Palio di Sant'Antonio Abate (Buti)

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Palio di Sant'Antonio Abate (Buti)
Buuti PalioS.AntonioAbate 001.JPG
Corsa dei cavalli e stemmi delle Contrade
Palio
Rievocazione storica
Festa locale
Commemorazione celebrata Sant'Antonio abate, patrono della città
Chiamata anche Palio di Buti o delle Contrade
Note
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Toscana
Provincia Pisa
Comune Buti
Località
Luogo specifico vie e piazze del centro storico
Diocesi Pisa
Periodo Inverno
Data
Data fine
Data mobile domenica successiva al 17 gennaio
Data d'istituzione XVII secolo
Organizzata da Associazione Palio delle Contrade di Buti
Tradizioni religiose benedizioni, celebrazioni liturgiche
Tradizioni folcloristiche corsa di cavalli, corteo storico
Tradizioni culinarie trippa alla butese
Informazioni info@paliodibuti.org
Collegamenti esterni
Sito web

Il Palio di Sant'Antonio Abate è una sfida fra le contrade, in onore di sant'Antonio abate, che si svolge annualmente a Buti (Pisa), nella domenica successiva al 17 gennaio.

Storia

Partenza della corsa dei cavalli

Il Palio ebbe probabilmente origine nel XVII secolo, quando il 17 gennaio, festa di sant'Antonio abate, si svolgeva nel borgo la benedizione delle stalle e dei cavalli.

I primi documenti storici sul palio attestano che già nel 1848 si svolgeva una corsa di cavalli di prima forza a Fantino [...] e con premio al vincitore di Zecchini dodici, e inoltre che nel 1805 si teneva una festa in onore di sant'Antonio abate con banda, cavalli e un comitato di festaioli.

Nel XIX secolo, i cavalli che partecipavano alla corsa erano quelli che durante la settimana lavoravano a fianco dei contadini butesi e che, in tale occasione, venivano condotti sul sagrato della Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista per ricevere la loro benedizione.

Agli inizi del XX secolo, risalgono testimonianze certe sullo svolgimento dei palii con corse a premi ai quali era consentita la partecipazione anche a cavalli e cavallai forestieri. La festa, tenutesi anno dopo anno, ha conosciuto solo due interruzioni in corrispondenza delle due Guerre Mondiali.

Negli anni Cinquanta venne costituito il Seggio della Congregazione di Sant'Antonio, del quale erano membri sia il parroco che il sindaco, una struttura che provvedeva all'organizzazione della festa e che nel 1960, dando regole precise e dividendo il borgo in contrade, impostò il Palio nelle modalità attuali.

L'evoluzione strutturale ed organizzativa del Palio ha condotto nel 1961 al noleggio in blocco dei cavalli necessari alla corsa e dal 1971 a demandarne il reclutamento direttamente alle singole contrade.

Contrade

La città è suddivisa in sette Contrade:

  • Ascensione (colori: verde e nero): si estende nel territorio che sale verso il Monte Serra, corrispondente all'antico castello di Panicale; ha il suo fulcro nel Santuario di Santa Maria della Neve.
  • La Croce (colori: rosso e nero): è situata nel centro storico del borgo ed ha il suo punto di riferimento nella cappella omonima.
  • Pievania (colori: azzurro crociato di bianco): situato nell'area centro-settentrionale del paese, dove si trova la Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, punto centrale della contrada.
  • San Francesco (colori: giallo e nero): si estende nella parte a nord-orientale della città ed ha il suo punto di riferimento nella Chiesa di San Francesco.
  • San Michele (colori: rosso e verde): questa corrisponde al piccolo borgo di Castel di Nocco, dove è ubicata la Chiesa di San Michele, dalla quale la contrada prende il nome.
  • San Nicola (colori: bianco e nero): si estende nella parte orientale del centro storico, dove è collocata la Chiesa di San Nicola, dalla quale la contrada prende il nome.
  • San Rocco (colori: bianco e rosso): questa è la contrada del centro storico.

Descrizione

Corsa dei cavalli

La festa si articola in momenti celebrativi, riti devozionali e folcloristici, scanditi dalla tradizione.

Preparativi

Nella domenica che precede il Palio, la Contrada vincitrice dell'ultima edizione, con un corteo che muove dalla sede sino alla Chiesa di San Giovanni Battista, riconsegna il drappo al parroco che, con il presidente del Seggio, procede al sorteggio delle tre batterie.

In questa settimana, una sera per Contrada, viene celebrata una Messa, nelle rispettive chiese, alla quale segue un banchetto propiziatorio.

Nel pomeriggio della vigilia del Palio, si tengono:

  • le visite veterinarie ai cavalli iscritti alla corsa;
  • la presentazione dei fantini e del Mossiere nella piazza principale del borgo.

Giorno della festa

Rievocazione storica in costume

La domenica della festa si svolge secondo un preciso e tradizionale programma:

  • ore 8.00: celebrazione della Santa Messa dei Cavallai al termine della quale è consuetudine ritrovarsi nelle osterie delle contrade per consumare la tradizionale trippa alla butese.
  • ore 10.30: inizia la sfilata storica delle contrade, preceduta dal cavallo e dal fantino, lungo le vie del centro storico, diretta al sagrato antistante la Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, dove verranno consegnati ai fantini le giubbe e i berretti con i colori della contrada e dove vengono benedetti i cavalli che correranno il Palio nel pomeriggio. Inoltre, sul sagrato ciascun rione mette in scena una rievocazione storica, con un tema diverso ogni anno predisponendo costumi e suppellettili necessari, che una giuria di esperti ha il compito di valutare, determinando il vincitrice.
  • ore 14.45: iniziano le corse dei cavalli. Le contrade si sfidano correndo lungo la Via Nuova, la principale strada di accesso al borgo. Il percorso è abbastanza lineare, in salita, ed appare dall'alto come una "S" allungata e rovesciata di circa 750 metri, che per l'occasione viene ricoperta da uno strato di 40 cm. di terra battuta, composta da una miscela di tufo e sabbia. La gara si disputa in tre distinte partenze, denominate "batterie" ovvero singole gare alle quali partecipano tre cavalli per volta, più una finale. Alla presenza di un notaio, la sera precedente, avviene l'estrazione con cui le contrade vengono distribuite tra le prime due batterie, i cui vincitori accedono direttamente alla finale, mentre la settima contrada (detta la signora) corre nella terza batteria, sfidando i cavalli che sono giunti secondi, durante le gare precedenti. La finale determinerà il vincitore. Il Mossiere, figura storica nominata ogni anno dal Seggio, ha il fondamentale e delicato compito di "dare il via" (in gergo detta mossa), una volta verificato l'allineamento dei cavalli al canape (linea di partenza). Deve, inoltre, verificare la correttezza comportamentale dei fantini per tutta la durata della corsa, censurando le eventuali scorrettezze, e se necessario anche squalificando la contrada. Al vincitore viene consegnato il Palio, detto Cencio, dipinto ogni anno da un diverso artista, e un premio in denaro che servirà per sostenere le spese per la sfida successiva.

Sapori di festa

La festa, come vuole la tradizione, vive anche a tavola con i piatti tipici locali:

  • Trippa alla butese, un piatto a base di trippa di manzo cotta con salsicce, carote, fagioli e pomodoro, accompagnata tradizionalmente da vino rosso ed acquavite.
Voci correlate
Collegamenti esterni