Madonna con Gesù Bambino, santi e donatori (Jacopo Palma il Vecchio)

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Napoli MuNazCapodimonte J.PalmaVecchio SacraConversazione 1525.jpg

Jacopo Palma il Vecchio, Madonna con Gesù Bambino san Giovanni Battista, santa Caterina d'Alessandria, san Girolamo e donatori (1525 ca.), olio su tavola
Sacra conversazione
Opera d'arte
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Campania
Regione ecclesiastica Campania
Provincia Napoli
Comune Napoli
Diocesi Napoli
Ubicazione specifica Museo Nazionale di Capodimonte
Uso liturgico nessuno
Oggetto dipinto
Soggetto Madonna con Gesù Bambino san Giovanni Battista, santa Caterina d'Alessandria, san Girolamo e donatori
Datazione 1525 ca.
Ambito culturale
Autore Jacopo Palma il Vecchio (Jacopo Negretti)
detto Palma il Vecchio
Materia e tecnica olio su tavola
Misure h. 131 cm; l. 194 cm

La Madonna con Gesù Bambino, san Giovanni Battista, santa Caterina d'Alessandria, san Girolamo e donatori, detta anche Sacra conversazione, è un dipinto, eseguito nel 1525 circa, ad olio su tela, da Jacopo Negretti, detto Jacopo Palma il Vecchio (1480 - 1528), conservato presso il Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli.

Descrizione

Soggetto

La scena del dipinto, una sacra conversazione, si svolge in un paesaggio naturale, dove compaiono:

  • al centro, Madonna con Gesù Bambino, il quale rivolge il suo sguardo benevolo alla coppia di donatori;
  • a sinistra:
  • a destra:
    • in alto, san Girolamo raffigurato anziano con una lunga e folta barba bianca, inginocchiato, seminudo con un manto rosso cardinalizio, indica i donatori;
    • in basso, coppia dei donatori, non identificabili, raffiguranti in contemplazione del Bambino.

Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche

  • Il tema della Sacra conversazione fu replicato varie volte dal pittore di origini lombarde, che trasse però dalla cultura veneta e dal complesso stile di Lorenzo Lotto una continua fonte d'ispirazione.
  • La gamma cromatica di questo dipinto, che si annovera tra i suoi massimi capolavori, raggiunge esiti di particolare virtuosismo, specialmente nel calibrato contrasto tra i colori delicati di alcuni incarnati ed i toni smaltati delle vesti.

Notizie storico-critiche

L’opera, proveniente dalla collezione dell'impresario teatrale Domenico Barbaja (17771841), entrò a far parte delle raccolte borboniche nel 1841.

Bibliografia
  • Emma Muracchioli, Il Rinascimento in Italia: Leonardo, Michelangelo,Raffaello: l’arte si misura con il divino, col. "La Bellezza di Dio. L’Arte ispirata dal Cristianesimo", Edizioni San Paolo, Palazzolo sull’Oglio (BS) 2003, pp. 80 – 81
  • P. Ryland, Palma il Vecchio. L'opera completa, 1998, pp. 240 – 241
Voci correlate
Collegamenti esterni