Albero di Jesse (Matteo da Gualdo)

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GualdoTadino MuCiv MatteoGualdo AlberoJesse 1497.jpg

Matteo da Gualdo, Albero di Jesse (1497), tempera su tavola
Albero di Jesse
Opera d'arte
Stato bandiera Italia
Regione Flag of Umbria.svg Umbria
Regione ecclesiastica Umbria
Provincia Perugia
Comune Gualdo Tadino
Diocesi Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino
Ubicazione specifica Museo Civico di Rocca Flea
Uso liturgico nessuno
Comune di provenienza Gualdo Tadino
Luogo di provenienza Chiesa di Santa Maria, altare dell'Immacolata Concezione
Oggetto dipinto
Soggetto Albero di Jesse
Datazione 1497
Ambito culturale
scuola umbra
Autore Matteo da Gualdo (Matteo di Pietro di ser Bernardo)
detto Matteo da Gualdo
Materia e tecnica tempera su tavola
Misure h. 218 cm; l. 128 cm
Virgolette aperte.png
Un germoglio spunterà dal tronco di Jesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Virgolette chiuse.png

L’Albero di Jesse è un dipinto, eseguito nel 1497, a tempera su tavola da Matteo di Pietro di ser Bernardo, detto Matteo da Gualdo (1435 ca. - 1507), proveniente dall'altare dell'Immacolata Concezione nella Chiesa di Santa Maria a Gualdo Tadino (Perugia) e conservato nel Museo Civico di Rocca Flea nella città umbra.

Descrizione

Soggetto

Nel dipinto, fra i tralci dell'albero, compaiono:

  • nella fascia superiore:
    • al centro,
      • Maria Vergine raffigurata a mani giunte, con la corona in testa e con indosso un ricco abito ricamato: è così identificabile come una principessa, discendente da una stirpe regale.
      • Dio Padre che allarga le braccia in segno di accoglienza: è lo stesso gesto che si ripete nelle iconografie dell’Assunzione, mentre la posa della Madonna è quella che diventerà tipica dell’Immacolata Concezione.
    • a sinistra, san Gioacchino, padre di Maria, in atteggiamento di devozione di fronte alla figlia.
    • a destra, sant'Anna, madre della Madonna, indossa gli abiti caratteristici delle donne di età avanzata, anch'essa in atto di venerazione della figlia.
  • nella fascia centrale:
    • coppie di personaggi biblici, progenitori della Madonna, tutti identificabili grazie ai cartigli con i nomi.
  • nella fascia inferiore:
    • Adamo, raffigurato come radice dell'albero genealogico di Maria.

Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche

  • L'albero genealogico realizzato da Matteo da Gualdo, attinge la struttura compositiva a due brani evangelici:
    • Mt 1,1-17 : dal quale trae gli antenati artcolati in tre registri, ognuno con sette tralci contenenti due persone, e l'enfasi mariana del contesto.
    • Lc 3,23-38 : dal quale prende il doppio riferimento ad Adamo ed a Dio, e l'andamento a ritroso da san Giuseppe, padre putativo di Gesù, fino ad "Adamo, figlio di Dio".
  • L'artista colloca in cima alla pianta da cui "fiorirà" il Messia, una donna, Maria Vergine come figura non solo della storia d'Israele, ma della storia umana, ponendo l'accento anche sulla storia personale della madre di Gesù con l'inclusione dei suoi genitori, i santi Gioacchino e Anna: questo chiarisce che il nato da Maria sarà nel contempo figlio di Adamo, figlio d'Israele e figlio di un'autentica ed articolata famiglia umana.

Iscrizioni

Nel dipinto si trovano varie iscrizioni, collocate sui cartigli, accanto ai personaggi per identificarli.

Galleria fotografica

Bibliografia
  • Eleonora Bairati, Patrizia Dragoni, Matteo da Gualdo. Rinascimento eccentrico tra Umbria e Marche, Editore Electa-Editori Umbri Associati, 2004, pp. 94 - 96 ISBN 9788837028466
  • Filippo Todini, La pittura umbra dal Duecento al primo Cinquecento, Editore Longanesi, Roma 1989, p. 212
  • Timothy Verdon, La bellezza nella Parola. L’arte a commento delle letture festive. Anno A, Editore San Paolo, Milano 2008, pp. 49 - 51 ISBN 9788821563904
  • Stefano Zuffi, Episodi e personaggi del Vangelo, Editore Mondadori-Electa, Milano 2002, pp. 26 - 27 ISBN 9788843582594
Bibliografia
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 30 aprile 2018 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.