Gesù Cristo e il tributo della moneta (Mattia Preti)

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Roma GalArteAnticaPal.Corsini M.Preti MonetaTribuno 1635ca.jpg

Mattia Preti, Gesù Cristo e il tributo della moneta (1635 ca.), olio su tela
Tributo della moneta
Opera d'arte
Stato bandiera Italia
Regione bandiera Lazio
Regione ecclesiastica Lazio
Provincia Roma
Comune Stemma Roma
Diocesi Roma
Ubicazione specifica Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Corsini
Uso liturgico nessuno
Oggetto dipinto
Soggetto San Pietro, alla presenza di Gesù Cristo, porge all'esattore delle tasse la moneta per il pagamento del tributo
Datazione 1635 ca.
Ambito culturale
Autore Mattia Preti
detto Cavalier Calabrese
Materia e tecnica olio su tela
Misure h. 123 cm, l. 173 cm
Virgolette aperte.png
Venuti a Cafarnao, si avvicinarono a Pietro gli esattori della tassa per il tempio e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa per il tempio?». Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re di questa terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli altri?». Rispose: «Dagli estranei». E Gesù: «Quindi i figli sono esenti. Ma perché non si scandalizzino, va' al mare, getta l'amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento. Prendila e consegnala a loro per me e per te».
Virgolette chiuse.png

Gesù Cristo e il tributo della moneta, detto anche Tributo della moneta, è un dipinto, eseguito nel 1635 circa, ad olio su tela, da Mattia Preti (1613 - 1699), conservato nella Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Corsini a Roma.

Descrizione

Soggetto

Il dipinto raffigura l'episodio, narrato nel Vangelo di Matteo: Gesù e gli apostoli si trovavano a Cafarnao, quando sono avvicinati da un gabelliere che chiese loro di pagare la tassa per entrare nel tempio: Gesù mandò quindi san Pietro sulle rive del vicino lago di Tiberiade e lo invitò ad andare a pescare un pesce, dove avrebbe trovato una moneta d'argento con cui pagare il tributo. San Pietro vi si recò e trovò effettivamente il pesce con la moneta, così che riuscì a pagare la tassa al gabelliere.

Nel dipinto compaiono:

  • Uomo, girato di schiena, con la luce colpisce in pieno la sua testa calva, tiene in mano il pesce appena eviscerato.
  • Gesù Cristo compie un gesto calmo e fermo, a conferma della sua serena partecipazione ai doveri civici.
  • San Pietro apostolo porge la moneta d'argento al gabelliere.
  • Esattore delle tasse (o gabelliere), vestito con una certa eleganza, insieme con altri due personaggi si sta scrivendo su un foglio, evidentemente un registro dei pagamenti. Egli allunga la mano per prendere la moneta, mostrando uno sguardo meravigliato ed attonito verso la stessa. È soltanto da questo particolare che Mattia Preti lascia intendere il miracolo che è appena avvenuto.

Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche

  • Il pittore probabilmente realizzò l'opera durante il suo soggiorno a Roma: trasferitosi dalla città natale, Taverna (Catanzaro) nello Stato Pontificio nel 1630, Mattia Preti entrò a contatto con l'arte di Caravaggio e con l'ambito dei pittori caravaggeschi. Infatti, questo dipinto riflette tutte le caratteristiche del caravaggismo: fondo scuro, pose ed espressioni sicuramente realistiche, personaggi abbigliati con abiti contemporanei, luce naturalistica e spiovente che illumina soltanto alcuni particolari della scena lasciando il resto nella penombra.
  • La scena evangelica è letta in chiave quotidiana, tanto che l'artista potrebbe essere stato influenzato anche da Bartolomeo Manfredi e dalla sua manfrediana methodus, ovvero una particolare declinazione del caravaggismo che prediligeva scene di genere, tratte dalla vita di tutti i giorni, con personaggi a mezzo busto, dove la drammaticità delle opere del Caravaggio era nettamente stemperata.
Bibliografia
  • Vittorio Sgarbi, Mattia Preti, Editore Rubbettino, 2013 ISBN 9788849835786
  • Stefano Zuffi, Episodi e personaggi del Vangelo, col. "Dizionari dell'Arte", Editore Mondadori-Electa , Milano 2002, p. 197 - ISBN 9788843582594
Voci correlate
Collegamenti esterni