Museo "Luigi Ceselli" del Monastero di Santa Scolastica (Subiaco)
Museo "Luigi Ceselli" del Monastero di Santa Scolastica (Subiaco) | |
Sarcofago romano | |
Categoria | Musei di Ordine religioso |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Lazio |
Regione | Lazio |
Provincia | Roma |
Comune | Subiaco |
Diocesi | Abbazia territoriale di Subiaco |
Indirizzo |
c/o Monastero di Santa Scolastica Via dei Monasteri, s.n.c. 00028 Subiaco (RM) |
Telefono | +39 0774 82421 |
Fax | +39 0774 8242397 |
Posta elettronica | benedettinisubiaco@pcert.postecert.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Ordine di San Benedetto |
Tipologia | archeologico, naturalistico |
Contenuti | Fossili, minerali, reperti archeologici, strumenti scientifici e tecnici, reperti paleontologici |
Servizi | Biblioteca, didattica, punto ristoro, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Sistema Museale Tematico Naturalistico "RESINA" (Rete Sistemica Naturalistica); Sistema Museale Tematico Preistorico-Protostorico "PROUST" |
Sede Museo | Monastero di Santa Scolastica, antico frantoio |
Il Museo "Luigi Ceselli" del Monastero di Santa Scolastica, situato a Subiaco (Roma) ed ospitato in alcuni ambienti dell'omonimo monastero, dove un tempo si trovava un antico frantoio, espone la raccolta ottocentesca del paleontologo ed ufficiale del Genio pontificio Luigi Ceselli († 1882), donata nel 1915 dagli eredi alla comunità benedettina sublacense.
Storia
La collezione Ceselli, costituita prevalentemente da materiale archeologico e paleontologico raccolto, a partire dal 1837, da Luigi Ceselli, capitano del Genio dello Stato Pontificio ed esponente di punta della nascente Paletnologia nella seconda metà del XIX secolo; egli si dedicò anche all'archeologia da autodidatta con numerosi contributi nel campo della preistoria e protostoria. La raccolta passò, dopo il 1882, al figlio ing. Marco, il quale ne fece dono al Monastero di Santa Scolastica per onorare la memoria dello zio Mariano, monaco benedettino.
Durante la Seconda Guerra mondiale il materiale subì gravi danni a causa del bombardamento dei locali in cui era custodito.
Dopo un lungo periodo di oblio, protrattosi fino al 1970, la raccolta è stata sistemata ed esposta nel nuovo museo aperto nel 2000.
Percorso espositivo
L'itinerario museale si sviluppa in cinque sezioni espositive: paleontologica, preistorica, protostorica, romana e geologica.
Lungo il percorso sono visibili fossili, minerali, reperti paleontologici, strumenti scientifici e tecnici, reperti archeologici romani e preromani (classi ceramiche, instrumentum domesticum, terrecotte, decorazioni). Inoltre, un contributo è dedicato alla villa sublacense di Nerone.
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