Cappella Marciana

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Cappella Musicale Patriarcale di San Marco
Nazione bandiera Italia
Città Venezia
Direttore Marco Gemmani
Organico coro maschile, pueri cantores
Repertorio Polifonia canto gregoriano canto patriarchino
Periodo attività XIV secolo-in attività
 

La Cappella Musicale Patriarcale di San Marco, meglio conosciuta col nome di Cappella Marciana, è il celebre coro della Basilica di San Marco di Venezia, ed è considerato uno dei due cori liturgici storicamente più importanti d'Italia, assieme a quello della Cappella Sistina di Roma.

Storia

Attiva fin dal XIV secolo, quando è documentata la presenza dei Cantores Sancti Marci, che cantavano durante le funzioni religiose con l'accompagnamento dell'organo[1], ma probabilmente presente anche nei secoli precedenti. Nel 1318 viene nominato l'organista Zucchetto per accompagnare i canti durante le funzioni. A lui seguirono altri quattordici organisti. Il 18 giugno 1403, per decreto del Senato veneto, la Cappella Marciana divenne anche scuola musicale, con il compito conferito al Maestro di cappella di istruire nel canto anche chierici e seminaristi. Essendo la Basilica di San Marco la chiesa palatina di Palazzo Ducale; il suo nome ufficiale fu quello di Serenissima Cappella Ducale di San Marco.

I primi due Maestri di cappella della Marciana furono Johannes de Quadris dal 1436 al 1457 e Pietro de Fossis dal 1491 al 1527. Nel 1490 venne inaugurato l'organo di sinistra, vi furono quindi da allora due organisti, i primi due furono Bartolomeo de Vielmis e Francesco de Ana. Da allora la direzione della Marciana poggiò sempre su un Maestro di Cappella, coadiuvato da un viceMaestro e su un primo Organista coadiuvato da un secondo.

Nel 1527 venne chiamato a dirigere il Coro il fiammingo Adrian Willaert ,già al servizio dei Cardinali Ippolito I e Ippolito II d’Este, molto esperto nel Contrappunto, che ebbe l'idea di dividere il coro in due sezioni contrapposte, come lo erano gli organi posti a destra e a sinistra della navata della Basilica di San Marco, facendolo poi cantare in stile antifonale diede inizio allo stile policorale veneziano. Fra i suoi discepoli vi furono Cipriano de Rore, fiammingo, Gioseffo Zarlino, Claudio Merulo.

Nel 1577 venne istituita una seconda scuola di canto chiamata la Cappella piccola, che aveva sede presso il Seminario di San Marco e fu diretta da Baldassare Donato che con Andrea Gabrieli iniziò un lavoro di profonda innovazione del canto corale, gettando le basi per la nuova Scuola Veneziana.

Fra le due Cappelle iniziò una fattiva collaborazione, perché i giovani cantori venivano preparati dalla Cappella piccola per poi cantare nella Marciana. A un certo punto però la collaborazione si spezzò in quanto i nuovi modi di cantare proposti da Donato non furono graditi a Gioseffo Zarlino, all'epoca Maestro di Cappella della Marciana legato al modo di cantare fiammingo, che cercò di far sciogliere la Cappella piccola, si arrivò a una crisi evidente quando durante la Sagra di San Marco i giovani cantori si ribellarono pubblicamente a Zarlino. Donato fu poi il successore di Zarlino come Maestro di Cappella della Marciana. Seguito da un altro oppositore dei fiamminghi e di Zarlino: Giovanni Croce.

Questa piccola guerra scatenatasi tra fiamminghi e veneziani fu comunque molto utile per lo sviluppo della Cappella Marciana, in quanto il frutto di tutto ciò fu una grande compenetrazione fra i due stili e il fiorire di una grande produzione musicale che rappresentò lo stile policorale veneziano, apprezzato e imitato in tutta Europa. L'invenzione della stampa e il grande livello qualitativo raggiunto da essa a Venezia contribuì in maniera decisiva alla diffusione della produzione musicale veneziana in tutti i centri culturali europei.

Nel XVII secolo la Cappella ricevette poi un notevole impulso qualitativo dalla direzione di Claudio Monteverdi, che la riorganizzò e la portò a superbi livelli esecutivi. In quel periodo per accompagnare il coro, oltre agli organi furono inseriti altri strumenti quali: viola, violino, violoncello, flauto oboe e tiorba, creando così una vera e propria orchestra della Cappella Marciana. Collaborarono con lui Alessandro Grandi e Francesco Usper. Fra i suoi allievi più famosi vi furono Francesco Cavalli, Giovanni Rovetta e Dario Castello.

Antonio Vivaldi fece la sua prima apparizione in pubblico come violinista soprannumerario nel 1696 durante le funzioni natalizie presso la Cappella della Basilica di San Marco.

Con la caduta della Serenissima e lo spostamento, nel 1807, della sede patriarcale dall'antica Cattedrale di San Pietro di Castello alla Basilica di San Marco, la Marciana diventò cappella patriarcale, assumendo l'attuale denominazione, nella prima metà del XIX secolo andò incontro a una progressiva decadenza: l'orchestra si ridusse gradualmente fino a a scomparire, e la cappella venne privata delle voci acute. Poi con il maestro Antonio Buzzolla che diresse la Marciana dal 1850 al 1870 fu privilegiato il Coro e si tornò a eseguire la musica a cappella, con l'accompagnamento del solo organo

Nel 1890 venne aggiunta una formazione di voci bianche, riprendendo la tradizione dei primi secoli, per permettere l'esecuzione di antiche musiche cinquecentesche, questa formazione fu poi soppressa nel 1960.

Fra il 1894 e il 1898 la Cappella ebbe la prestigiosa direzione di Don Lorenzo Perosi, che poi passò a dirigere il Coro della Cappella Sistina, e che è considerato oggi il maggiore compositore di musica sacra del [[XX secolo].]

Nel 2002 sono nati i Solisti della Cappella Marciana i quali operano anche separatamente dalla Cappella dedicandosi in particolare all'attività concertistica.

Dal maggio 2006 sono stati ricostituiti i Pueri della Cappella Marciana diretti dal vice maestro Justine Rapaccioli.

L'attuale direttore è Marco Gemmani (dal 2000), primo organista è il Maestro Roberto Micconi (dal 1975).

Elenco dei Maestri di Cappella e Organisti

Esso rappresenta il fior fiore della musica sacra italiana, nella sua lunga storia la Cappella Marciana ha avuto circa 140 fra Maestri di Cappella e Organisti, fra questi i più famosi sono stati:

Attività

Oggi, il Coro della Cappella Marciana anima tutte le domeniche in Basilica la Santa Messa delle 10.30, eseguendo il suo grande repertorio tradizionale che spazia da otto secoli fa fino ad oggi.

Oltre al grande pregio musicale contraddistinto da uno stile che le conferisce una particolare originalità, la sua caratteristica più notevole è proprio questa sua continuità nell'essere presente costantemente alle funzioni liturgiche della Basilica, nonostante tutte le vicissitudini storiche e organizzative attraversate.

Accanto al servizio liturgico la Cappella musicale svolge anche attività concertistica sia con l'organico completo, sia con organico ridotto, in particolare con l'impiego dei suddetti Solisti.

Note
Collegamenti esterni