Inquisitore
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L'inquisitore era un giudice delegato della fede, in via ordinaria membro degli Ordini domenicano o francescano[1], incaricato (in aggiunta al vescovo, che ne era il giudice ordinario) di vigilare sulla ortodossia del popolo cristiano.
L'inquisitore doveva ricercare, giudicare e punire gli eretici. Nell'adempimento del suo ufficio era soggetto soltanto al papa o a un suo speciale rappresentante, il Grande Inquisitore o Inquisitore Generale.
La sua competenza era limitata a una provincia inquisitoriale, per le sole cause di eresia e per un periodo di tempo piuttosto breve; sicuramente non a vita. Egli poteva essere rimosso dal superiore provinciale che lo aveva eletto.
Si richiedeva che egli fosse uomo maturo d'età (almeno quarantenne), di costumi intemerati e incorruttibile e che possedesse sufficiente cultura giuridica e teologica.
L'inquisitore assommava nella sua persona gli uffici di accusatore, di istruttore e di giudice.
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