Insegnate di Religione Cattolica in classe
L'insegnamento della Religione Cattolica (talvolta abbreviato con l'acronimo IRC), comunemente chiamato ora di religione, è un'istituzione del concordato tra Stato italiano e Chiesa cattolica. Prevede che in tutte le scuole pubbliche italiane siano riservate lezioni settimanali (un'ora e mezza per la materna, due ore per la primaria, un'ora per la secondaria di primo grado e secondo grado) all'insegnamento della religione cattolica. Ogni anno, all'atto dell'iscrizione alla classe successiva, lo studente decide se avvalersi o meno di tale possibilità.
L'insegnamento delle religioni è presente in quasi tutti gli altri paesi europei (è assente solo in Albania, Francia, Repubblica Ceca) con diverse modalità (obbligatorio o facoltativo), contenuti (religione cattolica, protestante, ortodossa), approcci (storico, etico, para-catechistico).
Il valore educativo dell'IRC è particolarmente discusso, in particolare per motivi ideologici:
- da parte cattolica, ma anche da parte di alcuni esponenti laici (vedi in particolare Umberto Eco[1]) la conoscenza della Bibbia e del cattolicesimo è ritenuta opportuna per conoscere una parte integrante del patrimonio storico, culturale, artistico dell'Italia;
- da parte laica, ma anche di alcuni ambienti religiosi (ad esempio la Chiesa Valdese) è ritenuta contrastante con la laicità costituzionale della Repubblica Italiana e dunque della scuola pubblica, non perché l'argomento non meriti attenzione, ma perché è un insegnamento di parte.
Storia
Nel 1923, durante il primo governo fascista, la riforma della scuola rese obbligatorio l'insegnamento della religione cattolica. Con il concordato del 1929 si introduceva l'ora di religione anche nelle scuole medie e superiori, quale «fondamento e coronamento dell'istruzione pubblica». Nelle modifiche concordatarie del 1984 (L.121/1985 di applicazione del concordato) la formula viene trasformata così: «La Repubblica italiana, riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i princìpi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado».
La legge è stata poi nuovamente modificata dalle Intese fra lo Stato italiano e le diverse confessioni religiose (L.449/1994, 516 e 517/1988, 101/1989, 116 e 520/1995 con valdesi e metodisti, avventisti, pentecostali, ebrei, battisti e luterani) e, per gli aspetti più strettamente organizzativi, dalle successive Intese fra il Ministero della Pubblica Istruzione e la Conferenza episcopale italiana (Dpr 751/1985 modificato dal Dpr 202/1990).
Insegnanti
Idoneità
Gli insegnanti di religione cattolica devono essere in possesso dei requisiti previsti dal DPR 16 dicembre 1985 n. 751:
«
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Per l'insegnamento della religione cattolica, si richiede il possesso di uno dei titoli di qualificazione professionale di seguito indicati:
4.3. Nelle scuole secondarie di primo e secondo grado l'insegnamento della religione cattolica può essere affidato a chi abbia almeno uno dei seguenti titoli:
- a) titolo accademico (baccalaureato, licenza o dottorato) in teologia o nelle altre discipline ecclesiastiche, conferito da una facoltà approvata dalla Santa Sede;
- b) attestato di compimento del regolare corso di studi teologici in un Seminario maggiore;
- c) diploma accademico di magistero in scienze religiose, rilasciato da un Istituto di scienze religiose approvato dalla Santa Sede;
- d) diploma di laurea valido nell'ordinamento italiano, unitamente a un diploma rilasciato da un istituto di scienze religiose riconosciuto dalla Conferenza episcopale italiana.
4.4. Nella scuola materna ed elementare l'insegnamento della religione cattolica può essere impartito, ai sensi del punto 2.6, dagli insegnanti del circolo didattico che abbiano frequentato nel corso degli studi secondari superiori l'insegnamento della religione cattolica, o comunque siano riconosciuti idonei dall'ordinario diocesano.
Nel caso in cui l'insegnamento della religione cattolica non venga impartito da un insegnante del circolo didattico, esso può essere affidato:
- a) a sacerdoti e diaconi, oppure a religiosi in possesso di qualificazione riconosciuta dalla Conferenza episcopale italiana in attuazione del can. 804, par. 1, del codice di diritto canonico e attestata dall'ordinario diocesano;
- b) a chi, fornito di titolo di studio valido per l'insegnamento nelle scuole materne ed elementari, sia in possesso dei requisiti di cui al primo comma del presente punto 4.4; oppure a chi, fornito di altro diploma di scuola secondaria superiore, abbia conseguito almeno un diploma rilasciato da un Istituto di scienze religiose riconosciuto dalla Conferenza episcopale italiana. »
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Una nuova intesa stilata nel 2012 tra MIUR e CEI[2] stabilisce che, dall'anno scolastico 2017-18, i docenti di ogni ordine abbiano conseguito, in alternativa a un baccalaureato in teologia, una "laurea magistrale in scienze religiose conseguita presso un Istituto Superiore di Scienze Religiose approvato dalla Santa Sede" (4.2.1.c). In altre parole, non basterà più una semplice laurea civile o un corso triennale di teologia (cf 4.3.d del DPR del 1985), ma servirà un corso magistrale (3+2 anni) conseguito in un ISSR.
Nomina
Prima del concorso per l'immissione in ruolo del 2004, tutti i docenti venivano "nominati, d'intesa con l'ordinario diocesano, dalle competenti autorità scolastiche" (D.P.R. 16 dicembre 1985, n. 751, par. 2,5, online). Il contratto era annuale e non esisteva, come per i docenti delle altre materie, uno statuto giuridico di ruolo.
La legge 186 del 18 luglio 2003 ha previsto l'entrata in ruolo, previo concorso abilitativo, di circa quindicimila insegnanti (su circa venticinquemila complessivi), rendendo il docente "organicamente inserito nei ruoli della scuola e non più soggetto ai caroselli degli incarichi annuali" (ministro Giuseppe Fioroni, 6 marzo 2007 [1]). Dall'entrata in vigore della legge la nomina dei docenti di IRC compete, come avviene per la totalità degli altri insegnanti, per il 70% delle cattedre complessive al U.S.R. (Ufficio Scolastico Regionale) d'intesa con l'Ordinario Diocesano, riguardante i soli docenti che hanno superato il concorso e sulla base di apposite graduatorie. Queste sono stilate sulla base del triplice criterio dell'anzianità di servizio, delle esigenze famigliari e dei titoli di studio conseguiti (cf. modulo).
La nomina del restante 30% resta ancora all'intesa tra l'ordinario diocesano e i presidi. L'autorità diocesana si riserva comunque di revocare l'idoneità dell'insegnante per alcuni gravi motivi, come incapacità didattica o pedagogica, e/o condotta morale non coerente con l'insegnamento.
Il concorso ha avuto luogo nel marzo 2004 ed erano idonei a partecipare solo i docenti con una carriera di almeno 4 anni d'insegnamento consecutivo e almeno 12 ore settimanali.
L'immissione in ruolo è avvenuta gradualmente in tre tranches, la terza e ultima delle quali è avvenuta il 30 luglio 2007.
Numero e composizione del corpo docente
Nel 2008 in Italia vi erano 25.694 insegnanti di religione[3]
Nel corso degli ultimi decenni si è avuta una profonda trasformazione del corpo docente. Se fino a pochi decenni fa gran parte degli insegnanti erano ecclesiastici (sacedoti, suore, religiosi non sacerdoti) negli ultimi anni la presenza di ecclesiastici si è notevolmente ridotta. Nell'anno scolastico 1993/4 gli ecclesiastici erano il 36,6%, ridottisi al 14,1% nell'anno scolastico 2007/8. Le cause di questo mutamento sono diverse, ma la principale è la crisi di vocazioni che riduce il numero degli ecclesiastici disposti ad insegnare piuttosto che ad occuparsi della vita pastorale.
Composizione del corpo docente (dati nazionali)[4]
Anno scolastico
|
Sacerdoti
|
Religiosi
|
Religiose
|
Totale ecclesiastici
|
Laici/e
|
2013/14
|
8,3
|
0,3
|
1,6
|
10,2
|
89,8
|
2012/13
|
8,7
|
0,3
|
1,6
|
10,6
|
89,4
|
2011/12
|
9,1
|
0,3
|
1,8
|
11,2
|
88,8
|
2010/11
|
9,9
|
0,4
|
1,8
|
12,1
|
87,9
|
2009/10
|
10,5
|
0,3
|
1,8
|
12,6
|
87,4
|
2008/09
|
10,9
|
0,5
|
1,7
|
13,1
|
86,9
|
2007/08
|
11,9
|
0,5
|
1,7
|
14,1
|
85,9
|
2006/07
|
12,3
|
0,5
|
1,8
|
14,6
|
85,4
|
2005/06
|
13,0
|
0,7
|
1,9
|
15,6
|
84,4
|
2004/05
|
13,5
|
0,8
|
2,2
|
16,5
|
83,5
|
2003/04
|
14,9
|
0,9
|
2,3
|
18,2
|
81,8
|
2002/03
|
15,6
|
1,0
|
2,4
|
19,0
|
81,0
|
2001/02
|
16,0
|
1,1
|
2,4
|
19,5
|
80,5
|
2000/01
|
15,7
|
1,0
|
2,7
|
19,4
|
80,6
|
1999/2000
|
17,9
|
1,1
|
2,9
|
21,9
|
78,1
|
1998/99
|
19,6
|
1,1
|
3,1
|
23,8
|
76,2
|
1997/98
|
20,6
|
1,4
|
3,3
|
25,3
|
74,7
|
1996/97
|
23,1
|
1,3
|
3,3
|
27,7
|
72,3
|
1995/96
|
25,9
|
2,2
|
5,6
|
33,7
|
66,3
|
1994/95
|
27,8
|
2,4
|
3,4
|
33,6
|
66,4
|
1993/94
|
29,6
|
3,4
|
3,6
|
36,6
|
63,4
|
Trattamento economico
I 25.694 insegnanti di religione (anno 2008), al pari degli altri insegnanti, sono retribuiti dallo Stato Italiano. Il costo annuo a carico dello Stato per la loro retribuzione nel 2008 è stato pari a circa 800 milioni di euro[5].
Statuto didattico
Lo statuto didattico dei docenti di religione cattolica è controverso.
Secondo il cosiddetto "Testo Unico" in materia di istruzione (Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297),
«
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I docenti incaricati dell'insegnamento della religione cattolica fanno parte della componente docente negli organi scolastici con gli stessi diritti e doveri degli altri docenti, ma partecipano alle valutazioni periodiche e finali solo per gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento della religione cattolica »
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(Decreto Legislativo 16 aprile 1994, art. 309.3)
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Secondo tale disposizione sembra che il docente di IRC, al pari degli altri insegnanti, può determinare promozione e bocciatura degli avvalentisi (l'espressione ricorrente in ambito scolastico è che il docente "può alzare la mano" come gli altri docenti in sede di scrutinio).
Tuttavia altre normative sono meno chiare. In particolare l'intesa fra il Ministro della pubblica istruzione e il Presidente della Conferenza episcopale italiana, firmata il 13 giugno 1990, convalidata dal DPR 23 giugno 1990, n. 202 recita al punto 2.7: "Nello scrutinio finale, nel caso in cui la normativa statale richieda una deliberazione da adottarsi a maggioranza, il voto espresso dall'insegnante di religione cattolica, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale".
Il termine "espresso" è ambiguo: nello scrutinio il docente IRC deve "esprimere" un giudizio che deve essere messo a verbale, ma non è chiaro se tale giudizio ha un carattere decisionale e costitutivo della maggioranza oppure no.
La Sentenza n. 5 del 5 gennaio 1994 del TAR Puglia (sezione Lecce) ha stabilito che il giudizio degli insegnanti di religione cattolica iscritto a verbale doveva "mantenere un carattere decisionale e costitutivo della maggioranza". Dunque è valido per determinare promozione o bocciatura. Sullo stesso tenore la Sentenza del TAR Toscana n. 1089 del 20 dicembre 1999, ribadita dallo stesso TAR per un diverso ricorso con la Sentenza n. 5528 del 3 novembre 2005.
Di parere opposto è la Sentenza n. 780 del 16 ottobre 1996 emessa dalla prima sezione del TAR del Piemonte, per la quale la valutazione espressa dall'insegnante di religione non rientra nel piano del computo effettivo dei voti.
Il ministro Fioroni, con l'ordinanza ministeriale n. 26 del 15 marzo 2007 (online) sembrava aver chiarito definitivamente la questione concedendo all'IRC (e alle materie alternative) pari dignità rispetto alle altre materie: "I docenti che svolgono l'insegnamento della religione cattolica partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l'attribuzione del credito scolastico agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento. Analoga posizione compete, in sede di attribuzione del credito scolastico, ai docenti delle attività didattiche e formative alternative all'insegnamento della religione cattolica, limitatamente agli alunni che abbiano seguito le attività medesime" (8.13).
Tuttavia il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, accogliendo il ricorso di diverse persone ed associazioni laiche e non cattoliche, con l'ordinanza n. 2408 del 24 maggio 2007 (online) dichiarò invalidi i punti relativi all'IRC presenti nell'ordinanza del ministro Fioroni. A questa ordinanza del TAR fece però seguito l'ordinanza del Consiglio di Stato (di grado superiore al TAR del Lazio) n. 2920 del 12 giugno 2007 (online) che accolse il ricorso del ministro Fioroni.
Nel 2009 però il TAR della regione Lazio, accogliendo ricorsi presentati da associazioni laiche e non cattoliche, con la sentenza n. 7076 del 17 luglio 2009 (online), ha sentenziato (come nel 2007) che gli studenti frequentanti l'ora di religione non possono aggiungere crediti formativi al loro curriculum per l'esame di maturità e che agli scrutini gli insegnanti di religione non possono presenziarvi a pieno titolo. Il ministro Gelmini ha fatto ricorso al Consiglio di Stato (come fece Fioroni nel 2007), che è stato accolto con la sentenza n. 2749 del 7 maggio 2010 (online): l'IRC mantiene dunque valore sia per quanto riguarda la promozione o bocciatura degli alunni, sia per quanto riguarda la maturazione del credito scolastico per l'esame di maturità (cf. anche l'OM del MIUR n.42 del 6 maggio 2011, art. 8, commi 13-16; cf. anche parere del Consiglio di Stato, Sez. V, 7 maggio 2011, 2749 "sui Crediti Scolastici e l'ora di Religione", online). In particolare:
«
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[...] ai fini dell'attribuzione del credito scolastico nell'ambito della banda di oscillazione, si tiene conto anche del giudizio formulato dai docenti di religione o di insegnamenti alternativi.
Il loro giudizio è quindi solo uno dei tanti elementi da prendere in considerazione, nell'ambito di un giudizio complessivo sulla carriera scolastica e sul comportamento dell'alunno, al fine dell'attribuzione di un punto. [...]
Chi segue religione (o l'insegnamento alternativo) non è avvantaggiato né discriminato: è semplicemente valutato per come si comporta, per l'interesse che mostra e il profitto che consegue anche nell'ora di religione (o del corso alternativo). Chi non segue religione né il corso alternativo, ugualmente, non è discriminato né favorito: semplicemente non viene valutato nei suoi confronti un momento della vita scolastica cui non ha partecipato, ferma rimanendo la possibilità di beneficiare del punto ulteriore nell'ambito della banda di oscillazione alla stregua degli altri elementi valutabili a suo favore. »
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(Parere del Consiglio di Stato, Sez. V, 7 maggio 2011, 2749, n. 16)
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A partire dal 2018 la commissione d'esame per l'esame di terza media è "composta dai docenti del consiglio di classe" (D. lgs. 62/2017 "buona scuola", art. 8.2), dunque inclusi sia insegnante di religione che di attività alternativa. Dato che il colloquio orale "è finalizzato a valutare le conoscenze descritte nel profilo finale dello studente secondo le Indicazioni nazionali" (art. 8.5), anche questi insegnanti concorrono alla valutazione secondo le indicazioni nazionali del programma ministeriale IRC.
In definitiva:
- l'insegnante di religione si pronuncia, come gli altri insegnanti, circa la promozione o bocciatura degli alunni avvalentisi, e similmente per gli insegnanti di alternativa per gli alunni non avvalentisi;
- la valutazione della materia, espressa in forma di giudizio (p.es. Ottimo) e non voto (p.es. 9), non entra a far parte della media;
- all'esame di terza media gli insegnanti di religione e alternativa, presenti nella commissione, valutano il colloquio sulla base delle indicazioni dei programmi ministeriali, senza che l'IRC sia propriamente materia d'esame. In altre parole, come accade anche per le altre materie, l'insegnante non interroga l'alunno su qualche argomento svolto nelle lezioni annuali, ma sulla base dell'argomento portato dall'alunno (p.es. Gran Bretagna) ne chiede di esporre un aspetto legato alla religione (p.es. l'Anglicanesimo);
- per il triennio delle superiori (3a, 4a, 5a) il professore di religione (come anche quello di attività alternativa) esprime il proprio parere per l'eventuale attribuzione del punto di credito formativo aggiuntivo, nel caso di un alunno la cui media lo colloca nella parte bassa della fascia del credito, parere che va considerato assieme alle altre eventuali attività formative svolte dal ragazzo. P.es. se la media numerica dei voti riconosce a un alunno 4 crediti, nella fascia dei 4-5 crediti, il parere del professore di religione può farlo salire a 5 crediti.
Programma
Pur variando come metodologie e contenuti didattici, l'IRC nei vari anni e cicli ha come obiettivo la trattazione della religione cattolica da un punto di vista prettamente culturale, e non propriamente religioso-catechetico. Un docente di religione non deve avere come obiettivo l'indottrinamento (nel senso negativo del termine) degli alunni, o anche una loro conversione religiosa, o un'apologia della religione cattolica. Questa deve invece essere trattata come quello che oggettivamente è, cioè un fenomeno intellettuale, storico, sociale, artistico che ha plasmato la società e la cultura occidentale nella quale sono inseriti gli alunni.
Nello specifico questi sono gli obiettivi specifici di apprendimento (OSA) previsti per l'IRC nei vari cicli di studio.[6][7]
Traguardi e Obiettivi Specifici di Apprendimento dell'IRC
Infanzia
Scuola dell'infanzia (materna)[8]
Anni
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Conoscenze e abilità
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I-III
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- Osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi dono di Dio Creatore.
- Scoprire la persona di Gesù di Nazaret come viene presentata dai Vangeli e come viene celebrata nelle feste cristiane.
- Individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del comandamento evangelico dell'amore testimoniato dalla Chiesa.
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Traguardi per lo sviluppo delle Competenze e Obiettivi di Apprendimento (Infanzia)[9]
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- Relativamente alla religione cattolica: Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
- Relativamente alla religione cattolica: Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
- Linguaggi, creatività, espressione
- Relativamente alla religione cattolica: Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.
- Relativamente alla religione cattolica: Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.
- Relativamente alla religione cattolica: Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.
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Primaria
Scuola primaria (elementari)[10]
Anni
|
Conoscenze
|
Abilità
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I
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- Dio Creatore e Padre di tutti gli uomini.
- Gesù di Nazaret, l'Emmanuele "Dio con noi".
- La Chiesa, comunità dei cristiani aperta a tutti i popoli.
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- Scoprire nell'ambiente i segni che richiamano ai cristiani e a tanti credenti la presenza di Dio Creatore e Padre.
- Cogliere i segni cristiani del Natale e della Pasqua.
- Descrivere l'ambiente di vita di Gesù nei suoi aspetti quotidiani, familiari, sociali e religiosi.
- Riconoscere la Chiesa come famiglia di Dio che fa memoria di Gesù e del suo messaggio.
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II-III
|
- L'origine del mondo e dell'uomo nel cristianesimo e nelle altre religioni.
- Gesù, il Messia, compimento delle promesse di Dio.
- La preghiera, espressione di religiosità.
- La festa della Pasqua.
- La Chiesa, il suo credo e la sua missione.
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- Comprendere, attraverso i racconti biblici delle origini, che il mondo è opera di Dio, affidato alla responsabilità dell'uomo.
- Ricostruire le principali tappe della storia della salvezza, anche attraverso figure significative.
- Cogliere, attraverso alcune pagine evangeliche, come Gesù viene incontro alle attese di perdono e di pace, di giustizia e di vita eterna.
- Identificare tra le espressioni delle religioni la preghiera e, nel "Padre Nostro", la specificità della preghiera cristiana.
- Rilevare la continuità e la novità della Pasqua cristiana rispetto alla Pasqua ebraica.
- Cogliere, attraverso alcune pagine degli "Atti degli Apostoli", la vita della Chiesa delle origini.
- Riconoscere nella fede e nei sacramenti di iniziazione (battesimo-confermazione-eucaristia) gli elementi che costituiscono la comunità cristiana.
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IV-V
|
- Il cristianesimo e le grandi religioni: origine e sviluppo.
- La Bibbia e i testi sacri delle grandi religioni.
- Gesù, il Signore, che rivela il Regno di Dio con parole e azioni.
- I segni e i simboli del cristianesimo, anche nell'arte.
- La Chiesa popolo di Dio nel mondo: avvenimenti, persone e strutture.
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- Leggere e interpretare i principali segni religiosi espressi dai diversi popoli.
- Evidenziare la risposta della Bibbia alle domande di senso dell'uomo e confrontarla con quella delle principali religioni.
- Cogliere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili per un personale progetto di vita.
- Riconoscere nei santi e nei martiri, di ieri e di oggi, progetti riusciti di vita cristiana.
- Evidenziare l'apporto che, con la diffusione del Vangelo, la Chiesa ha dato alla società e alla vita di ogni persona.
- Identificare nei segni espressi dalla Chiesa l'azione dello Spirito di Dio, che la costruisce una e inviata a tutta l'umanità.
- Individuare significative espressioni d'arte cristiana, per rilevare come la fede è stata interpretata dagli artisti nel corso dei secoli.
- Rendersi conto che nella comunità ecclesiale c'è una varietà di doni, che si manifesta in diverse vocazioni e ministeri.
- Riconoscere in alcuni testi biblici la figura di Maria, presente nella vita del Figlio Gesù e in quella della Chiesa.
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Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria[11]
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- L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.
- Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza.
- Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
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Anni
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Obiettivi di apprendimento scuola primaria[12]
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fine III
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- Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire un’alleanza con l’uomo.
- Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani.
- Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione.
- Riconoscere la preghiera come dialogo tra l’uomo e Dio, evidenziando nella preghiera cristiana la specificità del “Padre Nostro”.
- La Bibbia e le altre fonti
- Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.
- Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti della creazione, le vicende e le figure principali del popolo d’Israele, gli episodi chiave dei racconti evangelici e degli Atti degli apostoli.
- Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà tradizione popolare.
- Conoscere il significato di gesti e segni liturgici propri della religione cattolica (modi di pregare, di celebrare, ecc. ).
- I valori etici e religiosi
- Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo come insegnato da Gesù.
- Riconoscere l’impegno della comunità cristiana nel porre alla base della convivenza umana la giustizia e la carità.
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fine V
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- Descrivere i contenuti principali del credo cattolico.
- Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all’uomo il volto del Padre e annuncia il Regno di Dio con parole e azioni.
- Cogliere il significato dei sacramenti nella tradizione della Chiesa, come segni della salvezza di Gesù e azione dello Spirito Santo.
- Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica sin dalle origini e metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane evidenziando le prospettive del cammino ecumenico.
- Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni individuando gli aspetti più importanti del dialogo interreligioso.
- La Bibbia e le altre fonti
- Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale.
- Ricostruire le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico, sociale, politico e religioso del tempo, a partire dai Vangeli.
- Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni.
- Decodificare i principali significati dell’iconografia cristiana.
- Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita di santi e in Maria, la madre di Gesù.
- Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita della Chiesa.
- Riconoscere il valore del silenzio come “luogo” di incontro con se stessi, con l’altro, con Dio.
- Individuare significative espressioni d’arte cristiana (a partire da quelle presenti nel territorio), per rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli.
- Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime, attraverso vocazioni e ministeri differenti, la propria fede e il proprio servizio all’uomo.
- I valori etici e religiosi
- Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e confrontarla con quella delle principali religioni non cristiane.
- Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, in vista di un personale progetto di vita.
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Secondaria di primo grado
Scuola secondaria di primo grado (medie)[13]
Anni
|
Conoscenze
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Abilità
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I-II
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- Ricerca umana e rivelazione di Dio nella storia: il Cristianesimo a confronto con l'Ebraismo e le altre religioni
- Il libro della Bibbia, documento storico-culturale e parola di Dio
- L'identità storica di Gesù e il riconoscimento di lui come Figlio di Dio fatto uomo, Salvatore del mondo
- La preghiera al Padre nella vita di Gesù e nell'esperienza dei suoi discepoli
- La persona e la vita di Gesù nell'arte e nella cultura in Italia e in Europa, nell'epoca medievale e moderna
- L'opera di Gesù, la sua morte e risurrezione e la missione della Chiesa nel mondo: l'annuncio della Parola, la liturgia e la testimonianza della carità
- I sacramenti, incontro con Cristo nella Chiesa, fonte di vita nuova
- La Chiesa, generata dallo Spirito Santo, realtà universale e locale, comunità di fratelli, edificata da carismi e ministeri
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- Evidenziare gli elementi specifici della dottrina, del culto e dell'etica delle altre religioni, in particolare dell'Ebraismo e dell'Islam
- Ricostruire le tappe della storia di Israele e della prima comunità cristiana e la composizione della Bibbia
- Individuare il messaggio centrale di alcuni testi biblici, utilizzando informazioni storico-letterarie e seguendo metodi diversi di lettura
- Identificare i tratti fondamentali della figura di Gesù nei vangeli sinottici, confrontandoli con i dati della ricerca storica
- Riconoscere le caratteristiche della salvezza attuata da Gesù in rapporto ai bisogni e alle attese dell'uomo, con riferimento particolare alle lettere di Paolo
- Documentare come le parole e le opere di Gesù abbiano ispirato scelte di vita fraterna, di carità e di riconciliazione nella storia dell'Europa e del mondo
- Individuare lo specifico della preghiera cristiana e le sue diverse forme
- Riconoscere vari modi di interpretare la vita di Gesù, di Maria e dei santi nella letteratura e nell'arte
- Cogliere gli aspetti costitutivi e i significati della celebrazione dei sacramenti
- Individuare caratteristiche e responsabilità di ministeri, stati di vita e istituzioni ecclesiali
- Individuare gli elementi e i significati dello spazio sacro nel medioevo e nell'epoca moderna
- Riconoscere i principali fattori del cammino ecumenico e l'impegno delle Chiese e comunità cristiane per la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato
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III
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- La fede, alleanza tra Dio e l'uomo, vocazione e progetto di vita
- Fede e scienza, letture distinte ma non conflittuali dell'uomo e del mondo
- Il cristianesimo e il pluralismo religioso
- Gesù, via, verità e vita per l'umanità
- Il decalogo, il comandamento nuovo di Gesù e le beatitudini nella vita dei cristiani
- Vita e morte nella visione di fede cristiana e nelle altre religioni
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- Riconoscere le dimensioni fondamentali dell'esperienza di fede di alcuni personaggi biblici, mettendole anche a confronto con altre figure religiose
- Confrontare spiegazioni religiose e scientifiche del mondo e della vita
- Rintracciare nei documenti della Chiesa gli atteggiamenti che favoriscono l'incontro, il confronto e la convivenza tra persone di diversa cultura e religione
- Individuare nelle testimonianze di vita evangelica, anche attuali, scelte di libertà per un proprio progetto di vita
- Descrivere l'insegnamento cristiano sui rapporti interpersonali, l'affettività e la sessualità
- Motivare le risposte del cristianesimo ai problemi della società di oggi
- Confrontare criticamente comportamenti e aspetti della cultura attuale con la proposta cristiana
- Individuare l'originalità della speranza cristiana rispetto alla proposta di altre visioni religiose
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Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado[14]
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- L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.
- Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole.
- Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
- Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.
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Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado [15]
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- Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa.
- Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana (rivelazione, promessa, alleanza, messia, risurrezione, grazia, Regno di Dio, salvezza…) e confrontarle con quelle di altre maggiori religioni.
- Approfondire l’identità storica, la predicazione e l’opera di Gesù e correlarle alla fede cristiana che, nella prospettiva dell’evento pasquale (passione, morte e risurrezione), riconosce in Lui il Figlio di Dio fatto uomo, Salvatore del mondo che invia la Chiesa nel mondo.
- Conoscere l’evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa, realtà voluta da Dio, universale e locale, articolata secondo carismi e ministeri e rapportarla alla fede cattolica che riconosce in essa l’azione dello Spirito Santo.
- Confrontare la prospettiva della fede cristiana e i risultati della scienza come letture distinte ma non conflittuali dell’uomo e del mondo.
- La Bibbia e le altre fonti
- Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprendere che nella fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio.
- Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici, utilizzando tutte le informazioni necessarie ed avvalendosi correttamente di adeguati metodi interpretativi.
- Individuare i testi biblici che hanno ispirato le principali produzioni artistiche (letterarie, musicali, pittoriche…) italiane ed europee.
- Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle celebrazioni liturgiche e dei sacramenti della Chiesa.
- Riconoscere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa, nell’epoca tardo-antica, medievale, moderna e contemporanea.
- Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana e farne anche un confronto con quelli di altre religioni.
- Focalizzare le strutture e i significati dei luoghi sacri dall’antichità ai nostri giorni.
- I valori etici e religiosi
- Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa.
- Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di salvezza della condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione al male.
- Saper esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici rispetto alle relazioni affettive e al valore della vita dal suo inizio al suo termine, in un contesto di pluralismo culturale e religioso.
- Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per la realizzazione di un progetto libero e responsabile.
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Secondaria di secondo grado
Il DPR 20 agosto 2012, n. 176[16][17] introduce una distinzione precisa quanto agli OSA generali delle superiori per licei, istituti tecnici, istituti professionali e istruzione e formazione professionale.
Licei
Anni
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Traguardi (Liceo)
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I-II
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Lo studente sarà in grado di:
- costruire un'identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico secondo la tradizione della Chiesa;
- valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose;
- valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano.
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I-V
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Lo studente sarà in grado di:
- sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale;
- cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nella storia e nella cultura per una lettura critica del mondo contemporaneo;
- utilizzare consapevolmente le fonti autentiche della fede cristiana, interpretandone correttamente i contenuti, secondo la tradizione della Chiesa, nel confronto aperto ai contributi di altre discipline e tradizioni storico-culturali.
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Obiettivi specifici di apprendimento (Liceo)
Anni
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Conoscenze
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Abilità
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I-II
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Lo studente:
- riconosce gli interrogativi universali dell'uomo: origine e futuro del mondo e dell'uomo, bene e male, senso della vita e della morte, speranze e paure dell'umanità, e le risposte che ne dà il cristianesimo, anche a confronto con altre religioni;
- si rende conto, alla luce della rivelazione cristiana, del valore delle relazioni interpersonali e dell'affettività: autenticità, onestà, amicizia, fraternità, accoglienza, amore, perdono, aiuto, nel contesto delle istanze della società contemporanea;
- individua la radice ebraica del cristianesimo e coglie la specificità della proposta cristiano-cattolica, nella singolarità della rivelazione di Dio Uno e Trino, distinguendola da quella di altre religioni e sistemi di significato;
- accosta i testi e le categorie più rilevanti dell'Antico e del Nuovo Testamento: creazione, peccato, promessa, esodo, alleanza, popolo di Dio, messia, regno di Dio, amore, mistero pasquale; ne scopre le peculiarità dal punto di vista storico, letterario e religioso;
- approfondisce la conoscenza della persona e del messaggio di salvezza di Gesù Cristo, il suo stile di vita, la sua relazione con Dio e con le persone, l'opzione preferenziale per i piccoli e i poveri, così come documentato nei V angeli e in altre fonti storiche;
- ripercorre gli eventi principali della vita della Chiesa nel primo millennio e coglie l'importanza del cristianesimo per la nascita e lo sviluppo della cultura europea;
- riconosce il valore etico della vita umana come la dignità della persona, la libertà di coscienza, la responsabilità verso se stessi, gli altri e il mondo, aprendosi alla ricerca della verità e di un'autentica giustizia sociale e all'impegno per il bene comune e la promozione della pace.
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Lo studente:
- riflette sulle proprie esperienze personali e di relazione con gli altri: sentimenti, dubbi, speranze, relazioni, solitudine, incontro, condivisione, ponendo domande di senso nel confronto con le risposte offerte dalla tradizione cristiana;
- riconosce il valore del linguaggio religioso, in particolare quello cristiano-cattolico, nell'interpretazione della realtà e lo usa nella spiegazione dei contenuti specifici del cristianesimo;
- dialoga con posizioni religiose e culturali diverse dalla propria in un clima di rispetto, confronto e arricchimento reciproco;
- individua criteri per accostare correttamente la Bibbia, distinguendo la componente storica, letteraria e teologica dei principali testi, riferendosi eventualmente anche alle lingue classiche;
- riconosce l'origine e la natura della Chiesa e le forme del suo agire nel mondo quali l'annuncio, i sacramenti, la carità;
- legge, nelle forme di espressione artistica e della tradizione popolare, i segni del cristianesimo distinguendoli da quelli derivanti da altre identità religiose;
- coglie la valenza delle scelte morali, valutandole alla luce della proposta cristiana.
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III-IV
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Lo studente:
- approfondisce, in una riflessione sistematica, gli interrogativi di senso più rilevanti: finitezza, trascendenza, egoismo, amore, sofferenza, consolazione, morte, vita;
- studia la questione su Dio e il rapporto fede-ragione in riferimento alla storia del pensiero filosofico e al progresso scientifico-tecnologico;
- rileva, nel cristianesimo, la centralità del mistero pasquale e la corrispondenza del Gesù dei Vangeli con la testimonianza delle prime comunità cristiane codificata nella genesi redazionale del Nuovo Testamento;
- conosce il rapporto tra la storia umana e la storia della salvezza, ricavandone il modo cristiano di comprendere l'esistenza dell'uomo nel tempo;
- arricchisce il proprio lessico religioso, conoscendo origine, significato e attualità di alcuni grandi temi biblici: salvezza, conversione, redenzione, comunione, grazia, vita eterna, riconoscendo il senso proprio che tali categorie ricevono dal messaggio e dall'opera di Gesù Cristo;
- conosce lo sviluppo storico della Chiesa nell'età medievale e moderna, cogliendo sia il contributo allo sviluppo della cultura, dei valori civili e della fraternità, sia i motivi storici che determinarono divisioni, nonché l'impegno a ricomporre l'unità;
- conosce, in un contesto di pluralismo culturale complesso, gli orientamenti della Chiesa sul rapporto tra coscienza, libertà e verità con particolare riferimento a bioetica, lavoro, giustizia sociale, questione ecologica e sviluppo sostenibile.
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Lo studente:
- confronta orientamenti e risposte cristiane alle più profonde questioni della condizione umana, nel quadro di differenti patrimoni culturali e religiosi presenti in Italia, in Europa e nel mondo;
- collega, alla luce del cristianesimo, la storia umana e la storia della salvezza, cogliendo il senso dell'azione di Dio nella storia dell'uomo;
- legge pagine scelte dell'Antico e del Nuovo Testamento applicando i corretti criteri di interpretazione;
- descrive l'incontro del messaggio cristiano universale con le culture particolari e gli effetti che esso ha prodotto nei vari contesti sociali;
- riconosce in opere artistiche, letterarie e sociali i riferimenti biblici e religiosi che ne sono all'origine e sa decodificarne il linguaggio simbolico;
- rintraccia, nella testimonianza cristiana di figure significative di tutti i tempi, il rapporto tra gli elementi spirituali, istituzionali e carismatici della Chiesa;
- opera criticamente scelte etico-religiose in riferimento ai valori proposti dal cristianesimo.
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V
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Lo studente:
- riconosce il ruolo della religione nella società e ne comprende la natura in prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul principio della libertà religiosa;
- conosce l'identità della religione cattolica in riferimento ai suoi documenti fondanti, all'evento centrale della nascita, morte e risurrezione di Gesù Cristo e alla prassi di vita che essa propone;
- studia il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo, con riferimento ai totalitarismi del Novecento e alloro crollo, ai nuovi scenari religiosi, alla globalizzazione e migrazione dei popoli, alle nuove forme di comunicazione;
- conosce le principali novità del Concilio ecumenico Vaticano II, la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia, le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa.
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Lo studente:
- motiva le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana, e dialoga in modo aperto, libero e costruttivo;
- si confronta con gli aspetti più significativi delle grandi verità della fede cristiano-cattolica, tenendo conto del rinnovamento promosso dal Concilio ecumenico Vaticano II, e ne verifica gli effetti nei vari ambiti della società e della cultura;
- individua, sul piano etico-religioso, le potenzialità e i rischi legati allo sviluppo economico, sociale e ambientale, alla globalizzazione e alla multiculturalità, alle nuove tecnologie e modalità di accesso al sapere;
- distingue la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia: istituzione, sacramento, indissolubilità, fedeltà, fecondità, relazioni familiari ed educative, soggettività sociale.
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Istituti tecnici
Anni
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Traguardi (Istituti tecnici)
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I-II
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Lo studente al termine del biennio sarà messo in grado di maturare le seguenti competenze specifiche:
- costruire un’identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico secondo la tradizione della Chiesa;
- valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose;
- valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano.
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Obiettivi specifici di apprendimento (Istituti tecnici)
Anni
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Conoscenze
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Abilità
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I-II
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- Interrogativi universali dell’uomo, risposte del cristianesimo, confronto con le altre religioni;
- natura e valore delle relazioni umane e sociali alla luce della rivelazione cristiana e delle istanze della società contemporanea;
- le radici ebraiche del cristianesimo e la singolarità della rivelazione cristiana del Dio Uno e Trino;
- la Bibbia come fonte del cristianesimo: processo di formazione e criteri interpretativi;
- eventi, personaggi e categorie più rilevanti dell’Antico e del Nuovo Testamento;
- la persona, il messaggio e l’opera di Gesù Cristo nei Vangeli, documenti storici, e nella tradizione della Chiesa;
- gli eventi principali della storia della Chiesa fino all’epoca medievale e loro effetti nella nascita e nello sviluppo della cultura europea;
- il valore della vita e la dignità della persona secondo la visione cristiana: diritti fondamentali, libertà di coscienza, responsabilità per il bene comune e per la promozione della pace, impegno per la giustizia sociale.
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- formulare domande di senso a partire dalle proprie esperienze personali e di relazione;
- utilizzare un linguaggio religioso appropriato per spiegare contenuti, simboli e influenza culturale del cristianesimo, distinguendo espressioni e pratiche religiose da forme di fondamentalismo, superstizione, esoterismo;
- impostare un dialogo con posizioni religiose e culturali diverse dalla propria nel rispetto, nel confronto e nell’arricchimento reciproco;
- riconoscere le fonti bibliche e altre fonti documentali nella comprensione della vita e dell’opera di Gesù di Nazareth;
- spiegare origine e natura della Chiesa e le forme del suo agire nel mondo: annuncio, sacramenti, carità;
- leggere i segni del cristianesimo nell’arte e nella tradizione culturale;
- operare scelte morali, circa le problematiche suscitate dallo sviluppo scientifico-tecnologico, nel confronto con i valori cristiani.
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Anni
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Traguardi (Istituti tecnici)
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III-V
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Lo studente al termine del corso di studi sarà messo in grado di maturare le seguenti competenze specifiche:
- sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale;
- cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura umanistica, scientifica e tecnologica;
- utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto ai contributi della cultura scientifico-tecnologica.
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Obiettivi specifici di apprendimento (Istituti tecnici)
Anni
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Conoscenze
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Abilità
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III-IV
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- Questioni di senso legate alle più rilevanti esperienze della vita umana;
- linee fondamentali della riflessione su Dio e sul rapporto fede-scienza in prospettiva storico-culturale, religiosa ed esistenziale;
- identità e missione di Gesù Cristo alla luce del mistero pasquale;
- storia umana e storia della salvezza: il modo cristiano di comprendere l’esistenza dell’uomo nel tempo;
- analisi storica, letteraria e religiosa di testi dell’Antico e del Nuovo Testamento;
- elementi principali di storia del cristianesimo fino all’epoca moderna e loro effetti per la nascita e lo sviluppo della cultura europea;
- ecumenismo e dialogo interreligioso; nuovi movimenti religiosi;
- orientamenti della Chiesa sull’etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero.
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- Impostare domande di senso e spiegare la dimensione religiosa dell’uomo tra senso del limite, bisogno di salvezza e desiderio di trascendenza, confrontando il concetto cristiano di persona, la sua dignità e il suo fine ultimo con quello di altre religioni o sistemi di pensiero;
- collegare la storia umana e la storia della salvezza, ricavandone il modo cristiano di comprendere l’esistenza dell’uomo nel tempo;
- analizzare e interpretare correttamente testi biblici scelti;
- ricostruire, da un punto di vista storico e sociale, l’incontro del messaggio cristiano universale con le culture particolari;
- ricondurre le principali problematiche derivanti dallo sviluppo scientificotecnologico a documenti biblici o religiosi che possano offrire riferimenti utili per una loro valutazione;
- confrontarsi con la testimonianza cristiana offerta da alcune figure significative del passato e del presente anche legate alla storia locale;
- confrontare i valori etici proposti dal cristianesimo con quelli di altre religioni e sistemi di significato.
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V
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- Ruolo della religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione;
- identità del cristianesimo in riferimento ai suoi documenti fondanti e all’evento centrale della nascita, morte e risurrezione di Gesù Cristo;
- il Concilio Ecumenico Vaticano II come evento fondamentale per la vita della Chiesa nel mondo contemporaneo;
- la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia; scelte di vita, vocazione, professione;
- il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.
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- Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo;
- individuare la visione cristiana della vita umana e il suo fine ultimo, in un confronto aperto con quello di altre religioni e sistemi di pensiero;
- riconoscere al rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico;
- riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo;
- usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristiano-cattolica.
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Istituti professionali
Anni
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Traguardi (Istituti professionali)
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I-II
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Lo studente al termine del biennio sarà messo in grado di maturare le seguenti competenze specifiche:
- costruire un’identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico secondo la tradizione della Chiesa;
- valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose;
- valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano.
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Obiettivi specifici di apprendimento (Istituti professionali)
Anni
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Conoscenze
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Abilità
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I-II
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- Interrogativi universali dell’uomo, risposte del cristianesimo, confronto con le altre religioni;
- natura e valore delle relazioni umane e sociali alla luce della rivelazione cristiana e delle istanze della società contemporanea;
- le radici ebraiche del cristianesimo e la singolarità della rivelazione cristiana di Dio Uno e Trino nel confronto con altre religioni;
- la Bibbia come fonte del cristianesimo: processo di formazione e criteri interpretativi;
- eventi, personaggi e categorie più rilevanti dell’Antico e del Nuovo Testamento;
- la persona, il messaggio e l’opera di Gesù Cristo nei Vangeli, documenti storici, e nella tradizione della Chiesa;
- elementi di storia della Chiesa fino all’epoca medievale e loro effetti sulla cultura europea;
- il valore della vita e la dignità della persona secondo la visione cristiana: diritti fondamentali, libertà di coscienza, responsabilità per il bene comune e per la promozione della pace, impegno per la giustizia sociale.
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- Formulare domande di senso a partire dalle proprie esperienze personali e di relazione;
- utilizzare un linguaggio religioso appropriato per spiegare contenuti, simboli e influenza culturale del cristianesimo, distinguendo espressioni e pratiche religiose da forme di fondamentalismo, superstizione, esoterismo;
- impostare un dialogo con posizioni religiose e culturali diverse dalla propria nel rispetto, nel confronto e nell’arricchimento reciproco;
- riconoscere le fonti bibliche e altre fonti documentali nella comprensione della vita e dell’opera di Gesù di Nazareth;
- spiegare origine e natura della Chiesa e le forme del suo agire nel mondo: annuncio, sacramenti, carità;
- leggere i segni del cristianesimo nell’arte e nella tradizione culturale;
- operare scelte morali, circa le esigenze dell’etica professionale, nel confronto con i valori cristiani.
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Anni
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Traguardi (Istituti professionali)
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III-V
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Lo studente al termine del corso di studi sarà messo in grado di maturare le seguenti competenze specifiche:
- sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale;
- cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura del lavoro e della professionalità;
- utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità.
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Obiettivi specifici di apprendimento (Istituti professionali)
Anni
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Conoscenze
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Abilità
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III-IV
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- Questioni di senso legate alle più rilevanti esperienze della vita umana;
- linee fondamentali della riflessione su Dio e sul rapporto fede-scienza in prospettiva storico-culturale, religiosa ed esistenziale;
- identità e missione di Gesù Cristo alla luce del mistero pasquale;
- storia umana e storia della salvezza: il modo cristiano di comprendere l’esistenza dell’uomo nel tempo;
- senso e attualità di alcuni grandi temi biblici: Regno di Dio, vita eterna, salvezza, grazia;
- elementi principali di storia del cristianesimo fino all’epoca moderna e loro effetti per la nascita e lo sviluppo della cultura europea;
- ecumenismo e dialogo interreligioso; nuovi movimenti religiosi;
- orientamenti della Chiesa sull’etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero.
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- Impostare domande di senso e spiegare la dimensione religiosa dell’uomo tra senso del limite, bisogno di salvezza e desiderio di trascendenza, confrontando il concetto cristiano di persona, la sua dignità e il suo fine ultimo con quello di altre religioni o sistemi di pensiero;
- collegare la storia umana e la storia della salvezza, ricavandone il modo cristiano di comprendere l’esistenza dell’uomo nel tempo;
- analizzare e interpretare correttamente testi biblici scelti;
- ricostruire, da un punto di vista storico e sociale, l’incontro del messaggio cristiano universale con le culture particolari;
- ricondurre le principali problematiche del mondo del lavoro e della produzione a documenti biblici o religiosi che possano offrire riferimenti utili per una loro valutazione;
- confrontarsi con la testimonianza cristiana offerta da alcune figure significative del passato e del presente anche legate alla storia locale;
- confrontare i valori etici proposti dal cristianesimo con quelli di altre religioni e sistemi di significato.
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V
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- Ruolo della religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione;
- identità del cristianesimo in riferimento ai suoi documenti fondanti e all’evento centrale della nascita, morte e risurrezione di Gesù Cristo;
- il Concilio Ecumenico Vaticano II come evento fondamentale per la vita della Chiesa nel mondo contemporaneo;
- la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia; scelte di vita, vocazione, professione;
- il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.
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- Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo;
- individuare la visione cristiana della vita umana e il suo fine ultimo, in un confronto aperto con quello di altre religioni e sistemi di pensiero;
- riconoscere il rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico;
- riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo;
- usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristiano-cattolica.
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Percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP)
Anni
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Traguardi (IeFP)
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I-II
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Al termine del primo biennio l’allievo è messo in grado di:
- costruire un’identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico secondo la tradizione della Chiesa;
- valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose;
- valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano.
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Obiettivi specifici di apprendimento (IeFP)
Anni
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Conoscenze
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Abilità
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I-II
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- Interrogativi universali dell’uomo e le risposte del cristianesimo, confronto con le altre religioni;
- natura e valore delle relazioni umane e sociali alla luce della rivelazione cristiana e delle istanze della società contemporanea;
- le radici ebraiche del cristianesimo e la singolarità della rivelazione cristiana di Dio Uno e Trino nel confronto con altre religioni;
- elementi essenziali del linguaggio religioso, in particolare quello cristiano-cattolico e nozioni fondamentali per accostare in maniera corretta il testo biblico;
- la persona, il messaggio e l’opera di Gesù Cristo; brani scelti dei Vangeli;
- la realtà attuale della Chiesa a partire dalla sua storia;
- il valore della vita e la dignità della persona secondo la visione cristiana: diritti fondamentali, libertà di coscienza, responsabilità per il bene comune e per la promozione della pace, impegno per la giustizia sociale.
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- Formulare domande di senso a partire dalle proprie esperienze personali e di relazione;
- utilizzare un linguaggio religioso appropriato per spiegare contenuti, simboli e influenza del cristianesimo nell’arte e nell’artigianato, distinguendo espressioni e pratiche religiose da forme di fondamentalismo, superstizione, esoterismo;
- impostare un dialogo con posizioni religiose e culturali diverse dalla propria nel rispetto, nel confronto e nell’arricchimento reciproco;
- riconoscere le fonti bibliche e altre fonti documentali nella comprensione della vita e dell’opera di Gesù di Nazareth;
- spiegare origine e natura della Chiesa e le forme del suo agire nel mondo: annuncio, sacramenti, carità;
- leggere i segni del cristianesimo nell’arte e nella tradizione culturale;
- operare scelte morali, circa le esigenze dell’etica professionale, nel confronto con i valori cristiani.
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Anni
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Traguardi (IeFP)
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Qualifica professionale
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Con il conseguimento della qualifica professionale l’allievo sarà messo in grado di:
- sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà;
- cogliere i segni del cristianesimo e il loro significato nella cultura e nelle tradizioni in relazione alla propria figura professionale;
- confrontarsi, in relazione alla propria figura professionale, con i principi del Vangelo e la dottrina sociale della Chiesa.
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Obiettivi specifici di apprendimento (IeFP)
Anni
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Conoscenze
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Abilità
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Qualifica professionale
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- Questioni di senso legate alle più rilevanti esperienze della vita umana;
- linee fondamentali della riflessione su Dio e centralità del mistero pasquale nel cristianesimo;
- principali criteri di interpretazione della Bibbia e grandi temi biblici: Regno di Dio, vita eterna, salvezza, grazia;
- il rapporto della religione cattolica con le altre religioni e con i nuovi movimenti religiosi;
- orientamenti della Chiesa sull’etica personale e sociale e il loro fondamento biblico.
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- Impostare domande di senso e spiegare la dimensione religiosa dell’uomo tra senso del limite, bisogno di salvezza e desiderio di trascendenza, confrontando il concetto cristiano di persona con quello di altre religioni o sistemi di pensiero;
- analizzare e interpretare correttamente testi biblici scelti;
- ricondurre le principali problematiche del mondo del lavoro e della produzione a documenti biblici o religiosi che possano offrire riferimenti utili per una loro valutazione;
- confrontarsi con la testimonianza cristiana offerta da alcune figure significative del passato e del presente anche legate alla storia locale;
- riconoscere il valore etico del servizio trovandone la radice nei principi evangelici, applicandolo allo specifico dell’esperienza professionale.
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Anni
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Traguardi (IeFP)
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Diploma professionale
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Con il conseguimento del diploma professionale l’allievo sarà messo in grado di:
- delineare la propria identità, maturando un senso critico nel confronto con il messaggio cristiano, in vista di un progetto di vita per l’affermazione della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale
- cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nella storia e nella cultura, per una lettura consapevole del mondo del lavoro e della società contemporanea;
- utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità.
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Obiettivi specifici di apprendimento (IeFP)
Anni
|
Conoscenze
|
Abilità
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Diploma professionale
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- Identità del cristianesimo in riferimento ai suoi documenti fondanti e all’evento centrale della nascita, morte e resurrezione di Gesù Cristo;
- la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia; scelte di vita, vocazione, professione;
- il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.
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- Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo;
- individuare la visione cristiana della vita umana e il suo fine ultimo, in un confronto aperto con quello di altre religioni e sistemi di pensiero;
- riconosce, sul piano etico, potenzialità e rischi dello sviluppo scientifico e tecnologico;
- riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo.
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Oltre a questi traguardi e obiettivi di apprendimento specifici dell'IRC nei vari cicli, molti temi e argomenti sono comuni con quelli di educazione civica, materia introdotta nel 2018.[18]
Sono inoltre indicate linee guida nazionali complessive per i vari cicli e gradi, riguardanti sia il percorso nell'insieme sia le singole materie:
- Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione (2012),[19] cioè primaria e secondaria di primo grado;
- Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali (2010);[20]
- Regolamento recante norme per il riordino degli istituti tecnici (2010);[21]
- Regolamento recante la disciplina dei profili di uscita degli indirizzi di studio dei percorsi di istruzione professionale (2018).[22]
Possibilità di non avvalersi
Per gli studenti che non intendano frequentare l'ora di religione esiste la possibilità di non avvalersene: questi devono scegliere una delle possibilità che ogni scuola dovrebbe offrire, ovvero la frequentazione di corsi alternativi, lo studio personale assistito o non assistito, oppure l'uscita dall'istituto scolastico.
Negli anni il numero degli studenti "avvalentisi", come vengono tecnicamente chiamati, è in leggero e costante calo, a causa della laicizzazione della società e alla crescente presenza di studenti stranieri.
Avvalentisi IRC (dati nazionali)[23]
Anno scolastico
|
Totale
|
Infanzia
|
Primaria
|
Secondaria di I grado
|
Secondaria di II grado
|
2022/23
|
84,1
|
87,7
|
88,1
|
85,2
|
78,0
|
2021/22
|
84,4
|
88,2
|
88,2
|
85,6
|
78,3
|
2020/21
|
83,4
|
86,9
|
88,0
|
85,6
|
75,9
|
2019/20
|
85,9
|
89,2
|
89,5
|
87,4
|
79,7
|
2018/19
|
86,0
|
90,0
|
89,3
|
86,6
|
80,2
|
2017/18
|
86,8
|
90,5
|
90,4
|
88,3
|
80,1
|
2016/17
|
87,5
|
91,1
|
90,8
|
88,5
|
81,2
|
2015/16
|
87,9
|
90,4
|
91,6
|
90,0
|
81,5
|
2014/15
|
82,2
|
89,0
|
85,0
|
79,7
|
78,2
|
2013/14
|
88,5
|
90,8
|
92,3
|
90,2
|
82,0
|
2012/13
|
88,9
|
91,0
|
92,9
|
90,4
|
82,1
|
2011/12
|
89,3
|
91,6
|
93,1
|
90,9
|
83,0
|
2010/11
|
89,8
|
91,5
|
93,5
|
91,3
|
83,8
|
2009/10
|
90,0
|
92,5
|
93,7
|
91,6
|
83,5
|
2008/09
|
91,0
|
93,2
|
94,2
|
92,7
|
85,3
|
2007/08
|
91,1
|
94,1
|
94,6
|
92,7
|
84,5
|
2006/07
|
91,2
|
94,5
|
94,6
|
92,9
|
84,6
|
2005/06
|
91,6
|
94,7
|
95,2
|
93,1
|
85,0
|
2004/05
|
91,8
|
95,1
|
95,5
|
93,2
|
85,3
|
2003/04
|
92,7
|
96,4
|
95,8
|
94,1
|
86,5
|
2002/03
|
93,0
|
95,8
|
96,0
|
94,3
|
87,5
|
2001/02
|
93,2
|
96,3
|
96,4
|
94,7
|
87,6
|
2000/01
|
93,6
|
96,8
|
96,8
|
95,1
|
88,1
|
1999/2000
|
92,9
|
96,7
|
96,5
|
94,9
|
86,7
|
1998/99
|
93,4
|
96,7
|
96,9
|
95,1
|
87,5
|
1997/98
|
93,6
|
96,7
|
97,0
|
95,6
|
88,2
|
1996/97
|
93,7
|
96,5
|
96,8
|
95,7
|
88,1
|
1995/96
|
93,9
|
97,0
|
97,3
|
95,6
|
88,8
|
1994/95
|
94,4
|
96,5
|
97,2
|
96,0
|
90,3
|
1993/94
|
93,5
|
96,6
|
96,3
|
95,4
|
88,6
|
Il numero di studenti che non si avvalgono dell'IRC è maggiore nei grandi centri urbani e nel nord del paese, e le punte maggiori si registrano in Liguria e nel Lazio.
Anche il Ministero infatti redige ogni anno delle statistiche sulla scelta della religione cattolica a scuola, prendendo a campione una percentuale di istituti.
La normativa prevede che l'ora di religione dev'essere erogata in ogni classe anche se scelta da un solo studente. In linea teorica questo impedirebbe eventualmente l'accorpamento di più classi con pochi studenti avvalentisi, che permetterebbe una riduzione dei costi per lo stato.
Insegnamento della religione in Europa
L'insegnamento della religione è presente in quasi tutti gli altri paesi europei (è assente solo in Francia, Repubblica Ceca e Slovenia) con diverse modalità (obbligatorio o facoltativo), contenuti (religione cattolica, protestante, ortodossa), approcci (storico, etico, para-catechistico).
L'insegnamento della religione in Europa[24]
Paese
|
Normativa
|
Modalità
|
Confessione di riferimento
|
Materia alternativa
|
Statuto dell'insegnante
|
Note
|
Austria
|
BGBL 190/1949; modificato da BGBL 329/1988
|
obbligatoria con facoltà di esonero
|
cattolica
|
nessuna
|
statale con idoneità ecclesiastica
|
-
|
Belgio
|
leggi nel 1959; 1988; 1997
|
obbligatoria con scelta alternativa
|
cattolica, ebraica, ortodossa, islamica, protestante
|
etica non confessionale
|
regionale con idoneità ecclesiastica o statale
|
maggioranza (60%) di insegnamento cattolico
|
Cipro
|
art. 110 della costituzione; legge 12/1965
|
obbligatoria con facoltà di esonero
|
ortodossa
|
nessuna
|
statale con idoneità ecclesiastica
|
-
|
Danimarca
|
leggi statali
|
obbligatoria con facoltà di esonero
|
insegnamento non confessionale
|
nessuna
|
statale con laurea teologica statale
|
-
|
Estonia
|
legge del 1993
|
obbligatoria con facoltà di esonero
|
insegnamento cristiano ecumenico
|
religioni comparate
|
statale
|
-
|
Finlandia
|
legge del 2003
|
obbligatoria con facoltà di esonero
|
insegnamento protestante luterano
|
etica
|
statale
|
-
|
Francia
|
-
|
nessuna; Alsazia-Lorena: cattolica
|
cattolica in Alsazia-Lorena
|
nessuna
|
statale in Alsazia-Lorena
|
-
|
Germania
|
costituzione 1949; leggi tra chiese e lander federali
|
obbligatoria con facoltà di esonero
|
cattolica e protestante
|
etica, storia delle religioni
|
statale
|
-
|
Grecia
|
costituzione 1975
|
obbligatoria con facoltà di esonero
|
ortodossa
|
nessuna
|
statale con studi teologici statali
|
-
|
Irlanda
|
art. 42 della costituzione
|
facoltativa
|
cattolica
|
nessuna
|
abilitazione e idoneità ecclesiastica
|
-
|
Italia
|
nuovo concordato 1984; dpr 751/1985
|
facoltativa
|
cattolica
|
studio assistito; studio libero; nessuna
|
statale con abilitazione e idoneità ecclesiastica
|
-
|
Lettonia
|
legge 1995; accordo 25/10/2002
|
opzionale
|
luterana, cattolica, ortodossa, battista, ebraica
|
etica
|
idoneità ecclesiastica
|
-
|
Lussemburgo
|
intesa 1997
|
opzionale
|
luterana, cattolica, calvinista
|
etica
|
idoneità ecclesiastica
|
dal 2017/18 sostituito da un corso su valori civici
|
Malta
|
legge 1991; accordo del 25/3/1995
|
obbligatoria con facoltà di esonero
|
cattolica
|
nessuna
|
idoneità ecclesiastica
|
-
|
Paesi Bassi
|
leggi statali; riforma 1999
|
obbligatoria
|
non confessionale
|
nessuna
|
-
|
-
|
Polonia
|
concordato; legge 15/3/1998
|
opzionale
|
cattolica, protestante, ortodossa, ebraica
|
etica
|
idoneità ecclesiastica
|
-
|
Portogallo
|
concordato 1940; 1975
|
opzionale
|
cattolica
|
etica
|
idoneità ecclesiastica
|
-
|
Regno Unito
|
Education Act 1944; 1988
|
obbligatoria con facoltà di esonero
|
insegnamento comparativo con priorità alla tradizione cristiana
|
nessuna
|
statale con studi teologici statali
|
-
|
Repubblica Ceca
|
-
|
nessuna
|
-
|
-
|
-
|
discussione sull'introduzione
|
Slovacchia
|
legge 14/11/2000
|
opzionale
|
cattolica
|
etica
|
idoneità ecclesiastica
|
-
|
Slovenia
|
legge 2004-8005/15678-E del 20 maggio 2004
|
opzionale
|
cattolica
|
etica
|
-
|
-
|
Spagna
|
costituzione 1978; concordato 1979
|
opzionale
|
cattolica, protestante, ebraica, islamica
|
nessuna
|
idoneità ecclesiastica
|
-
|
Svezia
|
leggi statali 2000
|
obbligatoria
|
approccio 'oggettivo'
|
nessuna
|
statale con studi teologici statali
|
-
|
Ungheria
|
legge 79/1992; 4/1990
|
opzionale
|
religioni tradizionali
|
nessuna
|
idoneità ecclesiastica
|
-
|
Critiche
Il fatto che gli insegnanti siano formati e indicati dall'autorità religiosa ma retribuiti da quella statale è oggetto di molte critiche da parte di chi lo ritiene incompatibile con il principio della separazione tra Chiesa e Stato. Si ritiene inoltre che la nomina da parte dell'autorità religiosa favorisce gli insegnanti di fede cattolica violando i principi di uguaglianza e antidiscriminazione sul lavoro in funzione della fede dell'individuo.
D'altro canto in Italia attualmente non è possibile applicare una soluzione completamente statalista, come per esempio accade in Germania e nel Regno Unito, che preveda l'inserimento di normali insegnanti "statali" laureati in teologia: le facoltà teologiche statali italiane furono soppresse nel 1873 e da allora mai più ripristinate[25].
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Note |
- ↑ V. in particolare L'Espresso del 10 settembre 1989, dove scrive: "Perché i ragazzi debbono sapere tutto degli dei di Omero e pochissimo di Mosè? Perché debbono conoscere la Divina Commedia e non il Cantico dei Cantici (anche perché senza Salomone non si capisce Dante)?".
- ↑ DPR 20 agosto 2012, n. 175, "Esecuzione dell'intesa tra il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il Presidente della Conferenza episcopale italiana per l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, firmata il 28 giugno 2012", pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 242 del 16 ottobre 2012, online.
- ↑ Orizzonte docenti online
- ↑ Annuario IRC 2014, online da chiesacattolica.it.
- ↑ L'Espresso online
- ↑ Elledici online
- ↑ Anir online
- ↑ Intesa tra Ministero dell'Istruzione e Conferenza Episcopale Italiana circa gli Obiettivi specifici di apprendimento dell'IRC, 23 ottobre 2003, online.
- ↑ DPR 11 febbraio 2010, online.
- ↑ Intesa tra Ministero dell'Istruzione e Conferenza Episcopale Italiana circa gli Obiettivi specifici di apprendimento dell'IRC, 23 ottobre 2003, online.
- ↑ DPR 11 febbraio 2010, online.
- ↑ DPR 11 febbraio 2010, online.
- ↑ Intesa tra Ministero dell'Istruzione e Conferenza Episcopale Italiana circa gli Obiettivi specifici di apprendimento dell'IRC, 26 maggio 2004, online.
- ↑ DPR 11 febbraio 2010, online.
- ↑ DPR 11 febbraio 2010, online.
- ↑ DPR 20 agosto 2012, n. 176, online
- ↑ DPR 20 agosto 2012, n. 176, allegato online
- ↑ MiM, Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, online.
- ↑ MIUR, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione, settembre 2012 (DM 16 novembre 2012, n. 254), online, online.
- ↑ MIUR, Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali (DM 7 ottobre 2010, n. 211, online, online).
- ↑ Regolamento recante norme per il riordino degli istituti tecnici, 2010 (DPR 15 marzo 2010, n. 88, online; online).
- ↑ MIUR, Regolamento recante la disciplina dei profili di uscita degli indirizzi di studio dei percorsi di istruzione professionale (DM 24 maggio 2018, n. 92, online, online).
- ↑ Dati Avvalentisi IRC da irc.chiesacattolica.it, online
- ↑ Vedi tabella riassuntiva a cura di Pisci Alberto dell'Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose dal sito delle elledici.
- ↑ V. Saverio Santamaita, Storia della Scuola, Milano 1999, p. 48.
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Voci correlate |
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Collegamenti esterni |
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