Ordine militare di Calatrava
Ordine militare di Calatrava | ||
---|---|---|
Emblema dell'Ordine | ||
Regno di Spagna | ||
Tipologia | Ordine statale | |
Status | attivo | |
Capo | Filippo VI di Spagna | |
Istituzione | Calatrava, 1158 | |
Gradi | Cavaliere di Gran Croce Commendatore Cavaliere | |
Nastro dell'ordine |
L'Ordine di Calatrava è un ordine militare religioso fondato in Castiglia, nel XII secolo, dall'abate san Raimondo di Fitero[1], O.Cist., con lo scopo iniziale di proteggere la città di Qal'at Rabah, poi chiamata come Calatrava, vicino all'attuale Ciudad Real. L'abate fondatore era cistercense e l'ordine ne osservava la regola.
Gli attuali ordini militari spagnoli sono eredi e continuatori di quelli che sono stati fondati nel XII secolo, hanno il re di Spagna come Gran Maestro e amministratore perpetuo per delega apostolica e sono retti da un Regio consiglio degli Ordini Militari, ultima istituzione discendente dal sistema di Consigli con cui la monarchia spagnola era governata dal quindicesimo secolo. Attualmente è composto da otto consiglieri, due per ordine, un segretario, un consigliere fiscale e un decano presidente, tutti nominati dal re di Spagna. La forma giuridica del Consejo de las Órdenes è ora quella di una federazione di associazioni.
Oggi i suoi cavalieri conducono una vita conforme alla castità coniugale, alla santificazione personale e alla difesa erga omnes della fede cattolica. L'Ordine di Calatrava conta oggi 81 cavalieri.
Storia
Il più antico e uno dei principali ordini religiosi cavallereschi della Spagna, fu istituito nel 1158 dall'abate san Raimondo, del monastero cistercense di Fiteiro in Navarra, a cui Sancio III di Castiglia aveva affidato la difesa di Calatrava contro i Mori. Prese il nome da questa città e fu retto dalla regola cistercense per tutto quanto concerneva la disciplina interna. La costituzione dell'ordine fu confermata da papa Alessandro III nel 1165.
Raimondo ottenne immediatamente l'approvazione dell'arcivescovo di Toledo, che gli concesse una somma considerevole per preparare le fortificazioni della città. La regione attorno a Calatrava, durante il dominio mussulmano, era scarsamente popolata, così migliaia di contadini e artigiani della Navarra furono incoraggiati a spostarsi nell'area che circondava la città. In breve tempo l'abate riuscì a costituire una guarnigione di circa ventimila uomini che evitò uno scontro diretto con gli avversari che lasciarono la regione.
Nel 1219, sotto Gonzalo Yáñez de Novoa, l'ordine istituì un ordine associato femminile presso il convento di San Felice, nei pressi di Amaya, dove rimasero fino al regno del re Filippo II di Spagna e poi trasferitosi a Madrid. Il ramo femminile e quello maschile, pur mantenendo molti legami, sono oggi fondamentalmente indipendenti. Le monache di Calatrava hanno due conventi uno a Burgos e l'altro a Moralzarzal presso Madrid e le due comunità sono federate.
In breve tempo, le sue grandi risorse umane ed economiche diedero all'ordine un enorme potere politico e militare che durò fino alla fine della Reconquista. Aveva terre e castelli lungo tutto il confine di Castiglia e Aragona, esercitando una signoria feudale su migliaia di vassalli. Fu in grado di mettere sul campo di battaglia fino a 2.000 cavalieri, una forza considerevole nel medioevo. L'autonomia dell'ordine, che portava obbedienza solo al Gran Maestro e, sul piano spirituale, all'abate di Morimond (Francia) e al Papa, portò con sé vari scontri con i re spagnoli. Alla fine del XIII secolo si produssero divisioni e scismi che portarono all'indebolimento dell'ordine e al suo decadimento.
Si ricompose ad unità nel 1482, quando entrambi i partiti in contesa si riunirono intorno a Ferdinando il Cattolico, nella sua guerra contro gli infedeli. Nel 1499, morto l'ultimo gran maestro (don García López de Padilla), il pontefice Innocenzo VIII ne sottomise il governo a re Ferdinando il Cattolico e il titolo di gran maestro fu concesso in perpetuo alla corona di Spagna.
Cronotassi dei Gran Maestri dell'Ordine
- Don García (1164–1169)
- Fernando Icaza (1169–1170)
- Martín Pérez de Siones (1170–1182)
- Nuño Pérez de Quiñones (1182–1199)
- Martín Martínez (1199–1207)
- Ruy Díaz de Yanguas (1207–1212)
- Rodrigo Garcés (1212–1216)
- Martín Fernández de Quintana (1216–1218)
- Gonzalo Yáñez de Novoa (1218–1238)
- Martín Ruiz de Cevallos (1238–1240)
- Gómez Manrique (1240–1243)
- Fernando Ordóñez (1243–1254)
- Pedro Yáñez (1254–1267)
- Juan González (1267–1284)
- Ruy Pérez Ponce de León (1284–1295)
- Diego López de Santsoles (1295–1296)
- Garci López de Padilla (1296–1322)
- Juan Núñez de Prado (1322–1355)
- Diego García de Padilla (1355–1365)
- Martín López de Córdoba (1365–1371)
- Pedro Muñiz de Godoy (1371–1384)
- Pedro Álvarez de Pereira (1384–1385)
- Gonzalo Núñez de Guzmán (1385–1404)
- Enrique de Villena (1404–1407)
- Luis González de Guzmán (1407–1443)
- Fernando de Padilla (1443)
- Alonso de Aragón (1443–1445)
- Pedro Girón (1445–1466)
- Rodrigo Téllez Girón (1466–1482)
- García López de Padilla (1482–1487)
- Re di Spagna (dal 1487)
Note | |
| |
Bibliografia | |
| |
Collegamenti esterni | |
|