Arcispedale di Santo Spirito in Sassia

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
(Reindirizzamento da Ospedale di Santo Spirito in Sassia)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Il nuovo edificio

L' Arcispedale di Santo Spirito in Saxia (oggi un centro congressi) è un antico ospedale nel rione Borgo, a Roma. Vicino alla Città del Vaticano, esso è attiguo al moderno Ospedale di Santo Spirito, che ne prosegue l'opera ed è l'ospedale più antico d'Europa.

Fondazione

Le origini di questo Ospedale risalgono al 727 d.C., quando il re dei Sassoni INA istituì la "Schola Saxonum" per dare ospitalità ai propri conterranei che arrivavano a Roma in pellegrinaggio presso la tomba di San Pietro.

L'area ove esso sorge, era occupata un tempo dalle costruzioni imperiali e da grandi giardini, gli “Horti Agrippinae” di Agrippina Maggiore, che dal Gianicolo si estendevano fino al Tevere.

Storia

La Ruota degli Esposti

Considerato uno dei più antichi ospedali d’Europa, esso fu istituito a sostegno dei poveri, degli ammalati e degli bambini abbandonati, come testimonia ancor oggi la presenza della Ruota degli Esposti che si trova all'esterno dello stesso edificio. Papa Innocenzo III (1198-1216) affidò al cavaliere templare Guy di Montpellier, fondatore dell'Ordine Ospitaliero del Santo Spirito, il compito di gestire l'Ospedale e all'architetto Marchionne d'Arezzo quello di edificarlo.

Papa Sisto IV (1471-1484) si occupò della ristrutturazione dell'Ospedale, avvenuta dopo che incendi e saccheggi ne avevano causato la rovina, e che vide l'inserimento nel progetto di due edifici per i religiosi in servizio nell'Istituto, uno per i frati e uno per le suore, realizzati intorno ad un chiostro. L'Ospedale, in seguito chiamato Corsia Sistina, venne abbellito da un ciclo di affreschi, che avevano lo scopo di narrare i momenti significativi della sua vita e la storia dell'antico edificio innocenziano. La Corsia Sistina, sormontata da un tiburio, conserva al suo interno un altare attribuito ad Andrea Palladio e un’opera pittorica di Carlo Maratti. Ad Andrea Bregno è attribuito il portale in marmo detto “del Paradiso”. Nella seconda metà del ‘900 la Corsia Sistina fu divisa in due sezioni denominate rispettivamente Sala Lancisi e Sala Baglivi, in memoria degli illustri medici Giovanni Maria Lancisi (1654-1720) e Giorgio Baglivi (1668-1707). Pio V (1566-1572) ampliò l'Ospedale con la costruzione del Palazzo del Commendatore, ad opera dell'architetto Giovanni Lippi (detto Nanni di Baccio Bigio) e gestito da Monsignor Bernardino Cirillo.

Il Palazzo, costruito attorno ad un elegante cortile quadrangolare, è adornato da una fontana donata da Alessandro VII (1655-1667) e da un orologio ottocentesco a sei ore, voluto dal commendatore Ludovico Gazzoli. L'edificio ospita l'antica Spezieria, luogo in cui furono condotte numerose ricerche farmaceutiche, dove vennero triturate le erbe medicamentose, di cui oggi ne sono testimoni le collezioni di antichi vasi e mortai.

Al piano nobile sull'elegante loggiato si affaccia il Salone del Commendatore, magnificamente decorato da affreschi narranti la storia dell'antico Ospedale. Sotto il pontificato di Clemente XI (1700-1721) è stata fondata la Biblioteca Lancisiana da Giovanni Maria Lancisi, medico e archiatra pontificio, per l'utilità dei giovani medici tirocinanti dell'Ospedale Santo Spirito. Nel 2003 la Biblioteca Lancisiana ha subìto gravi danni strutturali e di conseguenza è stato necessario trasferire l'intero patrimonio bibliografico presso un deposito temporaneo, nell'attesa di intraprendere i restauri.

Con Alessandro VII (1655-1667) il Complesso ospedaliero di Santo Spirito si sviluppò ulteriormente, con la realizzazione della Sala ospedaliera Alessandrina, oggi adibita a sede del Museo di Storia dell'Arte Sanitaria. Con Benedetto XIV (1724-1730) fu ulteriormente ampliato con la costruzione di una terza ala denominata Corsia Benedettina. All'inizio del XX secolo fu demolita l'antica Corsia Benedettina, a favore della sistemazione del Ponte Vittorio e dei muraglioni del Tevere. Il prospetto orientale venne ricostruito su modello dell'antico Ospedale sistino e sul versante del lungotevere in Sassia vennero aggiunti altri edifici, sede dei moderni reparti dell'attuale Ospedale del Santo Spirito.

Oggi

Dal 2000 in poi il complesso monumentale è uno dei poli congressuali della capitale e viene gestito dalla società Giubilarte srl. Al suo interno vengono organizzati eventi, convegni, serate di gala, sfilate di moda e mostre d'arte. Inoltre il complesso Santo Spirito in Saxia fa parte dell'Associazione internazionale di Dimore storiche (Historic Conference Centres of Europe) e supporting member della Healthcare Convention and Exhibitors Association.

Voci correlate
Collegamenti esterni