Concilio
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Un concilio o sinodo è "una riunione ecclesiastica sotto autorità gerarchica, per discutere e decidere circa questioni di fede, morale o disciplina".[1] La prassi delle varie chiese cristiane trova comune riferimento ideale nel cosiddetto Concilio di Gerusalemme descritto negli Atti degli Apostoli.
Dal punto di vista teologico i pronunciamenti di concili e sinodi ricadono all'interno del magistero (che assieme a scrittura e tradizione costituisce la rivelazione) e possono far parte del magistero infallibile oppure ordinario.
Etimologia
Dal punto di vista etimologico, il termine greco Σύνοδος, Sýnodos (lett. "con-via", "via comune") e quello latino concilium[2] sono sinonimi e indicano una riunione o consiglio, ma nella prassi cattolica hanno assunto significati diversi.
Classificazioni
Nella tradizione cristiana e cattolica si è consolidata una distinzione quasi gerarchica:
- primi 7 concili ecumenici, cioè universali (Nicea I, Costantinopoli I, Efeso, Calcedonia, Costantinopoli II, Costantinopoli III, Nicea II), riconosciuti da tutte le principali confessioni cristiane (cattolici, ortodossi, protestanti, anglicani);
- gli altri concili ecumenici, dove la Chiesa Cattolica oltre ai primi 7 ne riconosce un totale di 21, l'ultimo dei quali il Vaticano II. Sono normati dal CDC 338-341 (online);
- sinodo dei vescovi, che nell'ecclesiologia contemporanea rappresenta la riunione periodica di vescovi rappresentanti dell'intera chiesa. È normato dal CDC 342-348 (online);
- concili particolari (non ecumenici o locali). Per quelli dei secoli passati, i pronunciamenti dei quali hanno valore normativo limitato nel tempo e nello spazio, solitamente si usa il termine sinodi. Nell'ecclesiologia contemporanea i concili particolari possono essere relativi ai vescovi di un'intera Conferenza Episcopale (concilio plenario o assemblea plenaria) oppure, se la CE è transnazionale, limitati ai vescovi di una singola nazione (concilio provinciale). Sono normati dal CDC 439-446 (online);
- sinodi diocesani, relativi alla singola diocesi. Sono normati dal CDC 460-468 (online).
Nella storiografia è anche diffuso l'uso del termine "conciliabolo" per indicare un concilio particolare che in seguito è stato riconosciuto non valido.
Note | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |