Ex voto

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Deruta (Perugia), Santuario della Madonna dei Bagni, pareti con ex voto in maiolica dipinta

L'ex voto è un oggetto di varia natura donato per una grazia richiesta o ricevuta. Può essere costruito da oggetti d'uso comune (stampelle, bouquet di sposa, conocchia, pastoie, cappello, ecc.) o realizzati per l'occasione (ex voto antropomorfo, placchetta ex voto, dipinto ex voto, modello di nave ex voto, ecc.) e recanti spesso un'iscrizione riferita al donatore, all'evento o ad una data; attesta da parte del fedele il riconoscimento di una grazia ricevuta.

L'espressione è un'abbreviazione di ex voto suscepto, "per promessa fatta a Dio". Proviene dal latino dotto, e da lì è stato assunto nelle lingue moderne.

Nelle scienze antropologiche

Gli ex voto costituiscono un campo di grande interesse antropologico in quanto documentazioni storiche, sociali ed artistiche, di ceti, aree ed epoche diverse.

L'ex voto come rendimento di grazie alla divinità e attestato dell'ottenuto beneficio ha origine nelle religioni politeistiche antiche, e fu adottato dal Cristianesimo fin dai suoi inizi.

Tipologie

Ex voto dipinti, maiolica; Deruta (Perugia), Santuario della Madonna dei Bagni, pareti

Non è possibile stabilire delle categorie precise degli ex voto, poiché si tratta di oggetti di una varietà estrema, dall'opera d'arte al povero utensile devozionale.

In alcuni casi la donazione consisteva in oggetti legati al culto: croci, lampade, calici, vasi, ecc., quasi sempre recanti iscrizioni relative all'offerente e al voto (votum solvit); in altri sono testimonianze documentarie polimateriche legate alla devozione popolare.

Gli ex voto si possono suddividere in tre gruppi:

  • oggettuali
  • dipinti
  • polimaterici

Ex voto oggettuali

Sono oggetti raffiguranti parti anatomiche.

Rivelano la necessità di porre sotto la protezione del santo una parte del corpo malata o guarita dopo essere stata colpita da malattia.

In questo gruppo sono compresi anche i piccoli oggetti devozionali (croci, rosari, medaglie) e monili (collane, orecchini, spille, anelli, spilloni, pettini, fermagli per capelli) che sono posti come ornamento d'immagini sacre.

La tipologia più comune dell'ex voto oggettuale è:

  • Cuore ex voto, inciso con iniziali mariane o con stemmi e iscrizioni relative al donatore, realizzato in lamina metallica o metalli preziosi (oro e aregento), di produzione seriale.[1] Spesso sono apribili e contengono al loro interno piccoli fogli con un'invocazione o un ringraziamento per i benefici celesti ottenuti, seguiti dal nome degli offerenti. Sulla parte frontale è inciso, spesso, il Monogramma di Maria, sormontato dalle lettere "PGR" (Per Grazia Ricevuta). I cuori ex voto, inoltre, sono spesso accompagnati da una fiamma (cuore fiammeggiante) o da raggi (cuore raggiante), per indicare l'ardore della donazione.

Ex voto dipinti

Sono realizzati con tecniche varie e con materiale diverso: legno, tela, rame, vetro, maiolica. Questi rappresentano la scena della malattia o dell'incidente, risoltisi positivamente per intervento miracoloso.

Gli ex voto dipinti recano spesso la sigla V.F.G.A.:

(LA) (IT)
« Votum Fecit, Gratiam Accepit » « Voto fatto, grazia ricevuta »

Ex voto polimaterici

Sono realizzati con tecniche svariate: ricamo, carta ritagliata, collages fotografici, applicazioni varie; sono conservati spesso in appositi quadretti.

Note
  1. ICCD - Thesaurus del corredo ecclesiastico di culto cattolico[Sito web disconnesso]
Bibliografia
  • Sandra Vasco Rocca, Gli oggetti devozionali, in Suppellettile ecclesiastica. 1, Centro Di Editore, Firenze 1988, pp. 388 - 391 ISBN 88703816412
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 13 agosto 2013 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.