Basilica

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Disegno dell'antica basilica di San Pietro in Vaticano, del 1450

La Basilica in origine era un edificio pubblico utilizzato nell'antica Roma. Nel Cristianesimo, il termine è passato a significare una chiesa di particolare rilevanza per motivi storici, architettonici o pastorali.

Le antiche basiliche romane erano ampli edifici pubblici con colonnati interni aperti. Esse servivano come sale pubbliche di riunione per le transazioni, le cause legali e l'amministrazione dei servizi.

Pianta della basilica costantiniana di San Pietro in Vaticano

Quando l'imperatore romano Costantino I emise nel 313 l'editto di tolleranza, nacque l'esigenza che il crescente numero di fedeli si riunisse in edifici capienti, ben diversi dalle chiese domestiche (ecclesiae domesticae) dove fino a quell'epoca, in regime di semi-clandestinità, i cristiani erano soliti celebrare le sinassi eucaristiche e svolgere le loro riunioni di preghiera.

Le varie chiese domestiche avevano i tituli (titoli) dai loro proprietari e fondatori[1]

Il modello del tempio pagano era inadeguato perché solitamente i riti vi si svolgevano all'aperto. L'interno del tempio era riservato quasi esclusivamente ad ospitare la cella della divinità e vi si custodivano gli scrigni sacri con le offerte votive date dai fedeli agli dei. Occorreva invece un luogo dove il popolo potesse riunirsi come assemblea (ecclesia).

L'edificio di forma basilicale, in quanto luogo di pubbliche riunioni, fu dunque preferito da Costantino e dai suoi architetti come modello per i luoghi di culto pubblici dei cristiani.

L'abside, che in precedenza aveva una forma rialzata per i funzionari imperiali, fu trasformata in luogo occupato dai celebranti e vi venne collocato l'altare; l'orientamento dell'ingresso fu modificato in modo che si entrasse dal lato corto opposto all'abside (invece che dai lati lunghi come avveniva in precedenza). Vennero aggiunti pure dei transetti ai lati dell'abside per enfatizzare la forma a croce.

Una delle prime basiliche cristiane fu quella di San Pietro a Roma che racchiudeva, come in uno scrigno, la tomba dell'apostolo che aveva subìto il martirio della croce presso il circo di Nerone, sul colle Vaticano. Essa fu eretta nel 333. Per la sua costruzione occorsero più di trenta anni; era enorme, perché in grado di accogliere più di 14.000 persone. Essa divenne subito mèta di pellegrinaggio. Per le folle dei fedeli essa rappresentava materialmente l'autorità trasmessa da Gesù Cristo a Pietro e ai successivi vescovi di Roma: i Papi.

In concomitanza con la basilica di San Pietro, o successivamente, sorsero altre basiliche, sia nell'Urbe che in tutto l'Orbe cattolico.

Note
  1. "Nel Liber pontificalis si legge che fin dall'anno 112 il papa Evaristo divise fra i preti della città i vari titoli esistenti, e più tardi i papi Dionisio e Marcello I, per le esigenze della cresciuta popolazione cristiana, nuovamente riodinarono e distribuirono i titoli ed i cimiteri, riordinamento che ebbe per scopo l'amministrazione dei sacramenti e la cura delle esequie" (Mariano Armellini, Chiese di Roma, Roma 1892, p. 2)
Bibliografia
  • Mariano Armellini, Chiese di Roma, Roma 1892,rist.an. 1982