Assisi clandestina

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Assisi clandestina
AssisiClandestina 1985 locandina.jpg

Locandina del film
Titolo originale: The Assisi Underground
Lingua originale: inglese
Paese: USA
Anno: 1984
Durata: 115' min.
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto:
Tipo: {{{tipo}}}
Genere: drammatico
storico
Regia: Alexander Ramati
Soggetto: Alexander Ramati
Ambientazione: {{{ambientazione}}}
Ambientazione Geografica: Assisi
Ambientazione Storica: 1943 - 1944
Tratto da: Assisi Underground (1978), romanzo di Alexander Ramati
Sceneggiatura: Alexander Ramati
Produttore: Yoram Globus, Menahem Golan
Produttore esecutivo: John Thompson
Casa di produzione: Golan-Globus Productions
Distribuzione (Italia): Italian International Film-IIF
Storyboard: {{{nomestoryboard}}}
Art director: {{{nomeartdirector}}}
Character design: {{{nomecharacterdesign}}}
Mecha design: {{{nomemechadesign}}}
Animatori: {{{nomeanimatore}}}

Interpreti e personaggi:

  • James Mason: Giuseppe Placido Nicolini, vescovo di Assisi
  • Ben Cross: padre Rufino Nicacci
  • Maximilian Schell: Valentin Müller, colonello tedesco
  • Irene Papas: suor Maria Giuseppina Biviglia, madre superiora del Monastero delle Clarisse di San Quirico
  • Roberto Bisacco: prof. Rieti
  • Delia Boccardo: contessa Cristina
  • Geoffrey Copleston: Bertolucci, capo della Polizia
  • Riccardo Cucciolla: Luigi Brizzi
  • Tom Felleghy: Generale Bremer
  • Paolo Giusti: il tenente Podda
  • Karlheinz Hackl: von Velden, capitano delle SS
  • Helmut Hagen: capitano Knabbe
  • Giorgio Kropf: Angelo Infanti
  • Paolo Malco: Paolo Josza
  • Roberta Manfredi: Hella Gelb
  • Alessandra Mussolini: suor Beata
  • Sergio Nicolai: don Aldo Brunacci
  • Alfredo Pea: Gino Bartali
  • Maurice Poli: Vito
  • Edmund Purdom: Elia Dalla Costa, cardinale di Firenze
  • Didi Ramati: signora Eva Rieti
  • Venantino Venantini: Pietro
  • David Brandon
  • Francesco Carnelutti
  • Matteo Corvino
  • Fabio Meyer
  • Renato Miracco
  • Carlo Monni
  • Giancarlo Prete
  • Margherita Sala
  • Riccardo Salvino
  • Massimo Sarchielli
  • Franco Trevisi
  • Greta Vaillant
  • Alfredo Varelli
Doppiatori originali:
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Doppiatori italiani:
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Episodi:
Fotografia: Giuseppe Rotunno
Tecnico del suono: {{{nomefonico}}}
Montaggio: Michael J. Duthie
Effetti speciali: Luciano Anzellotti
Musiche: Dov Seltzer
Tema musicale: {{{temamusicale}}}
Scenografia: Luciano Spadoni
Coreografia: Luciano Spadoni
Costumi: Adriana Spadaro, Daniela Speranza
Trucco: Manlio Rocchetti, Alvaro Rossi
Sfondi: {{{nomesfondo}}}
Prequel: {{{prequel}}}
Sequel: {{{sequel}}}
Nome remake: {{{nomeremake}}}
Premi:
Collegamenti esterni:
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Assisi clandestina è un film drammatico del 1984, diretto da Alexander Ramati, tratto dall'omonimo libro dello stesso regista, edito nel 1978, che racconta in forma romanzata come nella città umbra vennero salvati dalla Shoah più di trecento ebrei.

Trama

In seguito alla grave situazione determinatasi in Italia, dopo la proclamazione dell'Armistizio di Cassibile (8 settembre 1943), il vescovo della città, Giuseppe Placido Nicolini (18771973), manda a chiamare padre Rufino Nicacci (19111976), frate francescano, guardiano del convento di San Damiano, incaricandolo di fare il possibile per salvare ebrei e profughi che si trovavano o sarebbero giunti nella città.

Padre Rufino è giovane ed attivo; fa accogliere dalle Clarisse nel Monastero di San Quirico un gruppo di ebrei, tra i quali è anche il prof. Rieti, uno scienziato per la cui cattura era stata emessa una forte taglia e, al momento di una irruzione tedesca nel monastero, comandata da von Verden, capitano delle SS, i rifugiati verranno trasferiti nella clausura.

Per salvare gli sbandati in fuga che continuano ad affluire ad Assisi, il Vescovo e padre Rufino fanno stampare dal tipografo, Luigi Brizzi, loro amico, molte carte di identità e documenti falsi, che poi fanno recapitare grazie al famoso ciclista Gino Bartoli (19142000), a circa 800 ebrei nascosti in case e conventi tra la Toscana e l'Umbria.

Il Vescovo, sempre fidando in padre Rufino, lo invia a Pescocostanzo, in Abruzzo, per accompagnare altri profughi da salvare alle razzie tedesche. L'operazione viene portata a termine positivamente anche grazie all'amicizia ed alla stima reciproca che si è stabilita fra padre Rufino e Valentin Müller (18911951), medico e colonnello della Wehrmacht, (cattolico e molto vicino alla spiritualità francescana), che è la massima autorità militare tedesca in Assisi e che concede a padre Rufino, per il viaggio, l'uso di un autocarro. Questo irrita il capitano von Verden, che da molto diffida del frate, e che è sempre alla ricerca dell'irreperibile prof. Rieti. Purtroppo, quattro dei rifugiati, presso il convento di San Damiano, si mettono in pericolo, andando a fare una visita a Perugia: tre di questi vengono arrestati e von Verden ferma il francescano, cercando di farlo parlare con modi coercitivi, ed includendolo in un gruppo di ebrei e disertori italiani che dovranno essere fucilati: questo è solo un espediente per impaurirlo e indurlo a rivelare ciò che sapeva, ma alla fine non riuscendo a piegarlo lo lascia in vita e lo libera.

Tuttavia, padre Rufino e il Vescovo non desisteranno mai dall'adoperarsi e dal correre gravi rischi, per salvare quante più persone possibile.

Dopo lo sbarco in Sicilia e ad Anzio, gli Alleati stanno risalendo la Penisola; due dei rifugiati arrestati vengono ingaggiati come interpreti presso il Comando perugino del generale Bremer; con uno stratagemma, uno di essi sottrae una carta intestata, firmata in bianco dall'ufficiale e ne dattiloscrive il testo: è l'ordine con cui Assisi viene proclamata "Città aperta".

Muller, prima di partire alla volta della Germania, fa dono ad Assisi di tutto il materiale sanitario dell'ospedale, che aveva sede presso il Pontificio Seminario Regionale Umbro "Pio XI"; il commissario della locale polizia fascista, cedendo alle richieste di padre Rufino, lascia libero il prof. Rieti (alla fine scoperto sotto il saio francescano).

Il capitano von Verden è sconfitto e deve ritirarsi con le truppe tedesche verso l'Italia settentrionale, mentre gli Alleati entrano in Assisi accolti dall'esultanza della popolazione liberata (giugno 1944).

Location

Il film è stato girato prevalentemente fra Assisi e Perugia, dove è ambientato:

Frasi e dialoghi celebri

Tra le frasi e i dialoghi celebri del film, si ricordano:

  • Padre Rufino Nicacci (Ben Cross):
« Io sono il custode di mio fratello. »

Galleria fotografica

Voci correlate
Collegamenti esterni