Lago di Tiberiade

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Mar di Galilea
Lago di Tiberiade.JPG
Panorama del lago, nello sfondo, sulla destra la città di Tiberiade.
Altri nomi
lago di Galilea, lago di Genesaret, lago Chinneret, mar di Galilea
Stato bandiera Israele
Diocesi Patriarcato di Gerusalemme dei Latini
Dimensioni
Superficie 168 km²
Lunghezza 21 km
Profondità massima 43 m
Profondità media 26 m
Volume 4,131 km³
Sviluppo costiero 53 km
Idrografia
Bacino idrografico 273 km²
Immissari principali Giordano
Emissari principali Giordano
Tempo di residenza 5 anni
Riferimenti e legami
Eventi
Personalità
  • Gesù Cristo
  • Apostoli
  • San Pietro
  • Sant'Andrea
  • San Giacomo
  • San Giovanni
  • Mappa di localizzazione New: Israele
    Mar di Galilea
    Mar di Galilea
    JordanRiver en.svg
    Mar di Galilea in relazione al Mar Morto

    Il lago di Tiberiade o lago di Galilea, (in ebraico: כִּנֶּרֶת, Kinneret, nei testi greci Γεννησάρ, Ghĕnnesár, Γεννησαρέτ, Ghĕnnesarét), chiamato anche nei testi sacri lago di Genesaret e di Chinneret, talvolta mar di Galilea, è il più grande lago d'acqua dolce della Galilea e dello Stato di Israele avendo un perimetro di circa 53 km.

    Per i cattolici è il luogo centrale della predicazione di Gesù Cristo, dove si sono svolti numerosi miracoli (come la moltiplicazione dei pani e dei pesci, la camminata sulle acque, ecc.) e dunque deve considerarsi come uno dei luoghi principali della Terra Santa.

    Geografia

    Situato a 209 mt sotto il livello del mare, ha una profondità massima di 43 mt: si tratta del lago d'acqua dolce più grande della Terra sotto il livello del mare, superato per dimensioni solo dal Mar Morto che è però un lago d'acqua salata. Il lago si trova nella Grande Fossa Tettonica, depressione creatasi dal distacco delle placche araba e africana e nella quale, da nord a sud, scorrono le acque del fiume Giordano che alimentano il lago. Per tale motivo la zona è caratterizzata da elevata sismicità, mentre in passato era presente anche una certa attività vulcanica come testimonia la presenza di rocce basaltiche ed ignee.

    È posto tra i territori di Israele e le alture del Golan annesse da Israele e rivendicate dalla Siria. Nel corso dei secoli ha avuto molte denominazioni in funzione delle principali città che nel tempo avevano la prevalenza sulle sue rive. Nell'Antico Testamento è chiamato Mare di Kinneret (Numeri 34,11) e (Giosuè 13,27), termine che potrebbe derivare dalla parola ebraica kinnot, ovvero arpa o lira in relazione alla forma del lago stesso. Nel Nuovo Testamento è chiamato lago o mare di Galilea, o di Tiberiade o di Gennèsaret: Galilea dal nome della regione in cui si trova; Tiberiade dal nome della città fondata da Erode Antipa intorno al 20 d.C. sulla sua riva nord in onore dell'imperatore Tiberio ; Gennèsaret dal nome di una piccola pianura fertile situata sulle coste occidentali del lago. Il nome arabo del lago deriva da Tiberiade, la principale città all'epoca della conquista araba.

    Il Mare di Galilea è conosciuto soprattutto per essere stato, secondo i Vangeli, la sede principale della predicazione di Gesù. Essi narrano che Gesù visitò più volte molte località poste sulle rive del lago, attraversandolo spesso in barca.

    Vicende bibliche

    I Vangeli nominano questo lago varie volte:

    • Il lago rappresentava il luogo di lavoro dei pescatori tra i quali Gesù scelse alcuni dei suoi Apostoli: San Pietro, Sant'Andrea suo fratello, San Giacomo e suo fratello San Giovanni, questi ultimi figli di Zebedeo furono chiamati da Gesù mentre sulla riva del lago riassettavano le reti, e immediatamente lasciarono tutto e lo seguirono (Luca 5,1-11).
    • Durante una traversata del lago, un'improvvisa tempesta mise in pericolo la fragile lancia su cui c'erano Gesù e gli apostoli. Siccome Gesù stava dormendo per la stanchezza, lo svegliarono, e con poche parole calmó la furia del mare e del vento (Luca 8,22-25).
    • Il Lago di Galilea fu anche teatro di un'apparizione pasquale di Gesù dopo la Resurrezione: da lontano, dalla riva, suggerì ai discepoli estenuati per la notte passata senza pescar nulla, che tirassero la rete dalla parte destra della barca. A questa maniera i discepoli pescarono una gran quantità di pesci, e riconobbero che quello sconosciuto "era il Signore!". Pietro si tuffò e raggiunse a nuoto la riva, mentre gli altri raggiunsero la riva con la barca. Al loro arrivo, Gesù stava arrostendo per loro pane e alcuni pesci, e li diede loro. Finito di mangiare, Gesù chiese per tre volte a Pietro se lui lo amasse, ad ogni risposta di Pietro Gesù rispose con la frase "pasci le mie pecorelle". Questo dialogo, viene considerato come il momento in cui Gesù affidò a Pietro la Chiesa.(Giovanni 21,1-19)
    Voci correlate
    Collegamenti esterni