Coperta di immagine sacra
La coperta d'immagine sacra è un rivestimento in lastra metallica che è posto sopra all'immagine sacra.
Si tratta di una copertura, prevalentemente in argento sbalzato e cesellato, che presenta talora gemme incastonate e una decorazione a smalto, la quale riveste in segno di riverenza e di protezione per dipinti di particolare devozione popolare. È generalmente in lastra d'argento e ricopre l'intera immagine, lasciando visibili solo le parti di maggiore sacralità (il viso, le mani, gli attributi iconografici).
La coperta, in genere rettangolare, lascia libero lo spazio riservato alle zone di maggiore sacralità, sopratutto il volto della Madonna, di Gesù Bambino e dei santi effigiati nel dipinto sottostante.
È un corredo tipico dell'icona orientale (chiamata riza) che si può tuttavia ritrovare anche in area occidentale, specialmente nell'Italia meridionale.
Esemplari significativi
Fra gli esempi di maggior rilievo storico-artistico si ricorda:
- Coperta della Madonna della Lettera detta Manta (1661 - 1668), in oro cesellato, rame, gemme, perle e smalto, opera dell'orafo fiorentino Innocenzo Mangani, conservata nel Museo dell'Opera del Duomo di Messina.
- Coperta della Madonna delle Grazie (1734), in lamina d'argento sbalzato e dorato, realizzata da bottega orafa romana, conservata nel Museo Diocesano del Montefeltro "Antonio Bergamaschi" di Pennabilli.
- Due coperte della Madonna della Misericordia (1827), in argento sbalzato, cesellato e vetro colorato, di Angelo Prizzi, esposte nel Museo Diocesano di Ascoli Satriano: di queste si conserva anche il bauletto ligneo del secondo quarto del XIX secolo, dove venivano custodite, realizzato da una bottega napoletana.
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