Festa di Santa Lucia (Siracusa)

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Festa di Santa Lucia (Siracusa)
Siracusa Cat.S.Maria P.Rizzo Statua-reliquiaroS.Lucia 1599.jpg

Pietro Rizzo, Statua-reliquiario di santa Lucia (1599), argento; Siracusa, Cattedrale della Natività di Maria
Festa patronale
Processione
Festa locale
Commemorazione celebrata Santa Lucia, patrona della città
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Sicilia
Provincia Siracusa
Comune Siracusa
Luogo specifico Cattedrale della Natività di Maria, Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, vie e piazze del centro storico
Diocesi Siracusa
Periodo Inverno-Primavera
Data inizio 9 dicembre
Data fine 20 dicembre
Data mobile maggio, prima - seconda domenica
Organizzata da Fondazione della Deputazione della Cappella di Santa Lucia
Tradizioni religiose celebrazioni eucaristiche, processioni
Tradizioni folcloristiche spettacolo pirotecnico
Tradizioni culinarie cuccia
Informazioni Fondazione della Deputazione
della Cappella di Santa Lucia
Piazza Duomo, 5 96100 Siracusa
info@santaluciaweb.it
Collegamenti esterni
Sito web

La Festa di Santa Lucia si svolge annualmente a Siracusa, in onore di santa Lucia (283 ca. – 304), patrona della città, in due tempi distinti:

  • dal 9 al 20 dicembre: festa patronale;
  • dalla prima alla seconda domenica di maggio: festa del Patrocinio.

Festa patronale (dicembre)

La festa patronale di santa Lucia - la più sentita dai siracusani tra le due che gli dedicano - sebbene sia preceduta da un periodo di preparazione caratterizzata da momenti celebrativi e devozionali che inizia 13 giorni prima (detto "tredicina"), inizia ufficialmente in Cattedrale il 9 dicembre con l'apertura della nicchia che custodisce la statua argentea della Santa e la sua esposizione nella Cappella a lei dedicata.

La festa, nei giorni successivi, si articola in momenti celebrativi e devozionali precisi, scanditi dalla tradizione:

Vigilia della festa

Il 12 dicembre, giornata della vigilia:

  • mattino: nella Cattedrale iniziano ad accorrere i devoti per assistere alla traslazione della Statua di santa Lucia dalla cappella all'altare maggiore.
  • ore 11.45: il campanellaio ed il maestro di cappella danno inizio alle operazioni di traslazione del simulacro fin quando l’esplodere dell'applauso dei fedeli accoglie la Santa collocata sull'altare con il grido:
« Sarausana jè! »

Giorno della festa

Il 13 dicembre, è il giorno della festa patronale:

  • 11.00: in Cattedrale si svolge la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo.
  • 15.30: la Statua-reliquiario di santa Lucia (1599), in argento, di Pietro Rizzo, viene condotta a spalla in processione da un 60 portatori, detti berretti verdi per il caratteristico colore dei dei loro copricapi. Il corteo attraversa la città per giungere in fine alla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro. Durante la processione, il simulacro è preceduto da un espositorio (XVII secolo), in argento sbalzato, posto su una base, all'interno del quale sono collocate le reliquie della Santa, che viene portato a spalla dalle donne. La lunga processione, che dura molte ore, è un pellegrinaggio solenne e devoto, ricco di molti segni che rendono questa festa unica nel suo genere. Una grande partecipazione di fedeli accompagna la Santa patrona per le vie della città al grido di Sarausana jè! (Siracusana è), al quale altri fanno eco rispondendo: Viva Santa Lucia! Il capomaestro, vestito di nero, con un campanello, gestisce il ritmo della processione. Inoltre, nel corteo sono molte le persone che recano ceri accesi o compiono l'intero itinerario a piedi scalzi in segno di ringraziamento o per chiedere una grazia. La Statua di santa Lucia, scortato da dodici cilii, grandi candelabri lignei addobbati con fiori, è seguito dalla splendida Carrozza del Senato, su cui un tempo prendevano posto i membri del Senato aretuseo, condotto da personaggi in abiti settecentechi, con parrucca e livrea. Dopo un breve discorso dell'arcivescovo alla cittadinanza, la processione scende lungo il largo Aretusa ed attraversa Porta Marina, dove i marinai e i militari salutano la Santa patrona, suonando le sirene delle navi. Dopo di ciò, il corteo oltrepassa il Ponte Umbertino, per dirigersi quindi alla Borgata Santa Lucia, dove arriva in serata. Giunto in piazza Santa Lucia, il suono a festa delle campane annuncia l'ingresso di santa Lucia nella Basilica a lei dedicata, dove si tiene la Santa Messa.

Ottava

Lucia di Svezia in processione

Il 20 dicembre è il giorno del rientro di santa Lucia in Cattedrale:

  • 16.00: la processione esce dalla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, sostando una prima volta dinanzi al Santuario della Madonna delle Lacrime, dove si svolge un intenso momento di preghiera, guidato dal rettore del tempio mariano, ed una seconda, poche centinaia di metri più avanti, presso l'Ospedale Generale Umberto I, dove molti malati e persone si affacciano dai balconi per rivolgere una supplica alla Santa patrona. Dopo aver ripreso il cammino, il corteo arrivo al Ponte Umbertino, dove i siracusani salutano festosamente santa Lucia con fuochi pirotecnici, prima che riprenda il suo percorso verso la Cattedrale. A questa processione, partecipa anche una Lucia di Svezia con le sue damigelle, cioè una ragazza svedese che presenta il capo cinto di una corona di candele, rappresentando così la Santa, poiché la festa siciliana da molti anni è gemellata con l'omonima svedese. Al termine del corteo, percorrendo ancora una volta le strade dell'antica Ortigia, santa Lucia fa il suo ingresso in Duomo e dopo la preghiera finale le porte della cappella vengono lentamente chiuse, concludendosi così i festeggiamenti di dicembre.

Festa del Patrocinio (maggio)

Lancio dei colombi davanti alla Statua-reliquiario di santa Lucia

La festa del Patrocinio di santa Lucia, detta anche Santa Lucia re quagghie (in dialetto siciliano, Santa Lucia delle quaglie), si svolge le prime due domeniche di maggio per ricordare il miracolo operato dalla Santa patrona nel maggio 1646, in occasione di una grande carestia che venne fermata dall'arrivo improvviso nel porto di navi cariche di grano. Inoltre, la tradizione vuole che fu una quaglia, entrata all'interno del Duomo, a comunicare alla popolazione il miracolo. Nel tempo le quaglie sono state sostituite da colombi e piccioni.

Prima domenica (volo re quagghie)

Nella prima domenica di maggio, a mezzogiorno la Statua di santa Lucia esce dalla Cattedrale e viene condotta con una breve, ma sentita processione nell'attigua Chiesa di Santa Lucia alla Badia, dove rimarrà esposta per una settimana. Il simulacro è salutato dal lancio dei colombi dalla balconata del giardino arcivescovile, proprio a ricordo del miracolo che salvò i siracusani dalla carestia.

Seconda domenica

La seconda domenica di maggio la Statua di santa Lucia viene portata in processione per le vie di Ortigia fino alla Cattedrale; quella di maggio è una festa più intima per gli abitanti di Ortigia che accolgono con balconi illuminati il passaggio della Santa patrona.

Sapori di festa

La festa, come vuole la tradizione, vive anche a tavola con i piatti della tradizione:

  • cuccia, dolce tipico siracusano a base di grano e ricotta dolce, con canditi e miele che viene preparato il giorno antecedente alla festa.
Bibliografia
  • AA.VV., Atti del convegno sulla luce alla Biblioteca alagoniana nel 2004, pubblicato in occasione dei 1700 anni dell'anniversario della morte di santa Lucia. La luce sotto gli aspetti della fede, della scienza, del pensiero, ecc., Siracusa 2006
  • Ottavio Garana, Santa Lucia, vergine e martire siracusana, Editore Marchese, Siracusa 1992
Voci correlate
Collegamenti esterni