Canonico

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Stemma di un canonico.

Nella Chiesa cattolica e nelle Chiese della Comunione Anglicana un canonico è un presbitero, membro del capitolo di una chiesa cattedrale o di una collegiata. La parola viene dal greco kanonikós, da kànon, "regola". Varie congregazioni religiose portano il nome di canonici regolari, come i Canonici Regolari del Santissimo Salvatore Lateranense. Si tratta di forme di vita comune del clero, sviluppatesi dal XIII secolo, che vivono sotto la regola di sant'Agostino, con voti solenni di povertà, obbedienza e castità.

Storia

Sin dai primi secoli della Chiesa il presbyterium, cioè l'insieme del clero addetto alla cattedrale, assisteva il vescovo, ne faceva le veci per gli affari ordinari o urgenti, se la sede era vacante, e ne eleggeva il successore chiamando talora il popolo e le autorità cittadine a partecipare all'elezione.

Dal IV secolo in poi in molte diocesi, sull'esempio di sant'Eusebio, di sant'Ambrogio e di sant'Agostino, vescovo e clero conducevano vita comunitaria. Ma la vera vita canonica dei canonici regolari cominciò con la regola dettata nel 760 dal vescovo di Metz Crodegango per il suo clero secolare, sul modello della regola benedettina.

Il Concilio di Aquisgrana (817) la elaborò ancora ed essa fu applicata in molte diocesi del tempo. Il vescovo attribuiva al capitolo una porzione (portio cleri) del patrimonio ecclesiastico. Al tempo dei Carolingi, ai capitoli, riconosciuti come persone giuridiche, venne attribuita la piena proprietà di tale porzione che prese il nome di mensa canonicorum. La mensa canonicorum fu poi divisa assegnando quote di essa ai singoli canonici perché le amministrassero e le godessero personalmente.

Questi nuclei patrimoniali, detti prebende canonicali, acquistarono fin dai primi del XIII secolo una personalità giuridica propria con carattere di fondazione, distinta dalla personalità del capitolo che aveva carattere di corporazione. Questa riforma favorì la costituzione di capitoli con numero fisso di canonici detti capitoli chiusi (capitula clausa, ecclesiæ numeratæ). Oltre le singole prebende i canonici, che presenziavano alle quotidiane funzioni, percepivano delle distribuzioni, in danaro o in natura, dette corali o quotidiane, prelevate da un nucleo patrimoniale distinto dalle prebende e dal patrimonio capitolare o "massa grande", e detto per ciò "massa piccola".

Accanto alle prebende si incorporarono ancora nei capitoli nuove fondazioni col nome di benefici minori o cappellanie, derivanti per lo più da lasciti privati, e che, attribuiti nei capitoli chiusi a canonici già prebendati, ne accrebbero notevolmente i redditi. Col crescere delle ricchezze decadde la disciplina; tanto che, dopo il XIII secolo, soltanto qualche collegiata conduceva vita canonica, mentre i canonici di quasi tutti i capitoli vivevano come il clero secolare.

I canonici si distinguevano in "dignità": con questo nome venivano indicate le prebende canonicali di maggior prestigio delle chiese cattedrali e delle chiese collegiate. Tra esse le più importanti erano: l'arcidiacono, l'arciprete, il primicerio, il decano e il magiscolo (il maestro della scuola per i chierici della diocesi). Con l'erosione delle funzioni iniziali, furono gli statuti e le consuetudini locali a stabilire una sorta di gerarchia fra queste dignità, in relazione a taluni compiti interni al capitolo e alla maggiore o minore ricchezza delle rendite. Con il Concilio di Trento fu chiesto a tutte le chiese cattedrali di istituire specifiche prebende per i canonicati del Teologo e del Penitenziere.

Con la costituzione apostolica Pastoralis di papa Benedetto XIII del 1725 si stabilì che il titolo d'accesso alla carica di canonico fosse obbligatoriamente la laurea in Sacra Teologia, giudicando insufficiente la laurea in Diritto Canonico.

La figura del canonico è regolata dal Codice di Diritto Canonico al capitolo IV (Can. 503 - 510).[1]

Note
  1. Codice di diritto canonico online
Bibliografia
  • Edoardo Ruffini Avondo, Carlo Bricarelli, voce "capitolo" in Enciclopedia Italiana Treccani (1930), online
  • Gaetano Greco, voce "CAPITOLI CATTEDRALI – COLLEGIATE e la Chiesa in Italia", in Dizionario Storico Tematico La Chiesa in Italia. Volume I - Dalle Origini All'Unità Nazionale, online