Vicariato apostolico di Phnom-Penh

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Il Vicariato apostolico di Phnom-Penh (khmer: សាវកជំនួសរាជធានីភ្នំពេញ, savk chomnuosa reachtheani phnompenh; latino: Vicariatus Apostolicus de Phnom-Penh) è una sede della Chiesa cattolica in Cambogia immediatamente soggetta alla Santa Sede.

Vicariato apostolico di Phnom-Penh
Vicariatus Apostolicus de Phnom-Penh
Chiesa latina
Cattedrale Phnom-Penh.jpg
vicario apostolico Olivier Schmitthaeusler, M.E.P.
Sede Phnom Penh
Cambodia Diocese Phnom Penh.png
Collocazione della diocesi
Nazione bandiera Cambogia
Coadiutore Pierre Suon Hangly
Parrocchie 10
Sacerdoti 45 di cui 4 secolari e 41 regolari
266 battezzati per sacerdote
67 religiosi 110 religiose
6.400.000 abitanti in 32.063 km²
12.000 battezzati (0,2% del totale)
Eretta 30 agosto 1850
Rito romano
Indirizzo
1760 St. 445K, Kraing Angkrong Village, Sangkat Kraing Thung, Khan Sensok, Phnom-Penh City, Cambodge
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2023 (gc ch)
Collegamenti interni
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica
La cattedrale di San Giuseppe, demolita nel 1975 dai Khmer rossi.

Territorio

Il vicariato apostolico comprende le città di Phnom Penh, Kep e Sihanoukville e le province di Kandal, Takéo, Kampong Speu, Kampot e Koh Kong.

Sede del vicariato è la città di Phnom Penh, capitale della Cambogia, dove funge da cattedrale la chiesa di San Giuseppe.

Il territorio si estende su 32.063 km².

Storia

Il vicariato apostolico della Cambogia fu eretto il 30 agosto 1850 con il breve Quoties benedicente di papa Pio IX, ricavandone il territorio dal Vicariato apostolico della Cocincina occidentale (oggi Arcidiocesi di Hô Chí Minh).

Il 22 luglio 1870 si ampliò in forza del breve Ecclesiae universae dello stesso papa Pio IX, tramite l'incorporazione di alcuni territori appartenuti al Vicariato apostolico della Cocincina occidentale e al Vicariato apostolico del Siam (oggi Arcidiocesi di Bangkok).

Il 3 dicembre 1924 assunse il nome attuale in forza del decreto Ordinarii Indosinensis della Congregazione di Propaganda Fide.[1]

Il 20 settembre 1955 ha ceduto una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione del Vicariato apostolico di Cần Thơ (oggi diocesi).

Il 26 settembre 1968 ha ceduto ancora porzioni del suo territorio a vantaggio delle Prefetture apostoliche di Battambang e di Kompong-Cham.

Durante il regime dei Khmer rossi tutte le religioni furono messe fuorilegge. I cattolici, particolarmente i sacerdoti, furono perseguitati dal regime. Fra le vittime che furono massacrate o uccise nei cosiddetti campi di rieducazione vi erano soprattutto cattolici, musulmani Cham, cinesi e vietnamiti, anche se la stragrande maggioranza delle vittime era cambogiana. Inoltre la maggior parte delle chiese, tra cui anche la cattedrale, fu distrutta. I cattolici vietnamiti, i quali costituivano la maggior parte dei cattolici in Cambogia, furono espulsi dal paese. Come risultato di tutto questo, il numero di cattolici nel territorio del vicariato è caduto da circa 30.000 a meno di 10.000. Nel 1990 la nuova costituzione della Cambogia ha concesso la libertà di culto.

Cronotassi dei vescovi

Statistiche

Note
  1. (LA) Decreto Ordinarii Indosinensis, AAS 17 (1925), pp. 25-26.
Bibliografia
Collegamenti esterni