Pergamena viola
Con il termine Pergamena viola o Codex Purpureus ci si riferisce, generalmente, a manoscritti su pergamena tinta di viola, originariamente limitata per l'utilizzo di imperatori romani e bizantini. Successivamente la pratica è stata ripresa per alcuni codici miniati prodotti per gli imperatori in arte carolingia e ottoniana.
Gli "onciali viola" o "codici viola" sono un gruppo ben noto di questi manoscritti, tutti del VI secolo, in greco del Nuovo Testamento:
- Codex Purpureus Petropolitanus N (022)
- Vangeli Sinope O (023) (testo miniato)
- Codex Purpureus Rossanensis Σ (042) (testo miniato)
- Codex Beratinus Φ (043) (testo miniato)
- Onciali 080
Ci sono altri due manoscritti viola del Nuovo Testamento greco, classificati come minuscole:
- Minuscule 565 conosciuto come codice dell'imperatrice Teodora
- Minuscule 1143 conosciuto come Beratinus 2
C'è un lezionario del IX secolo:
Altri cinque pergamene viola (a, b, e, f, i, j), anch'esse manoscritti del Nuovo Testamento, sono in latino e sono conservate a: Brescia, Napoli, Sarezzano e Trento. Tre di queste usano i testi Vetus Latina:
Esiste anche un codice gotico viola:
- Codex Argenteus (testo miniato)
Vi è un manoscritto viola di una parte del Settanta:
- Vienna Genesis (testo miniato)
Altri manoscritti miniati includono l'Evangeliario di Godescalco 781-3, i Vangeli dell'Incoronazione di Vienna (inizio IX secolo) e alcune pagine del IX secolo (La Cava Bibbia del Regno delle Asturie).
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