Oratorio carolingio di Germigny-des-Prés
Oratorio carolingio di Germigny-des-Prés | |
Stato | Francia |
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Regione | Centro |
Comune | Germigny-des-Prés |
Diocesi | Orléans |
Religione | Cattolica |
Sito web | Sito ufficiale |
Oggetto tipo | Oratorio |
Dedicazione | Trinità |
Architetto | San Teodulfo d'Orléans |
Stile architettonico | Carolincio-Mozarabico |
Inizio della costruzione | 803 |
Completamento | 806 |
Data di consacrazione | 3 gennaio 806 |
Coordinate geografiche | |
Francia | |
L'Oratorio carolingio di Germigny-des-Prés o Chiesa della Santa Trinità sorge nel villaggio francese di Germigny-des-Prés nella valle della Loira. È una delle più antiche chiese di Francia, raro esempio di architettura carolingia.
Storia
La chiesa fu costruita a partire dal 803 e fu ultimata nel 806. Fu voluta dal vescovo di Orléans e abate di Saint Benoit sur Loire Teodulfo. Nel XV secolo fu trasformato in forma di basilica con l'aggiunta di una navata.
Edificio
Fu edificato sotto la direzione del vescovo di Orléans Teodulfo, che era uomo di fiducia dell'imperatore Carlo Magno oltre che teologo e poeta. La pianta dell'edificio è a Croce greca con quattro absidi semi circolari sui quattro lati di un quadrato con l'abside orientata contenente il mosaico. La curvatura delle absidi richiama lo stile mozarabico (Teodulfo era originario della Spagna). Venne consacrata il 3 gennaio dell'806 e intitolata ai santi Genoveffa e Germano. Al tempo fu, a detta dei cronisti, uno degli edifici sacri più ricchi della Neustria. Fu sede di un concilio nel 854. Fu eretta a priorato nel 1067 e divenne parrocchia nel XIII secolo. La chiesa cadde in rovina durante le vicende della rivoluzione francese. Fu classificata come monument historique nel 1840 e completamente restaurata nel 1867 dall'architetto Juste Lisch.
Mosaico
La chiesa conserva nell'abside orientato a sud-est il solo mosaico in stile bizantino della Francia ancora esistente, vi sono rappresentati due angeli che attorniano l'Arca dell'alleanza, i mosaici sono ispirati a quelli delle basiliche di Ravenna. L'opera fu ricoperta di calce durante la rivoluzione francese e riportata alla luce durante i restauri del XIX secolo.
Il mosaico è molto interessante per i collegamenti che rimandano alla crisi iconoclasta che attraversò la cristianità in quel periodo. Teodulfo fu il redattore del famoso Libri Carolini, la risposta del Sacro Romano Impero al secondo concilio di Nicea.
Il mosaico occupa nella chiesa il posto che nella tradizione bizantina è riservato a Maria Vergine in trono, con Cristo sulle ginocchia, attorniata da due angeli ad indicarne il carattere divino.
Nel mosaico di Germigny si è rinunciato alla rappresentazione della Madre di Dio e sostituita con un immagine equivalente sul piano simbolico. L'Arca dell'Alleanza che conteneva oltre alle Tavole della Legge anche la manna, il pane disceso dal celo, l'arca è considerata dagli esegeti cristiani come una prefigurazione della Vergine madre di Dio.
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