Gli occhi di Maria

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Gli occhi di Maria è un libro di Vittorio Messori e Rino Cammilleri, nel quale gli autori esaminano i fenomeni mariani avvenuti nel 1796, durante la campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte, quando numerose immagini mariane si "animarono", muovendo gli occhi, cambiando colore o mutando espressione.

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Italia, 1796: la campagna militare di Napoleone era in pieno svolgimento, contrassegnata da quel furore giacobino contro la Chiesa che la Francia aveva già conosciuto dal 1789 in poi. Avvenne una sistematica spoliazione delle chiese: oggetti e arredi sacri furono asportati e non mancarono stragi di civili, frutto della feroce repressione che seguì le tante "insorgenze" spontanee della popolazione.

In questo clima di violenza, si verificò una straordinaria serie di eventi prodigiosi, localizzati in prevalenza nello Stato Pontificio. Gli episodi miracolosi ebbero inizio il 25 giugno 1796 ad Ancona. Nella cattedrale, dedicata a San Ciriaco, c’era un’immagine di Maria con gli occhi socchiusi: all’improvviso i fedeli si accorsero che le palpebre si alzavano e si abbassavano lentamente, c’era stupore e commozione, accorsero i canonici, e in seguito sarebbero arrivati anche degli esperti per analizzare il fenomeno, che proseguì per mesi.

Il 10 febbraio dell’anno seguente Napoleone entrò in città ed essendo al corrente di quel che succedeva, volle esaminare il quadro: quando lo vide, prima impallidì, poi decise di bruciarlo ma, cosa inconsueta per lui, cambiò parere e ordinò di coprirlo con un drappo. La cosa singolare fu che movimenti degli occhi, prevalentemente in quadri mariani, cominciarono a manifestarsi in luoghi sempre più numerosi, alla presenza di ogni tipo di persone, gente comune e studiosi, credenti e non: i prodigi si protrassero per mesi, i dipinti vennero esaminati con scrupolo, furono raccolte testimonianze dinanzi a notai e iniziarono i processi rituali, che avrebbero portato a riconoscimenti ufficiali da parte della Chiesa.

I religiosi, temendo reazioni violente da parte della popolazione, si adoperarono per placare gli animi: i fenomeni non vennero sfruttati, come ci si sarebbe potuto aspettare, per incitare alla rivolta, ma vennero interpretati solo come un messaggio di Divina compartecipazione al dramma della gente vessata dai napoleonici. Lo sguardo di Maria sembrava seguire con dolce benevolenza le preghiere, muovendosi verticalmente, quasi per presentarle al Cielo, ed anche orizzontalmente, come per abbracciare la folla. A Roma, capitale della Cristianità, si verificò il maggior numero di episodi, a partire dal 9 luglio 1796, quando si "animarono" gli occhi della Madonna detta "dell’Archetto", in via San Marcello.

Cammilleri ha ricostruito puntigliosamente l’elenco dei miracoli, con date, luoghi e testimonianze, citando le fonti, in particolare la ricerca del professor Massimo Cattaneo. Messori ha fornito una possibile interpretazione di questa serie di prodigi, estendendo il campo ad altre apparizioni mariane e ai possibili collegamenti con altri eventi storici: ne emerge una "teologia della storia" , ricca di rilievi e coincidenze sorprendenti .

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