Museo Diocesano Prenestino d'Arte Sacra di Palestrina
Museo Diocesano Prenestino d'Arte Sacra di Palestrina | |
Caravaggio (attr.), Decapitazione di sant'Agapito (1606 - 1610 ca.), olio su tela | |
Categoria | Musei diocesani |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Lazio |
Regione | Lazio |
Provincia | Roma |
Comune | Palestrina |
Diocesi | Sede suburbicaria di Palestrina |
Indirizzo |
Via Roma, 23 00036 Palestrina (RM) |
Telefono | +39 06 9534428 |
Fax | +39 06 9538116 |
Posta elettronica |
info@museodiocesanopalestrina.it museodiocesano@diocesipalestrina.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Diocesi di Palestrina |
Tipologia | arte sacra, archeologico |
Contenuti | arredi sacri, ceramiche, codici miniati, dipinti, grafica e disegni, lapidi, libri antichi a stampa, manoscritti, medaglie, metalli, monete, mosaici, paramenti sacri, reperti archeologici, sculture, suppellettile liturgica, tessuti, vetri |
Servizi | accoglienza al pubblico, audioguide, biglietteria, bookshop, didattica, fototeca, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Sistema Museale Tematico - MusArt |
Sede Museo 1° | Palazzo Vescovile, ala sud-ovest |
Sede Museo 2° | Chiesa di Sant'Egidio |
Fondatori | mons. Vito Cinti, mons. Eduardo Davino, Giuseppe Tomassi |
Data di fondazione | 5 maggio 2005 |
Il Museo Diocesano Prenestino d'Arte Sacra di Palestrina (Roma), allestito nell'ala sud-ovest del Palazzo Vescovile e nell'attigua Chiesa di Sant'Egidio, è stato aperto al pubblico 5 maggio 2005, per volere di mons. Vito Cinti, del vescovo Eduardo Davino e Giuseppe Tomassi con lo scopo di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Cattedrale Cattedrale di Sant'Agapito Martire e dal territorio diocesano.
Storia
Il Museo nasce dalla volontà di raccogliere e conservare i beni culturali della Diocesi di Palestrina. Nel corso degli ultimi cinquant'anni le opere dislocate nelle varie chiese erano spesso sottoposte a furti o collocate in modo tale da renderne minima, se non nulla, la fruibilità.
L'idea di realizzare un Museo che raccogliesse e valorizzasse queste opere risale all'ultima decade del secolo scorso, al tempo della ristrutturazione del giardino del Palazzo Vescovile, grazie alla volontà di mons. Vito Cinti e di Giuseppe Tomassi, il quale venne incaricato della ristrutturazione interna degli spazi e dell'allestimento delle opere.
Nuovo impulso al progetto venne dato nel 1997 dal vescovo Eduardo Davino (1997 - 2005). Il Museo è stato ultimato alla fine del 2004 ed inaugurato il 5 maggio 2005.
Percorso espositivo ed opere
L'itinerario museale, articolato su due livelli, si sviluppa in quattrordici sale espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal II al XX secolo.
Reperti archeologici
Il Museo presenta reperti archeologici di particolare pregio ed interesse culturale:
- Ara della Vittoria (II - III secolo), in marmo.
- Sarcofago (II - III secolo).
- Epigrafi paleocristiane (IV secolo), provenienti dall'area della Basilica paleocristiana di Sant'Agapito.
Pittura e scultura
Il Museo conserva pregevoli dipinti e sculture, tra cui spiccano:
- Madonna con il velo (primo quarto del XVI secolo) della scuola di Pietro Vannucci detto il Perugino, proveniente dalla Chiesa di San Nicola di Bellegra.
- Bassorilievo con Testa di Eolo o Vento marino (1520 ca.), in marmo, attribuito a Michelangelo, proveniente dalla Chiesa della Maddalena di Capranica Prenestina.
- Decapitazione di sant'Agapito (1606 - 1610 ca.), olio su tela, attribuita a Caravaggio, proveniente dal Convento dei Padri Carmelitani.
- Gesù Bambino dormiente (XVII secolo);
- Madonna di Loreto, in cartapesta;
- Statua di Maria bambina detta la Sacra Bambola, con vestito ricamato in oro.
Suppellettile liturgica e paramenti sacri
Nel Museo sono esposti preziosi oggetti liturgici e paramenti sacri. Di rilievo:
- Piviale del cardinale Girolamo Bassi della Rovere (1492).
- Reliquiario a busto di sant'Agapito (1588), in lamina d'argento e oro, commissionato cardinale Marcantonio Colonna junior.
- Piviale del cardinale Antonio Barberini (XVII secolo), ricamato interamente in oro.
Inoltre, nel Museo si conservano:
- Atti notarili su pergamena stipulati dal 1466.
- Bolle papali emanate dal 1586.
Galleria fotografica
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