Salita di Gesù Cristo al monte Calvario (Hieronymus Bosch, Gand)

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BEL Gand MuSchoneKunsten H.Bosch SalitaCristoCalvario 1510-16ca.jpg

Hieronymus Bosch, Salita di Gesù Cristo al monte Calvario (1510 - 1516 ca.), olio su tavola
Opera d'Arte
Stato bandiera Belgio
Regione Fiandre
Regione ecclesiastica [[|]]
Provincia Fiandre Orientali
Comune Gand
Diocesi Gand
Ubicazione specifica Museum voor Schone Kunsten
Uso liturgico nessuno
Oggetto dipinto
Soggetto Salita di Gesù Cristo al monte Calvario
Datazione 1515 - 1516
Ambito culturale
Ambito fiammingo
Autore Hieronymus Bosch
Materia e tecnica olio su tavola
Misure h. 76,7 cm; l. 83,5 cm
Virgolette aperte.png
26Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. (...) 32Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati.
Virgolette chiuse.png

La Salita di Gesù Cristo al monte Calvario è un dipinto, eseguito tra il 1510 ed il 1516 circa, ad olio su tavola, da Hieronymus Bosch (1453-1516) e conservato nel Museum voor Schone Kunsten di Gand (Belgio).

Descrizione

Soggetto

La scena della Salita di Gesù Cristo al monte Calvario si svolge su un fondo drammaticamente scuro, dove compaiono:

  • al centro, Gesù Cristo con gli occhi chiusi e la testa reclinata, sta portando la croce con uno sguardo di malinconica rassegnazione ed un'espressione dolente. Il suo volto nobile contrasta fortemente con i lineamenti caricati degli sgherri che lo circondano.
  • in alto a sinistra, Simone di Cirene, con il volto quasi rovesciato verso l'alto, il cui gesto di sorreggere la croce sembra più un ostacolo che un aiuto per Gesù: questo elemento vuole indicare come tutto il peso del peccato altrui è caricato su Cristo, che procede così solo nel cammino del sacrificio verso la salvezza.
  • in alto a destra, Buon ladrone con un volto pallido da sembrare quasi un moribondo, socchiude gli occhi, mentre viene confessato da un frate spaventoso.
  • in basso a destra, Cattivo ladrone , reagisce, quasi ringhiando, con una smorfia bestiale agli sberleffi di tre torturatori dai volti animaleschi che lo dileggiano.
  • in basso a sinistra, santa Veronica, con in mano il panno su cui è impresso il volto di Cristo, volge la testa all'indietro ed ha gli occhi socchiusi.
  • Soldati ed aguzzini con volti scuri e grotteschi, che li connotano come personaggi negativi, come a simboleggiare i loro cattivi sentimenti, deformati da un'intera gamma di smorfie e distorsioni caricaturali che cercano di rappresentare tutte le malvagità e le bassezze dell'uomo.

Note stilistiche, iconografiche e iconologiche

  • Il dipinto, popolato da volti grotteschi, mette in scena la bestialità e la ferocia della folla di fronte all'umanità di Gesù, che si trova al centro della composizione, che assume un moto circolare intorno a lui.
  • L'opera è costruita su due diagonali che, sviluppandosi lungo la croce e l'asse delle figure, s'incontrano nel volto rassegnato di Cristo, che contrasta fortemente con i lineamenti caricati degli sgherri circostanti. La diagonale, che attraversa il dipinto da sinistra a destra, unisce le figura "positive" (santa Veronica, Gesù e Disma, il buon ladrone), presentandoli tutti con gli occhi chiusi o semichiusi, come per estraniarsi dalla scena.

Notizie storico-critiche

Il dipinto venne acquistata da Hulin Loo nel 1902 per il Museum voor Schone Kunsten di Gand. L'opera lievemente ridotta agli angoli è stata restaurata tra il 1956 ed il 1957.

Come per il resto delle opere di Hieronymus Bosch, la datazione è molto incerta, sebbene la critica la assegni prevalentemente alla sua ultima fase, in particolare la poneva tra il 1510 ed il 1516.

Bibliografia
  • William Dello Russo, Bosch, col. "I geni dell'arte", Editore Mondadori-Electa, Milano 2008 ISBN 9788837064310
  • Franca Varallo, Bosch, Editore Skira, Milano 2004
  • B. Vermet et al., Jheronimus Bosch. Alle schilderijen en tekeningen, Rotterdam 2001, p. 79 ISBN 90-5662-219-6
  • Stefano Zuffi, Episodi e personaggi del Vangelo, col. "Dizionari dell'Arte", Editore Mondadori-Electa, Milano 2002, p. 288 - ISBN 9788843582594
Voci correlate
Collegamenti esterni