Sacra Famiglia (Giorgione)
Giorgione, Sacra Famiglia (1500 ca.), olio su tavola | |
Sacra Famiglia Benson | |
Opera d'arte | |
Stato | Stati Uniti |
Stato federale | District of Columbia |
Regione ecclesiastica | [[|]] |
Comune | Washington |
Diocesi | Washington |
Ubicazione specifica | National Gallery of Art |
Uso liturgico | nessuno |
Oggetto | dipinto |
Soggetto | Sacra Famiglia |
Datazione | 1500 ca. |
Ambito culturale | |
Autore |
Giorgione (Giorgio da Castelfranco) detto Giorgione |
Materia e tecnica | olio su tavola |
Misure | h. 37,3 cm; l. 45.6 cm |
La Sacra Famiglia è un dipinto, eseguito nel 1500 circa, ad olio su tavola, di Giorgio (o Zorzi) da Castelfranco detto Giorgione (1477 ca. - 1510), conservato nella National Gallery of Art di Washington (Stati Uniti d'America).
Descrizione
Soggetto
Il dipinto è ambientato in una casa semplice, aperta tramite un arco su un lontano paesaggio, all'interno della quale compaiono:
- Gesù Bambino, che si divincola tra le braccia della Madonna.
- San Giuseppe seduto su un muretto.
- Maria, seduta su una roccia nuda, con in braccio il Bambino.
Note stilistiche, iconografiche e iconologiche
- Il panneggio delle vesti della Madonna è sovrabbondante con le pieghe secche, come increspate nella carta, rimanda ad esempi fiamminghi (come Hieronymus Bosch), la postura delle figure richiama il "protoclassicismo" di Lorenzo Costa, mentre la fisionomia di san Giuseppe ricorda le opere di Giovanni Bellini.
- Tipicamente giorgionesca è invece la predominanza del colore, che determina il volume delle figure, steso in strati sovrapposti senza il confine netto dato dal contorno, che tendono così a fondere soggetti e paesaggio: si tratta degli effetti atmosferici del tonalismo che ebbe proprio in questo artista uno dei fondamentali interpreti.
- Grande cura per i dettagli, in primo piano, come i sassolini sparsi in terra e alcune piccole piante, che deriva forse dall'assimilazione di esempi nordici, noti a Venezia, anche attraverso le stampe.
Notizie storico-critiche
L'opera proviene forse dalle collezioni del re Carlo I d'Inghilterra (1600 - 1649), passata poi a Giacomo II (1633 - 1701), che la vendette al mercante d'arte, Allart van Everdingen (doc. 1675), residente tra Haarlem e Amsterdam.
Il dipinto poi passò in Francia e attraverso varie raccolte private sarebbe comparso nel 1887 sul mercato antiquario, dove fu acquistato da Henry Willert di Brighton.
Nel 1894 entrò a far parte delle collezioni londinesi di Robert Henry Benson (1850 - 1929), che diede la denominazione convenzionale all'opera. Nel 1927 la sua intera raccolta d'arte venne dapprima venduta alla Duveen Brothers, Inc. di Londra ed, in seguito, ceduta nel 1949 a Samuel H. Kress, che nel 1952 la donò alla National Gallery of Art di Washington (USA).
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
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