Utente:Quarantena/Museo degli Archi di Pasqua
Il Museo degli Archi di Pasqua si trova a San Biagio Platani (Agrigento): è stato istituito allo scopo di preservare, valorizzare e promuovere la conoscenza di questa caratteristica tradizione popolare della Sicilia. All'interno del Museo si possono vedere i materiali relativi alla progettazione e realizzazione degli Archi di pane.
Descrizione
La sede museale, ubicata nel locale del vecchio macello, ha una superficie di 500 metri quadri; l'itinerario si snoda su 10 sale espositive, alcune delle quali hanno un tema particolare. Si possono ammirare le decorazioni relative ad una singola edizione oppure i pezzi realizzati da una Confraternita.
Fanno parte del materiale presente anche gli schizzi, i pannelli informativi e i pannelli fatti con canne intrecciate. Inoltre è possibile, grazie ad una sala per la proiezione in 3D, fare una visita virtuale sotto gli archi, oppure guardare i video delle celebrazioni religiose. La sala più bella è quella delle Miniature, dedicata alla riproduzione in scala ridotta degli Archi.
Nonostante il museo sia nato allo scopo di preservare i pezzi di tutte le edizioni, esso arricchisce il visitatore dal punto di vista storico e culturale, rendendolo partecipe della tradizione e della passione che i sambiagesi mettono nella realizzazione di questa manifestazione.
Archi di Pasqua
Questa tradizione risale alla fine del XVII secolo: è l'espressione della devozione del popolo verso la Madonna e il Cristo Risorto. Sotto questi archi, la mattina del giorno di Pasqua, avviene l'incontro tra il Cristo Risorto e Maria.
Nel corso dei secoli questi Archi, che celebrano il trionfo di Gesù sulla Morte, sono divenuti un grosso richiamo per i visitatori che provengono da ogni parte dell'isola.
Le due confraternite, quella dei Madunnara (devoti alla Madonna) e dei Signurara (devoti a Gesù), sono nate grazie a questa tradizione: i suoi membri, qualche mese prima della Pasqua, preparano queste grandiose strutture ricche di decorazioni e con un significato simbolico. Il tutto il lavoro si conclude la notte del Sabato Santo, allorché ogni confraternita allestisce la parte del corso che le è stata assegnata.
La struttura architettonica “portante” (cioè entrata, viale e arco) resta sempre invariata per il valore simbolico che possiede; infatti, i tre elementi rievocano il prospetto, la navata e l'abside di una chiesa.
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