Ordine cluniacense

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L'ordine di Cluny o cluniacense è un ordine benedettino istituito il 2 settembre 909, quando Guglielmo I, duca d'Aquitania, donò la villa di Cluny a Bernone, abate di Baume, per fondarci un monastero di dodici monaci sotto la regola di San Benedetto. I religiosi cluniacensi pospongono al loro nome la sigla O.S.B. Clun.

L'abate Bernone stabilì nel monastero tale regola secondo la riforma di Benedetto d'Aniane. Fu però sotto l'abate Odone che la regola detta cluniacense fu adottata da altri monasteri, che formarono intorno a Cluny un vero e proprio impero monastico di priorati autonomi ma sottomessi al governo comune dell'abate di Cluny.

Il principio gerarchico si affievolì un po' verso il 1075, quando Cluny accettò nell'ordine delle abbazie che pur volendo beneficiare dell'esenzione non avevano intenzione di cadere al rango di semplici priorati.

L'espansione avanzò sotto gli abati Bernone († 927), Odone († 942), Maiolo († 994), Odilon († 1048), Ugo di Semur († 1109), Pons de Melgueil († 1122) e Pietro il Venerabile († 1157).

Nel XII secolo, quello che si chiama ordine cluniacense conta circa duemila priorati, fra cui alcuni che sono fra le maggiori strutture ecclesiastiche del tempo: La Charité-sur-Loire, Souvigny, Saint-Martin-des-Champs vicino a Parigi. Se la maggior parte dei monasteri sono divenuti semplici priorati integrandosi nell'ordine, un piccolo numero vi è entrato conservando il rango di abbazia, ma accettando la disciplina comune e l'autorità superiore dell'abate di Cluny.

Direttamente sottomessa alla Santa Sede, Cluny è nell'XI secolo lo strumento efficace del successo delle istituzioni di pace e della riforma gregoriana. Molti papi e legati pontifici escono da Cluny. La rete cluniacense diffonde i principi della riforma contro la simonia e il nicolaismo, problemi di cui soffriva la Chiesa medievale. Accusato a sua volta di un esagerato arricchimento e di un potere temporale eccessivo, l'ordine di Cluny perde di influenza spirituale alla nascita, tra la fine dell'XI secolo e l'inizio del XII, di nuovi ordini ispirati ad un ideale di povertà, lavoro manuale e austerità : l'ordine cistercense, i premonstratensi, e l'ordine certosino.

È dunque in opposizione completa con quello che sarà l'ideale cistercense, per il quale san Bernardo di Chiaravalle disputerà aspramente con Pietro il Venerabile, che Cluny diviene uno dei principali centri di vita intellettuale e artistica in Occidente.

Odone mette la storia santa in versi ed elabora una morale pratica. I sermoni di Odilon resteranno a lungo modelli di eloquenza elegante e concisa. Abbon de Fleury definisce gli equilibri del potere politico. Pietro il Venerabile chiama i cristiani alla conoscenza del Corano e ad un ricorso più frequente alle traduzioni dall'arabo. Cluny produce teologi, moralisti, poeti e storici.

L'architettura è un'altra affermazione della potenza e dell'influenza di Cluny. A una chiesa contemporanea alla fondazione che successe all'abbaziale di Bernone, poi quella degli abati Aymard e Maiolo detta Saint-Pierre-le-Vieux, di cui la pianta caratteristica, col suo coro pourvu de collatéraux, è più o meno riprodotta in tutto un gruppo di chiese monastiche. A questa succede l'abbaziale dell'abate Ugo, il cui coro è consacrato nel 1095. Cluny fa da modello. Si ritrova la pianta di Saint-Pierre-le-Vieux in Borgogna, in Germania, in Svizzera.

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