Museo Diocesano di Ascoli Satriano
Museo Diocesano di Ascoli Satriano | |
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Sostegno di mensa con Grifoni alati che sbranano una cerva (seconda metà del IV secolo a.C.), marmo dipinto policromo | |
Categoria | Musei diocesani |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Puglia |
Regione | Puglia |
Provincia | Foggia |
Comune | Ascoli Satriano |
Diocesi | Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano |
Indirizzo | Via Santa Maria del Popolo, 68 71022 Ascoli Satriano (FG) |
Telefono | +39 0885 651756 |
Fax | +39 0885 651756 |
Posta elettronica | cattedraleascoli.fg@libero.it cooperativaartemus@gmail.com |
Sito web | [1] |
Proprietà | Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano |
Tipologia | arte sacra, archeologico |
Contenuti | ceramiche, dipinti, paramenti sacri, reperti archeologici, sculture, suppellettile liturgica, tessuti, metalli |
Servizi | accoglienza al pubblico, bookshop, didattica, fototeca, mediateca, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Polo Museale di Ascoli Satriano |
Sede Museo | ex Monastero di Santa Maria del Popolo, primo piano |
Datazione sede | XV secolo, fine |
Fondatori | mons. Felice di Molfetta |
Data di fondazione | 24 luglio 2007 |
Il Museo Diocesano di Ascoli Satriano (Foggia), allestito al primo piano dell'ex Monastero di Santa Maria del Popolo (fine del XV secolo), è stato inaugurato il 24 luglio 2007, per volere del vescovo Felice di Molfetta, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Concattedrale della Natività della Beata Vergine Maria e dal territorio diocesano. Attualmente, insieme al Museo Civico Archeologico, fa parte del Polo Museale di Ascoli Satriano.
Percorso espositivo ed opere
L'itinerario museale si sviluppa in cinque sezioni espositive, lungo il quale sono presentati reperti archeologici, opere e suppellettile liturgica, databili dal IV secolo a.C. al XX secolo
Sezione I-II, Dipinti e statue
Nelle due sezioni sono conservati pregevoli dipinti e sculture, tra cui spiccano:
- Statua della Madonna con Gesù Bambino in trono (XIV secolo), in legno intagliato policromo di ambito meridionale, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Cerignola.
- Ponzio Pilato mostra Gesù Cristo al popolo detto anche Ecce Homo (terzo quarto del XVII secolo), olio su tela della bottega di Luca Giordano.
- Anime del Purgatorio (prima metà del XVIII secolo), in legno scolpito e dipinto, di ambito napoletano: i quattro busti hanno una base a forma di fiamme.
- Madonna del Soccorso (primo quarto del XVIII secolo), olio su tela di Paolo De Matteis.
- Immacolata Concezione e san Michele arcangelo (1780), olio su tela di Paolo De Maio.
Sezione III - IV, Argenti e paramenti liturgici
Nelle due sezioni sono esposti preziosi oggetti liturgici e paramenti sacri. Di rilievo:
- Pace con Madonna con Gesù Bambino in trono detta Madonna della Purificazione (1622), in argento sbalzato e cesellato, di bottega napoletana.
- Croce d'altare (1742), in legno scolpito e intarsiato, madreperla incisa, avorio, ottone sbalzato e cesellato, di bottega napoletana.
- Parato liturgico bianco (seconda metà del XVIII secolo), costituito da 12 pezzi (piviale, velo di calice, due manipoli, pianeta, tre stole, borsa del corporale, velo omerale e due dalmatiche), in seta ricamata in oro, di manifattura napoletana.
- Parato liturgico rosso del vescovo Antonio Maria Nappi (prima metà del XIX secolo), costituito da 6 pezzi (pianeta, borsa del corporale, stola, manipolo, velo di calice e coprifaldistorio), in raso ricamato in oro, di manifattura napoletana.
- Due coperte di immagine sacra (1827), in argento sbalzato, cesellato e vetro colorato, di Angelo Prizzi: le opere sono sagomate per l'icona della Madonna della Misericordia e decorate con Angeli e motivi floreali. Si conserva anche il bauletto ligneo del secondo quarto del XIX secolo, dove queste venivano custodite, realizzato da una bottega napoletana.
- Baculo pastorale del vescovo Vittorio Consigliere (1854), in argento sbalzato e cesellato, di Pietro Casali.
- Piviale rosso del vescovo Leonardo Todisco Grande (terzo quarto del XIX secolo), in raso ricamato in oro, di manifattura napoletana.
- Ostensorio con i simboli degli Evangelisti (prima metà del XX secolo), in argento sbalzato, cesellato, dorato e vetro di Vincenzo Catello.
Sezione V - Grifoni alati
Dal 2010 sono rientrati ad Ascoli Satriano ed esposti in questa sezione, in modo permanente, alcuni reperti archeologici di grande pregio trafugati illegalmente da una tomba di un personaggio di alto rango e restituiti nel 2007 dal Paul Getty Museum di Los Angeles, fra cui il celebre:
- Sostegno di mensa con Grifoni alati che sbranano una cerva (seconda metà del IV secolo a.C.), in marmo dipinto policromo, provenienti da una tomba a camera dell'antico centro daunio di Ausculum.
Galleria fotografica
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