Utente:Quarantena/Anima

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La presentazione dell'anima a Dio - Giacomo Zampa

La parola anima (in greco psyché) è la vita piena e trascendente, l'intimità donata alla creatura attraverso la grazia. Pertanto la sciagura più orrenda non è la morte fisica, ma il perdere la comunione vitale con Dio.

San Paolo introduce un nuovo termine: lo spirito (pnèuma): l'uomo è un corpo psichico cioè dotato di psyché, di anima vitale, ma Dio gli offre il Suo Spirito Santo rendendolo "corpo spirituale" solo con questo entriamo nell'eternità e nella Gloria del Risorto.

Nella concezione greca c'è l'esaltazione dell'immortalità dell'anima, che non separa anima e carne, e ritroviamo nel Libro della Sapienza l'esaltazione dell'immortalità dell'anima giusta, ad esempio: "Un corpo corruttibile appesantisce l'anima e la tenda d'argilla, grava la mente dai molti pensieri". Ma questa realtà viene descritta nella Bibbia principalmente come una specie di "respiro di vita" che è di Dio e degli uomini ed è soffiato dal Creatore in essi, nel Pr 20,27 è "la fiaccola del Signore che scruta tutti i segreti recessi del cuore."

L'anima nella teologia spirituale

È una sostanza spirituale, indipendente dalla materia nel suo essere e nelle sue operazioni, anche se, mentre è nel corpo, usa poteri corporali per l'esercizio delle varie funzioni. Ma l'anima non è una sostanza completamente indipendente, né può da sola essere chiamata appropriatamente persona infatti quest'ultima è il risultato dell'unione sostanziale tra i due.

È la forma sostanziale del corpo: ci dà quindi il grado sostanziale di perfezione e comunica al corpo lo stesso atto dell'essere con cui essa stessa esiste. Ma non è immediatamente operativa: ha bisogno di facoltà o potenze per operare e le facoltà specificatamente umane che procedono dall'essenza dell'anima sono l'intelletto e la volontà. Nella vera essenza dell'anima vi è radicata la grazia, principio formale della vita soprannaturale.

L'anima nel Magistero della Chiesa

Nel Concilio di Vienne vi è una dichiarazione solenne del Magistero della Chiesa in cui si afferma che l'anima è la forma sostanziale del corpo. In virtù di questa forma sostanziale, l'uomo è ad un tempo uomo, animale, vivente, corpo, sostanza, essere. L'anima, quindi, conferisce all'uomo tutti i gradi di perfezione e, inoltre, comunica al corpo l'atto dell'essere con cui essa esiste.

Bibliografia
  • Antonio Royo Marin, Teologia della perfezione cristiana, edizioni San Paolo, 1987