A latere

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A latere è una locuzione latina che significa letteralmente "da un lato", "collateralmente", "accanto".

In generale, ha il significato di associato a o in margine a, ad esempio quando si parla di un evento secondario che avviene in concomitanza di uno principale o di un aspetto secondario dell'argomento in discussione.

Utilizzo del termine

Chiesa Cattolica

In ambito ecclesiastico i legati a latere (anticamente de latere) sono prelati, normalmente cardinali (vicini e dunque promananti dal latus del pontefice) che, come alter ego del pontefice sono inviati solo per missioni di particolare gravità o importanza, o che rappresentano il sommo pontefice in cerimonie di particolare solennità, vincolati a un incarico descritto viva voce o nella lettera papale di istituzione.[1] I poteri variano e hanno valore per il tempo della legazione e nei confini territoriali ad essa assegnati.

Un tempo i loro poteri erano notevoli e diversificati, pur nell'elasticità dei conferimenti e pur se arginati dalla eventualità di ricorsi al soglio romano. Essi potevano convocare e presiedere concili, emanarvi o confermarvi statuti, predicare la crociata, visitare chiese e monasteri e correggere abusi, sedere in giudizio di primo grado o d'appello, fungere da collettori ed esigere procurazioni, consacrare chiese e ordinare chierici, ratificare elezioni canoniche, riservarsi e conferire benefici, tutto questo in rappresentanza del pontefice.[2]

Diritto

L'espressione è utilizzata in diritto in particolare nel linguaggio giuridico: i giudici a latere sono i due giudici che siedono a lato del presidente e formano con lui il collegio giudicante.

Note

  1. Vocabolario Treccani su treccani.it, cap. a latere, Istituto Treccani URL consultato il 20 dicembre 2017
  2. Andrea Tilatti, "Legatus de latere domini pape". Il cardinale Latino e le costituzioni del 1279 online.