Martirologio Romano




Il Martirologio Romano è un libro liturgico e costituisce la base dei calendari liturgici che ogni anno determinano le feste religiose. Il primo risale al XVI secolo e fu approvato da papa Gregorio XIII nel 1586.
Storia
Nei primi tempi della storia del Cristianesimo si prese uso di conservare memoria di coloro che morirono per causa della loro fede: i martiri. Ogni chiesa particolare aveva un suo martirologio, cioè un elenco di martiri; ben presto si diede importanza al giorno del loro passaggio alla vita eterna, detto il «dies natalis» e si prese a commemorare il giorno della loro morte per celebrare la loro memoria, particolarmente nel luogo ove riposavano le loro spoglie.
Una delle più antiche fonti conosciute in questo senso è il Calendario di Filocalo o Cronografo del 354 ad opera del calligrafo Furio Dionisio Filocalo, offerto ad un aristocratico romano di fede cristiana di nome Valentino. Sebbene questo testo riporti anche elementi del calendario civile, tuttavia comprende notizie sulla deposizione dei martiri, diventando di fatto un primo "martirologio".
Un'altra fonte antica è il Martirologio siriaco, noto anche come Breviario siriaco[1], datato all'anno 411. È ritenuto il più antico martirologio cristiano generale.
Nel V secolo venne redatto il Martirologio Geronimiano, che costituisce il più antico catalogo di martiri cristiani della Chiesa latina che ci è pervenuto: deve il suo nome al fatto di essere stato attribuito a san Gerolamo. Se ne hanno due recensioni: quella italica, a uso liturgico e di edificazione, e quella gallicana, nata alla fine del VI secolo, che ebbe grande diffusione e arricchimenti vari nelle diverse province della Francia. L'autore si servì del Calendario di Filocalo, del Martirologio siriaco, e di un martirologio africano.
Del VIII secolo è il Martirologio di Beda, che si può considerare come il capostipite dei martirologi "storici", ossia che riportano qualche notizia sulla vita del santo; attinge con precisione al Martirologio Geronimiano come anche alle Passio.
Altri martirologi successivi (Martirologio dello pseudo Floro, Martirologio di Adone) attingono soprattutto da quello di Beda, aggiungendo notizie di chiese locali.
Al IX secolo risale il Martirologio di Usuardo, un monaco benedettino dell'abbazia di Saint-Germain-des-Prés, vicino a Parigi, che attinge dal Martirologio di Adone, quasi contemporaneo. Molto ripreso durante il Medioevo, fu la fonte principale per la redazione del Martirologio Romano.
Nel XVI secolo si decise di unificare i vari martirologi in un solo elenco nel quale trovassero posto tutti i santi e i beati riconosciuti come tali dall'autorità della Chiesa cattolica, si compilò, dunque, il martirologio romano ad opera del cardinale Cesare Baronio. Successivamente vi furono apportate modifiche e centinaia di revisioni, generando spesso vari errori.
Edizioni recenti
Il martirologio più recente è del 2001, quello precedente era stato compilato nel 1956, ma in seguito alle numerose canonizzazioni e beatificazioni fatte, in particolare durante il papato di Giovanni Paolo II, si decise di aggiornarlo, riformandolo secondo il dettato del Concilio Vaticano II.
In quest'ultima revisione sono stati esclusi quei santi o beati dei quali non si hanno notizie certe e documentate. In totale ha 6538 santi[2]. Il nome dei santi è accompagnato da una breve nota comprendente il luogo di morte, la qualifica di santo o beato, il titolo denotante il suo "status" ecclesiale (apostolo, martire, maestro della fede, missionario, confessore, vescovo, presbitero, vergine, coniuge, vedovo, figlio), l'attività e il carisma.
Edizioni
- Martirologium romanum. Editio princeps (1584), Libreria Editrice Vaticana, Roma 2005, ISBN 9788820976750
- Martyrologium romanum (ristampa anastatica), Centro Liturgico Vincenziano, 1998, ISBN 9788886655439
- Martyrologium romanum. Ex decreto sacrosancti oecumenici Concilii Vaticani II instauratum auctoritate Iohannis Pauli PP. II promulgatum. Editio typica altera, Libreria Editrice Vaticana, Roma 2001, ISBN 9788820972103
- CEI, Martirologio Romano, Libreria Editrice Vaticana, Roma 2007, ISBN 9788820979258
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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