Cattedrale di sale

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Chiesa di Nostra Signora del Rosario del Guasa
Zipaquira - Catedral de Sal (1).JPG
Entrata al tunnel di accesso alla Cattedrale del sale
Stato Colombia
Regione Cundinamarca
Comune Zipaquirá
Diocesi Diocesi di Zipaquirá
Religione Cattolica
Sito web Sito ufficiale
Oggetto tipo Cappella
Dedicazione Nostra Signora del Rosario del Guasa
Architetto Roswell Garavito Pearl
Inizio della costruzione 1991
Completamento 1995
Data di consacrazione 1995
Coordinate geografiche
5°01′10″N 74°00′34″W / 5.01948, -74.00930 bandiera Colombia

La Chiesa di Nostra Signora del Rosario del Guasa (in spagnolo: Iglesia de Nuestra Señora del Rosario de Guasá), più comunemente e popolarmente conosciuta come Cattedrale di sale (in spagnolo: Catedral de Sal), è una cappella sotterranea della città e della diocesi di Zipaquirá, in Colombia, costruita all'interno delle miniere di sale di Zipaquirá[1].

Storia

La vecchia chiesa

In conseguenza della tradizione dei minatori di adornare le gallerie della miniera con immagini sacre e in seguito all'idea di trasformare in Chiesa il secondo livello di scavo, la Banca Centrale accolse il progetto di adeguamento grazie all'interessamento di Luis Ángel Arango, un influente uomo della finanza ma soprattutto uomo di cultura.

I lavori di adeguamento iniziarono il 7 ottobre 1950 e la chiesa fu inaugurata il 15 agosto 1954. La chiesa aveva una lunghezza di 120 metri, una superficie abitabile di 5.500 metri quadrati e un'altezza di 22 metri. Al suo interno vi erano 6 colonne, ciascuna con una base di 80 metri quadrati; poteva contenere 8.000 persone.

In fondo alla basilica si poteva contemplare una grande croce di legno, che, illuminata dalla base, proiettava sul tetto un'ombra che raffigurava un Cristo con le braccia aperte.

Nella navata destra si trovavano il coro e le stazioni della Via crucis decorate con grandi numeri romani dorati. Al fondo di questa navata vi era la cappella della Madonna del Rosario, nel cui altare scavato nella roccia c'era la statua della Vergine, modellata da Daniel Rodríguez Moreno. L'effigie, che ha una dimensione di 70 centímetri di altezza, fu poi trasferita alla nuova Cattedrale. La navata sinistra era chiamata El Nacimiento (la Natività); questo spazio conduceva al battistero. Il disegno e la distribuzione delle navate era ispirato alla vita e all'opera di Gesù e ai misteri della vita terrena del Figlio di Dio.

La chiesa presentava un aspetto maestoso, in cui erano fondamentali i giochi di luce che creavano un'atmosfera di simboli proiettati su pareti e soffitto.

L'antica Cattedrale fu chiusa nel 1992 a causa di problemi strutturali e di sicurezza.

La nuova chiesa

La costruzione della nuova chiesa iniziò nel 1991, 60 metri più in profondità rispetto alla vecchia chiesa.

L'"Istituto di Sviluppo Industriale" (Instituto de Fomento Industrial), la Concessione delle Saline (Concesión Salinas) e l'Ordine degli Architetti (Sociedad de Arquitectos) bandirono un concorso di architettura per l'allestimento della nuova chiesa.

Vinse il concorso il progetto dell'architetto Roswell Garavito Pearl. L'inaugurazione ebbe luogo nel dicembre del 1995.

La nuova chiesa è costituita da tre sezioni principali:

  • La Via crucis: la porta d'ingresso conduce alla galleria, lungo la quale si trovano le stazioni della Via crucis, che consistono in piccoli altari scolpiti in salgemma. La galleria conduce fino alla cupola.
  • La cupola, la rampa di discesa e i balconi: la sezione intermedia parte dalla cupola, dalla quale si può osservare l'immensa croce scolpita in bassorilievo. Da qui si può scendere fino ai balconi sopra le camere, il coro e le scale del labirinto del nartece.
  • Le navate: il tratto finale conduce al centro della chiesa, dove si suddividono le strutture spaziali. Queste strutture sono intercomunicanti attraverso una crepa. Nella navata centrale vi è la croce di 16 metri, l'altar maggiore e la balaustra che separa il presbiterio dall'assemblea; in fondo alla navata si trova l'opera in marmo di Carlos Enrique Rodríguez Arango, "La Creazione dell'Uomo". Quattro possenti colonne cilindriche simboleggiano i quattro evangelisti.

Galleria

Note
  1. L'antichità e l'importanza delle miniere di Zipaquirá furono ampiamente testimoniate da Alexander von Humboldt (1769-1859) nella sua "Memoria razonada de las salinas de Zipaquirá" (1801). Gli studi geologici e archeologici successivi hanno accertato che lo sfruttamento delle miniere risale al V secolo e che corrispondeva a una delle principali attività economiche e allo sviluppo della cultura Muisca nell'altopiano di Cundinamarca.
Voci correlate
Collegamenti esterni