Croce (reliquie)

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Santa in adorazione della croce (antico reliquiario)

Le reliquie della Santa Croce sono oggetti devozionali venerati come frammenti del legno al quale fu crocifisso Cristo.

Oggi si ritiene assai improbabile che la Vera Croce sia sopravvissuta alla distruzione di Gerusalemme dell'anno 70 e, soprattutto, all'edificazione, ordinata dall'imperatore Adriano nell'anno 135, di un tempio a Venere sul Golgota.

Alcuni dei frammenti oggi conservati potrebbero appartenere alla croce ritrovata da Sant'Elena, madre dell'imperatore Costantino, intorno al IV secolo, probabilmente nel 326. A sostegno di tale ipotesi vi sono i risultati di uno studio microscopico eseguito su quattro schegge provenienti da altrettante chiese europee (Santa Croce in Gerusalemme a Roma, Notre Dame de Paris, il Duomo di Pisa e Santa Maria del Fiore),con prove documentate degli Imperatori bizantini,[1] il quale ha evidenziato la coerenza della specie legnosa utilizzata: olivo.

Stauroteca

Il reliquiario contenente una reliquia della Vera Croce è detto stauroteca ed ha generalmente la forma di teca piatta e rettangolare oppure di una croce [2].

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Reliquiario

La diffusione delle reliquie

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce reliquia

In ogni caso bisogna considerare che, mentre oggi abbiamo un concetto di reliquia che sottintende il concetto di originalità, nel medioevo non era così: venivano considerate reliquie anche gli oggetti simili che entravano in contatto con reliquie considerate autentiche.

Non si può poi escludere a priori che alcune reliquie della Santa Croce siano contraffazioni in realtà medioevali create da mercanti e falsari in un periodo in cui il commercio delle reliquie era un'attività assai redditizia.

Entrambi i fattori hanno concorso a far sì che ci siano reliquie della Vera Croce in molti luoghi.

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Titulus crucis

Polemica anticattolica

Nella polemica anticattolica post-luterana, ripresa dall' illuminismo e dall'anticlericalismo ottocentesco si inserì anche la lotta alla presunta superstizione che consisterebbe nella venerazione delle reliquie, e quindi nell'affermazione che, se si riunissero insieme tutti i frammenti della Vera Croce sparsi nelle chiese del mondo, otterremmo tonnellate di legna.

La dichiarazione ha origini antiche e padri illustri. Tra i primi vi è il riformatore Giovanni Calvino:

« Di nuovo, consideriamo quanti frammenti [della croce] siano sparpagliati qua e là per il globo. La semplice enumerazione di quelli che io ho registrato riempirebbe senz'altro un grosso volume. Non vi è città, per quanto piccola, che non abbia un frammento, e ciò, non soltanto nella chiesa principale, ma anche nelle chiese parrocchiali. Non vi è abbazia, per quanto povera, che non ne abbia un campione. In alcuni luoghi esistono frammenti più grossi, come a Parigi nella Santa Cappella, o a Poitiers e a Roma, dove si dice che un crocifisso di una certa grandezza sia interamente formato da essi. In breve, se tutti i pezzi rintracciabili fossero radunati insieme, formerebbero un bei carico per una nave, benché l'Evangelo affermi che una sola persona fu in grado di portarla [la croce]. Che sfrontatezza, quindi, riempire tutto il mondo di frammenti che richiederebbero più di trecento uomini per trasportarli!... Non contenti, poi, di imporsi ai rozzi e agli ignoranti, mostrando un pezzo di legno comune come se fosse il legno della croce, essi l'hanno in effetti dichiarato degno di adorazione. Questa dottrina è assolutamente diabolica »
([3])

Rohalt de Fleury, nel suo Mémoire sur les instruments de la Passion (1870), catalogò e misurò tutti i frammenti conosciuti attribuiti alla Vera Croce, e scoperse che il volume complessivo arrivava ad appena 0,004 m3, corrispondenti ad un cubo di circa 16 cm di lato, a fronte di un volume totale stimato della croce pari a 0,178 m3, per un peso totale variabile tra 3,8 kg (nell'ipotesi di legno di olivo) e 2,6 kg (nell'ipotesi di legno di pino).

Note
  1. William Ziehr, La Croce, Stoccarda 1997, p.63
  2. ICCD - Thesaurus del corredo ecclesiastico di culto cattolico
  3. Trattato delle reliquie (lett. Ammonizione in cui si dimostra quanto gioverebbe alla cristianità un inventario dei corpi e delle reliquie dei santi).
Bibliografia
  • William Ziehr, La Croce, Stoccarda 1997
Voci correlate