Museo Diocesano del Montefeltro "Antonio Bergamaschi" di Pennabilli
Museo Diocesano del Montefeltro "Antonio Bergamaschi" di Pennabilli | |
Palazzo Bocchi, sede museo | |
Categoria | Musei diocesani |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Emilia Romagna |
Regione | Emilia Romagna |
Provincia | Rimini |
Comune | Pennabilli |
Diocesi | Diocesi di San Marino-Montefeltro |
Indirizzo |
Via del Seminario 47864 Pennabilli (RN) |
Telefono | +39 0541 913750, +39 0541 913791 |
Posta elettronica | info@museo-diocesano-montefeltro.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Diocesi di San Marino-Montefeltro |
Tipologia | arte sacra, archeologico |
Contenuti | arredi sacri, ceramiche, codici miniati, dipinti, ex voto, grafica e disegni, lapidi, manoscritti, metalli, monete, paramenti sacri, reperti archeologici, sculture, strumenti musicali, suppellettile liturgica, tessuti, vetri |
Servizi | accoglienza al pubblico, biglietteria, fototeca, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Rete Museale Alta Valmarecchia |
Sede Museo | Palazzo Bocchi |
Fondatori | mons. Antonio Bergamaschi |
Data di fondazione | 1962 |
Il Museo Diocesano del Montefeltro "Antonio Bergamaschi" di Pennabilli (Rimini), situato nel Palazzo Bocchi presso il Santuario della Madonna delle Grazie, fu istituito nel 1962 dal vescovo Antonio Bergamaschi (a San Marino-Montefeltro, dal 1949 al 1966), per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dal territorio diocesano.
Dopo alcuni anni di chiusura, per accurati e radicali lavori di restauro della sede e riallestimento dell'esposizione, per volere di mons. Luigi Negri, il Museo è stato riaperto al pubblico l'8 luglio 2010.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in quindici sale espositive, disposte su tre livelli, lungo il quale sono presentate opere, suppellettile liturgica e reperti archeologici, databili dal VI secolo a.C. al XX secolo.
Pittura e scultura
Il Museo conserva pregevoli dipinti e sculture, tra cui spicca:
- Nozze mistiche di santa Caterina d'Alessandria (XV secolo).
- Due dipinti con San Rocco e San Sebastiano (secondo - terzo decennio del XVII secolo), olio su tela, di Guido Cagnacci.
Inoltre, sono conservate opere di grandi artisti, quali: Benedetto Coda, Catarino di Marco da Venezia, Giovan Francesco da Rimini, Giovanni Francesco Guerrieri, Nicolò Berrettoni e Carlo Cignani.
Suppellettile liturgica e tessuti
Nel Museo sono esposti preziosi oggetti liturgici e tessuti. Di rilievo:
- Pisside (XVI secolo), in rame dorato, di bottega fiorentina.
- Tabernacolo (fine XVI secolo), in legno intagliato e dipinto, di bottega marchigiana.
- Veste della Madonna delle Grazie (XVII secolo), di seta ricamata.
- Coperta della Madonna delle Grazie (1734), in lamina d'argento sbalzato e dorato, di bottega romana, utilizzato per proteggere l'affresco con la Madonna delle Grazie (XV secolo).
- Reliquiario a statua di san Leo, opera di un anonimo scultore pennese.
Reperti archeologici
Completa il percorso museale, una pregevole raccolta di reperti archeologici, provenienti dal territorio pennese.
Galleria fotografica
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