Utente:Quarantena/San Teodulfo d'Orléans
Vita
Origini
Di stirpe gota, nacque tra il 750 e il 760 nella Spania occupata da mori. Fu profugo nel sud della Francia dal 778, dove si consacrò agli studi. Molto erudito, teologo, poeta divenne insegnante in Italia dove Carlo Magno re dei Franchi e dei Longobardi lo volle presso la sua corte per partecipare alla Rinascita carolingia al fianco delle migliori menti della corte franca tra cui l'anglosassone Alcuino di York e il lombardo Paolo Diacono. Fu membro dell'Accademia palatina.
Ruolo politico
Fu nominato missus dominici funzionario di giustizia che rappresentava il re dei franchi. Nel 797 Carlo Magno lo nominò vescovo di Orléans, carica che mantenne per una ventina di anni, contemporaneamente fu abate dell'abbazia di Fleury. Fu a Roma per l'incoronazione di Carlo nel 800, dove ricevette dal Santo Padre il palio. Successe ad Alcuino come consigliere teologico dell'imperatore nel 804.
Dopo la morte dell'imperatore, fu sospettato di sostenere la rivolta di re Bernardo d'Italia contro Luigi il Pio figlio di Carlo Magno. Fu accusato di cospirazione, destituito dalle sue cariche e imprigionato dal Angers nel 818 probabilmente nell'abbazia di Saint-Aubin d'Angers, qui morì il 18 dicembre del 821.
Opere
Scrisse un poema "contra iudices" che fu di spunto a Cesare Beccaria per il famoso trattato "Dei delitti e delle pene". In questa opera, Teodulfo invita i giudici a essere equi nel comminare pene proporzionate al delitto, fornendo una bella e profonda riflessione sull'essenza della giustizia e del diritto.
Durante il regno di Carlo Magno, a Costantinopoli infuriò la crisi iconoclasta. Teodulfo scrisse il Libri Carolini, così chiamata perché scritta a nome dell'imperatore come risposta ufficiale dell'imperatore franco al documento bizantino redatto dopo il secondo concilio di Nicea.
Fu autore di sermoni (Sermones), poesie religiose, morali, didascaliche e encomiastiche (Carmina), ma anche di trattati su controversie teologiche come la natura della Trinità (Filioque) (De ordine baptismi, Interpretatio missae, De processione spiritu sancti).
La sua opera più famosa fu l'inno Gloria laus et honor che la Chiesa canta durante la liturgia della domenica delle Palme.
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