Aggiungi un posto a tavola (musical)

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Aggiungi un posto a tavola
Locandina della commedia musicale
Locandina della commedia musicale
Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1974
Durata 120' min
Compagnia Garinei & Giovannini
Genere commedia/musical
Regia Pietro Garinei, Sandro Giovannini
Soggetto Pietro Garinei, Sandro Giovannini, Iaia Fiastri
Tratto da After me the Deluge (1972) di David Forrest
Sceneggiatura Pietro Garinei, Sandro Giovannini Iaia Fiastri
Produttore: Pietro Garinei, Sandro Giovannini
Coreografia Gino Landi
Personaggi e interpreti
  • Johnny Dorelli: don Silvestro, parroco
  • Paolo Panelli: Sindaco
  • Bice Valori: Consolazione
  • Ugo Maria Morosi: Toto
  • Daniela Goggi: Clementina
  • Renato Turi: Toto
  • Maria Cristina Brancucci: Ortensia
  • Carlo Piantadosi: cardinale
  • Renato Turi: La Voce di Lassù (Dio Padre)
Musiche Armando Trovajoli
Scenografia Giulio Coltellacci
Costumi Giulio Coltellacci

Aggiungi un posto a tavola è una commedia musicale italiana in due atti di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritta tra il 1973 e il 1974 con Iaia Fiastri, liberamente ispirata al romanzo After me the Deluge (1972) ovvero "Dopo di me il diluvio" dello scrittore inglese David Forrest.

La commedia musicale debuttò al "Teatro Sistina" di Roma l'8 dicembre 1974, dopo settanta giorni di prove.

Trama

La storia si apre in un immaginario paese di montagna in cui don Silvestro, il parroco, organizza uno spettacolo musicale intitolato Aggiungi un posto a tavola.

Una sera, dopo le prove, don Silvestro rimane da solo in casa sua a parlare con il suo amico Toto, il quale, non sapendo niente di cosa sia il sesso, non capisce ciò che il prete cerca di spiegargli e, durante la conversazione tra i due, irrompe in casa Clementina, una ragazza perdutamente innamorata del parroco. Lei vuole confessarsi per l'ennesima volta, anche se in realtà, come tutte le altre volte, è solo un semplice pretesto per stare un po' insieme al suo amato. Dopo la confessione, don Silvestro prega Clementina di tornare a casa e, rimasto finalmente solo, riceve una telefonata da parte di Dio. Egli gli dice che ha intenzione di mandare sulla Terra un secondo diluvio universale e incarica quindi don Silvestro di costruire una nuova arca in modo da poter salvare tutti gli abitanti e animali del suo paese. Il Signore aggiunge anche che la notte successiva sarà destinata alla procreazione in cui tutti gli uomini dovranno giacere con le proprie mogli per generare figli.

Il giorno seguente, il suono delle campane da parte di Dio sveglia tutti gli abitanti del paese e tra questi anche l'avaro sindaco Crispino, padre di Clementina. A questo punto don Silvestro è costretto a spiegare la situazione lasciando tutti increduli. In un primo momento nessuno crede alle parole del parroco, ma dopo un miracolo che gli permetterà di suonare le campane con un semplice gesto della mano, tutti si ricredono e cercano poi di convincere il Sindaco a darle il legname per poter costruire l'arca.

Crispino, però, non ha alcuna intenzione di donare il suo legname essendo molto caro ma, avendo tutto il paese contro, cede e si dimette e prima che disgraziatamente possa chiamare i gendarmi, viene rinchiuso in un cascinale.

Giunta la sera don Silvestro dimentica a che cosa era destinata quella notte e istiga quindi tutti a cominciare i lavori per l'arca. Con l'aiuto di Dio e di una piacevole atmosfera romantica tutto va come dovrebbe, ma a ribaltare nuovamente la situazione è l'arrivo in paese di Consolazione, una prostituta che invoglierà tutti gli uomini a passare la notte con lei, anziché con le loro mogli. Don Silvestro, disperato, chiede aiuto al Signore, il quale con un ennesimo miracolo restituisce a Toto la sua virilità per far sì che tenga "occupata" Consolazione, mentre tutti gli altri uomini possono stare in pace con le loro donne.

Ora, Toto vuole però rimettersi in pari e quindi, sotto consiglio di Don Silvestro, chiede a Consolazione di sposarlo. La donna accetta, ma lei stessa non sembra essere gradita dagli altri abitanti, avendo alle spalle un passato burrascoso. Don Silvestro cercherà invano di convincerli ad accoglierla ricordandogli il significato di Aggiungi un posto a tavola e, cioè di saper perdonare. I paesani non cedono ed un primo momento decidono di abbandonare l'idea dell'arca. Sarà proprio Clementina, a far ripartire i lavori e a convincere tutti a sostenersi a vicenda come fanno le piccole formiche. Costruita l'arca però, arriva una spiacevole notizia: Crispino è fuggito dal cascinale e nessuno sa dove si possa trovare. Mentre il sindaco si nasconde dietro la statua di San Crispino, santo e protettore del paese, tutti lo cercano disperatamente, soprattutto Ortensia, sua moglie. Don Silvestro, per evitare che i paesani si agitino, li tranquillizza incoraggiandoli a continuare con i preparativi.

Nel frattempo, Crispino riesce purtroppo a contattare le forze dell'ordine e per evitare di essere scoperto da Consolazione a causa della sua allergia alle candele, si spaccia per la voce del santo dicendo alla donna che il diluvio non ci sarà e di avvertire tutti quanti. Don Silvestro però, che ha assistito alla scena e riconosciuto la voce del sindaco, fa crede a Consolazione che se lei spargesse parola di ciò che gli ha rivelato Crispino, molto probabilmente Toto non la sposerà più. La donna quindi decide di tenere la bocca chiusa. Tutto fila liscio come dovrebbe e in quella seconda sera, Don Silvestro comincia a far salire tutti gli animali sull'arca. Subito dopo arriva Clementina che gli rivela finalmente il suo amore, ma lui le ricorda che non può stare insieme a lei per il voto di celibato che ha fatto, diventando sacerdote. Dopo però essersi lasciato un po' andare, Don Silvestro bacia Clementina, costretto ad affrontare nuovamente il Signore, scopre che anche lui è contrario al celibato dato che avendo inventato un modo nuovo per procreare, non vede perché dovrebbe vietarla proprio ai suoi "collaboratori diretti". Dopo il diluvio le cose però cambieranno e Don Silvestro potrà stare con Clementina.

Al matrimonio di Toto e Consolazione, a causa delle sue impellenti necessità, il sindaco Crispino viene smascherato e sorvegliato in canonica dove parlando al telefono con Dio, viene fulminato e, spaventato, prega Don Silvestro di farlo salire sull'arca. Tutti si affrettano a partire e salutano la terra, ma proprio al momento di salire sull'arca, arriva in paese inaspettatamente un cardinale, inviato da Roma per invitare tutti a non credere più a Don Silvestro, accusandolo di essere folle.

Scoppiato però il diluvio, tutti cercano di salire invano, ma con l'intervento di Don Silvestro, il quale andrà contro la volontà del Signore, riuscirà a salvare i suoi parrocchiani.

Il Signore decide di far cessare il diluvio.

La commedia si conclude quando tutti siedono a tavola a brindare: è per Lui che è stato aggiunto un posto a tavola.

Personaggi

  • Don Silvestro: parroco sempre molto paziente e disponibile: Dio gli assegnerà il compito di costruire un'arca su cui far salire tutti i suoi parrocchiani per salvarli da un imminente diluvio universale;
  • Clementina: figlia del Sindaco, innamorata di Don Silvestro: tenterà sino alla fine di conquistarlo, ricorrendo anche ai consigli di Consolazione.
  • Crispino: sindaco del paese, sempre in conflitto con Don Silvestro e molto avaro: vorrebbe far parte del coro della parrocchia, ma è stonato.
  • Consolazione: prostituta su cui ruota tutto il significato morale della storia, ovvero l'accettazione e il perdono per coloro che hanno commesso degli errori (Aggiungi un posto a tavola). Consolazione è una donna di "facili costumi" che arriva nel paese a "distrarre" i mariti dal compito assegnato loro da Dio, suscitando naturalmente le ire delle mogli e facendo preoccupare di questo il povero Don Silvestro.
  • Toto: un ragazzo semplice e ingenuo che non ha mai conosciuto l'amore ma che, grazie a un miracolo, si innamorerà e riuscirà a conquistare Consolazione, riabilitandola dalla sua vita di peccato e portandola con lui sull'arca.
  • Ortensia: moglie del Sindaco, un po' impertinente, ma di buon cuore.
  • Cardinale: il prelato inviato dal Vaticano per mettere a tacere Don Silvestro, accusato di follia visionaria.
  • La Voce di Lassù (Dio): voce fuori campo, grave, potente e imperiosa; è colui che incaricherà Don Silvestro a costruire l'arca.

Colonna sonora

La composizione delle musiche venne affidata ad Armando Trovajoli (1917 - 2013), il pianista, compositore e direttore d'orchestra romano che, dagli anni Cinquanta in poi, si era specializzato in colonne sonore.

Le canzoni della commedia sono le seguenti:

Tavolata finale (scena del musical)
  • Aggiungi un posto a tavola
  • Peccato che sia peccato
  • Sono calmo
  • Concerto per prete e campane
  • Buttalo via
  • Notte da non dormire
  • Consolazione
  • Notte da non dormire (ripresa)
  • L'amore secondo me
  • Una formica è solo una formica
  • La ballata di san Crispino
  • Peccato che sia peccato (ripresa)
  • Clementina
  • Ti voglio
  • Quando l'arca si fermerà
  • L’amore secondo me (ripresa)
  • Aggiungi un posto a tavola (finale)

Curiosità

Lo spettacolo ebbe il suo titolo a pochi giorni dal debutto, in seguito a una votazione della compagnia, tra questi proposti dagli autori:

  • Aggiungi un posto a tavola;
  • La bis bisarca;
  • Concerto per prete e campane.

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Voci correlate
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