Festa di San Fortunato (Camogli)

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Festa di San Fortunato (Camogli)
Camogli Base+StatuaS.Fortunato 1820.jpg
Base processionale con Statua di san Fortunato (1820)
Festa patronale
Processione
Festa locale
Commemorazione celebrata San Fortunato, patrono dei pescatori e naviganti camogliesi
Chiamata anche
Note
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Liguria
Provincia Genova
Comune Camogli
Località
Luogo specifico Lungomare e spiaggia
Diocesi Genova
Periodo Primavera
Data
Data fine
Data mobile maggio, secondo sabato
Data d'istituzione XVIII secolo, inizio
Organizzata da Comune e Pro Loco di Camogli
Tradizioni religiose Processione
Tradizioni folcloristiche Spettacolo pirotecnico, costruzione ed accensione dei falò
Tradizioni culinarie pesce fritto
Informazioni Pro Loco Camogli
Via XX Settembre 33
16032 Camogli (GE)
Tel. +39 0185 771066
info@prolococamogli.it
Collegamenti esterni
Sito web

La Festa di San Fortunato si tiene annualmente a Camogli (Genova), il secondo sabato di maggio, in onore di san Fortunato, patrono dei pescatori e naviganti camogliesi.

Storia

All'inizio del XVIII secolo, Camogli viveva solo sulla pesca e gli abitanti passavano lunghi periodi, che andavano da maggio a settembre, in mare aperto per dedicarsi a quest’attività. Spesso incontravano condizioni di mare brutto, e per questo invocavano la protezione della Madonna del Boschetto, patrona della città.

Nacque così l’esigenza di avere un santo dedicato proprio ai pescatori ed ai naviganti, fu così che il parroco dell'epoca, padre Pellegrino De Negri, chiese al papa Clemente XI (1700 - 1721), di cui era il confessore, di individuarne uno. Il pontefice indicò un legionario romano senza nome, convertito al cristianesimo, ed ucciso nel circo dai suoi stessi commilitoni.

Nel 1710, i camogliesi, partirono alla volta di Civitavecchia a bordo di una galea per traslare le spoglie del martire affidate loro dal pontefice, ma nel viaggio di ritorno furono sorpresi da una tremenda tempesta, ed in quel momento rivolsero le loro preghiere all'anonimo santo che avevano a bordo. Le loro suppliche furono esaudite, la burrasca si placò e i camogliesi fecero rientro in porto sani a salvi. L’urna con le reliquie del Santo fu collocata nella Basilica di Santa Maria Assunta di Camogli.

Da quel momento, i camogliesi decisero che la seconda domenica di maggio sarebbe stata dedicata al Santo, che chiamarono Fortunato. Scelsero di celebrarlo al momento della partenza per i quattro mesi di pesca - quindi nel mese di maggio - con una solenne processione, durante la quale s'invocava il santo, chiedendo di trovare tempo buono e pesca abbondante. Al ritorno, poi, durante il mese di settembre, veniva festeggiata la Madonna del Boschetto per aver fatto tornare i pescatori dalle loro famiglie.

Descrizione

La festa si articola in momenti celebrativi, riti devozionali e folcloristici, scanditi dalla tradizione, che si sviluppano nella giornata del sabato.

Durante la sera, la processione solenne trasporta, lungo le vie del centro storico, la base con la Statua di san Fortunato, condotta a braccia da otto volontari. Al rientro del simulacro in Basilica inizia lo spettacolo pirotecnico, al termine del quale viene dato fuoco a due enormi falò, vere e proprie sculture di legno, costruite una sulla spiaggia antistante la Basilica di Santa Maria Assunta ed una antistante la Rotonda. I falò sono preparati dai quartieri del Porto e del Pineto, che si sfidano fra loro a chi realizza quello più spettacolare, chi vince avrà l'onore di veder bruciato la propria costruzione.

Falò sulla spiaggia

Sapori di festa

Dal 1952, la festa si conclude il giorno successivo (domenica), nel porticciolo, dove si svolge la Sagra del Pesce, durante la quale in un’enorme padella (peso totale: 3.650 Kg; diametro 3,85 m.) viene fritto il pesce da distribuire ai residenti ed ai turisti.

Bibliografia
  • W. Molino, Nel giorno di san Fortunato i pescatori di Camogli offrono una padella gigante di tutto il pesce pescato nella notte e al mattino, Milano 1954
Voci correlate
Collegamenti esterni