Immacolata Concezione (Giambattista Tiepolo)
| Immacolata Concezione | |
|   Giambattista Tiepolo, Immacolata Concezione (1733), olio su tela  | |
| Immacolata Concezione | |
| Opera d'Arte | |
| Stato | 
 | 
| Regione | 
 | 
| Regione ecclesiastica | Triveneto | 
| Provincia | Vicenza | 
| Comune | Vicenza | 
| Diocesi | Vicenza | 
| Ubicazione specifica | Museo Civico | 
| Uso liturgico | nessuno | 
| Comune di provenienza | Vicenza | 
| Luogo di provenienza | Chiesa dell'Aracoeli | 
| Oggetto | pala d'altare | 
| Soggetto | Immacolata Concezione fra angeli | 
| Datazione | 1733 | 
| Ambito culturale | |
| Autore | Giambattista Tiepolo | 
| Materia e tecnica | olio su tela | 
| Misure | h. 378 cm; l. 190 cm | 
  | ||||||
L’Immacolata Concezione è una pala d'altare, eseguita nel 1733, ad olio su tela dal pittore Giambattista Tiepolo (1696 – 1770), proveniente dalla Chiesa dell’Aracoeli a Vicenza ed attualmente conservato nel Museo Civico della stessa città veneta.
Descrizione
Soggetto
Nel dipinto compaiono:
- Maria Vergine con l'aspetto dell’Immacolata Concezione, mentre appare in cielo, come una giovane donna, con il vestito bianco ed un ampio manto azzurro, la luna ai piedi e coronata di dodici stelle, com’è descritta nell'Apocalisse. Il suo sguardo, rivolto in basso verso l’umanità, e il suo atteggiamento fiero ed altero esprimono il suo distacco dalla natura umana.
 - Angeli resi in modo realistico e vivace, volano intorno alla Madonna, alcuni dei quali stringono tra le mani i gigli simbolo della sua perfetta purezza.
 - Serpente, sotto i piedi della Vergine, rappresenta la costante insidia del Male, e ricorda la colpa di Eva, la "macchia" che miracolosamente non tocca Maria.
 
Inoltre, nella scena sono presenti alcuni dettagli, di valore simbolico, resi con grande cura e legati all'immagine di Maria Vergine, come:
- corona di dodici stelle, s'ispira alla descrizione dell'Apocalisse: nell'interpretazione simbolica di Maria come allegoria della Chiesa, le stelle raffigurano gli Apostoli;
 - vestito bianco è un richiamo alla sua purezza;
 - globo, sotto i suoi piedi, simboleggia la Terra insidiata dal serpente, ma protetta dalla Madonna;
 - luna, sotto i suoi piedi, allude alla superiorità di Maria (e dunque allegoricamente della Chiesa) sul mutare dei destini e delle situazioni.
 
Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche
La pala d'altare segna un’evoluzione nella pittura di Giambattista Tiepolo: dal realistico chiaroscuro dell’arte di Giambattista Piazzetta (1683 - 1754), l’artista modifica la propria tavolozza cromatica verso i colori brillanti e lucenti di Sebastiano Ricci (1659 – 1734), qui testimoniati dai riflessi argentei della veste della Madonna, diverranno il tratto distintivo del linguaggio pittorico del pittore veneziano.
Notizie storico-critiche
La pala d'altare, risalente al 1733, era originariamente collocata sul primo altare a destra della Chiesa dell’Aracoeli di Vicenza.
Nel 1830 venne trasportata nel coro della chiesa e in seguito venduta a Carlo Clemente Barbieri (1849), che la donò al Museo Civico nel 1954.
| Bibliografia | |
  | |
| Voci correlate | |
| Collegamenti esterni | |
- Tutti i beni storico-artistici e archeologici
 - Tutte le opere d'arte
 - Opere d'arte del XVIII secolo
 - Opere d'arte su Maria Vergine
 - Opere d'arte sugli Angeli
 - Pale d'altare del 1733
 - Pale d'altare di Giambattista Tiepolo
 - Giambattista Tiepolo
 - Pale d'altare su Maria Vergine
 - Pale d'altare sugli Angeli
 - Beni storico-artistici e archeologici in Italia
 - Beni storico-artistici e archeologici del Veneto
 - Beni storico-artistici e archeologici di Vicenza
 - Vicenza
 - Beni storico-artistici e archeologici ubicati nel Museo Civico di Vicenza
 - Diocesi di Vicenza
 - Maria Vergine
 - Angeli
 


