanile.

Gli interni e la chiesa

Il Monastero è su quattro livelli: "Livello 0" o seminterrato, con alcuni servizi e un deposito; "Livello 1" o primo piano, con i dormitori, la sacrestia, la lavanderia, il soggiorno, il parlatorio, la portineria ed altri disimpegni e servizi. In mezzo due grandi spazi, il chiostro e la chiesa; il "Livello 2" con stanze da letto, refettorio, biblioteca e cucina; "Livello 3", la copertura dell'edificio, con piano di calpestio in pianelle di cemento e una guaina rivestita in rame.

La chiesa ha una pianta a tre navate, e l'aula è posta con diciannove colonne di venticinque centimetri, mentre tra la navata centrale e le laterali ci sono sei colonne di cinquanta centimetri di diametro. Tra i decori si trovano l'acquasantiera cilindrica, di marmo, e quattordici tavole sul muro raffiguranti le quattordici stazioni della Via Crucis. La luce entra dal soffitto attraverso tre lucernari, esprimendo un'idea trascendente della Trinità.

Comunità di Betlem

Betlem, comunità di contemplative dell'Ordine Agostiniano, a servizio ecclesiastico per "incontri di preghiera, giorni di ritiro, di riflessione, di amicizia", ha antiche origini.

La documentazione notarile attesta dal 1380 una comunità di recluse nel carcere di proprietà di Santa Maria in Campis, a Foligno, rione dove le monache di Betlem hanno vissuto fino al 1862. Le prime monache, prima Benedettine, poi Olivetane, si trasferirono dal monastero di S. Maria della Croce a Betlem, come Agostiniane. Dal 1879 la comunità visse nel Palazzo Pierantoni e, nel periodo tra le due guerre, commissionò all'ingegner Alessandro Macera di Foligno un progetto per un nuovo monastero, ma solo nel 1974 iniziò la costruzione del monastero attuale, nuova sede della comunità di Betlem dal 1981, con Lorenzo Bettoni come impresario e l'architetto Franco Antonelli come progettista .

Bibliografia
  • Monastero delle Agostiniane di Santa Maria di Betlem (opuscolo), Foligno 1980
  • M. Sensi, S. Maria di Betlem a Foligno Monastero di contemplative Agostiniane, Milano 1981
  • R. Pedio, Opere, progetti, idee dell’Architetto Franco Antonelli, in L’architettura. Cronache e storia, Dicembre 1985, pp. 834-865, Roma 1985
  • Ricordo di Franco Antonelli Architetto, in Bollettino Storico della città di Foligno, XVII (1993), pp. 404-418, Foligno 1993
  • S. Lenci, M. Antonelli, Cultura e Professione. Franco Antonelli Architetto, Foligno 1996
  • Il territorio e le opere. Itinerario di visita alle opere dell’architetto Franco Antonelli, Foligno 1997
  • L. Piermarini, Siro Silvestri e Franco Antonelli. La Città di Foligno e l’Architettura Sacra, in Siro Silvestri Vescovo. "Un Solerte e * Santo Pastore" (1913 – 1997), pp. 415-428, Foligno 2005
  • M. Pisani, Lineamenti di storia dell’architettura contemporanea . Umbria 1981-2000 in AA. VV., Terra di maestri. Artisti umbri del Novecento (1981-2000) e ultime generazioni, Perugia 2007
  • C. Merli Alcini, Monastero Agostiniano S. Maria di Betlem Foligno, Università di Perugia, Facoltà di Ingegneria, Foligno 2009
Collegamenti esterni