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La Scrittura chiama inferi, shéol o ade (cfr. Fil 2,10 ; At 2,24 ; Ap 1,18 ; Ef 4,9 ) il soggiorno dei morti dove Cristo morto è disceso , perché quelli che vi si trovano sono privati della visione di Dio (cfr. Sal 6,6 ; Sal 88,11-13 ). Tale infatti è, nell'attesa del Redentore , la sorte di tutti i morti, cattivi o giusti (cfr. Sal 89,49 ; 1Sam 28,19 ; Ez 32,17-32 ); il che non vuol dire che la loro sorte sia identica, come dimostra Gesù nella parabola del povero Lazzaro accolto nel "seno di Abramo " (cfr. Lc 16,22-26 ). "Furono appunto le anime di questi giusti in attesa del Cristo a essere liberate da Gesù disceso all'inferno"[ 1] . Gesù non è disceso agli inferi per liberare i dannati[ 2] né per distruggere l'inferno della dannazione[ 3] , ma per liberare i giusti che l'avevano preceduto[ 4] .
Gli inferi sono, nel linguaggio dell'Antico , del Nuovo Testamento e dei simboli della fede , il soggiorno dei morti. Non vanno confusi con l'inferno , che è il luogo della dannazione eterna.
Note
↑ Catechismo Romano , 1, 6, 3.
↑ Cfr. Concilio di Roma (745 ): DS , 587.
↑ Cfr. Benedetto XII , Opuscolo Cum dudum : DS , 1011; Clemente VI , Lettera Super quibusdam : ibid. , 1077.
↑ Cfr. Concilio di Toledo IV (625 ): DS , 485; cfr. anche Mt 27,52-53 .
Fonti
Voci correlate