Ninnaredda (o pastorale)

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Roberto Ferruzzi, Madonna con Gesù Bambino (detta anche Madonnina, Maternità, Madonna del Riposo o Madonna delle Vie), 1897, olio su tavola; Pennsylvania (USA), collezione privata

Origini

La Ninnaredda (parola siciliana che indica la pastorale) è un canto popolare religioso tipico del periodo natalizio.[1] Il termine proviene da Ninna Nanna, la nenia che tutte le mamme intonano ogni giorno al proprio bimbo, per farli addormentare; per Natale si riferiva al neonato Gesù che, come tutti i bambini, non voleva addormentarsi.

Storia

La Ninnaredda, o pastorale, viene tradizionalmente suonata all'alba della solennità dell'Immacolata Concezione e di Santa Lucia. Anticamente era eseguita da suonatori ambulanti e zampognari, oppure cantata in chiesa in occasione della Novena di Natale, subito dopo la messa delle 4,30 del mattino; veniva accompagnata dal violino e mandolino o dalla chitarra.[1]

Negli anni '50 l'economia del trapanese si basava, soprattutto, sull'agricoltura: per potere trovarsi al lavoro in campagna all'alba, i contadini dovevano partire la mattina presto perché di solito andavano a piedi o con l'asino. Per dare la possibilità di prendere parte alla Santa Messa, e anche alla Ninnaredda, in chiesa le funzioni si celebravano a quell'ora.[1]

Anche Maria Carta, nota cantante sarda, e la siciliana Rosa Balistreri hanno avuto delle belle ninne nanna nel loro vasto repertorio, cantate in dialetto. Le Pastorali fanno parte di un patrimonio e di una tradizione culturale tramandataci dai nostri antenati: in esse si intravedono sentimenti veri di pace, umiltà e amore familiare.[1]

Il Premiato Complesso Bandistico "Città di Alcamo" ha recuperato le due pastorali scritte dai Maestri Girolamo Surdi e Francesco La Barbera che vengono eseguite dalla Banda la vigilia della solennità dell'Immacolata Concezione, dopo i Vespri, all'alba dell'8 dicembre per le vie cittadine, e durante la processione.

I testi delle due pastorali

Pastorale del Maestro Girolamo Surdi
Dormi placido, o fanciullo

Dormi placido, o fanciullo, di Maria nel casto seno, non v'è culla sul terreno che più degna sia di te non verranno a disturbarti l'uragano e le tempeste l'innocenza tua celeste tutto fugge innanzi a te, dormi dormi, sii sereno; amor mio, non piangere più; dormi, dormi, sii sereno; amor mio, non piangere più.

Pastorale del Maestro Francesco La Barbera
Di neve e gel

Di neve e gel, nel crudo algor, dal trono empireo scende il Signor, bambin l'accoglie nudo il terren. Ecco Egli è nato su paglia e fien, bambin l'accoglie nudo il terren; sono sua culla la paglia e il fien. O ninna nanna, vien vieni gentile sapor, vela con l'ali d'or le luci a Nazareth, vela con l'ali d'or le luci a Nazareth, con le ali d'or a Nazareth.

Note
  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 La ninnaredda al circolo della gioventù su castelvetranoselinunte.it. URL consultato il 08-12-2018
Bibliografia
Collegamenti esterni