Sede titolare di Ausafa

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Sede titolare di Ausafa
Sede vescovile titolare
Dioecesis Ausafensis
Chiesa latina
Vescovo titolare: Peter Dai Bui
Istituita: 1933
Stato Tunisia
Località: Ausafa
Diocesi soppressa di Ausafa
Eretta: ?
Soppressa: ?
Coordinate geografiche
35°55′08″N 9°20′32″E / 35.91886335115434, 9.342190084655872 bandiera Tunisia
Mappa di localizzazione New: Tunisia
Ausafa
Ausafa
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Dati online (gc ch)
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La Sede titolare di Ausafa (in latino Dioecesis Ausafensis) è una diocesi soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Ausafa, in Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Bizacena. Incerta è la localizzazione dell'antico sito. Mesnage propone di identificare Ausafa con la città romana di Uzappa, identificata nella località di Ksour-Abd-el-Mélek.[1] Secondo Mandouze resta ancora ignota la sua reale posizione ed è solo ipotetica una sua collocazione in Bizacena.[2]

Sono due i vescovi noti di questa sede. Il primo è Lucius ab Ausafa, che fu presente al Concilio di Cartagine (256) convocato il 1º settembre da san Cipriano per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici, e figura al 73º posto nelle Sententiae episcoporum.[3]

Salvio, episcopus Ausafensis, era uno dei sostenitori della candidatura di Massimiano contro Primiano sulla sede donatista di Cartagine, e sottoscrisse la lettera sinodale del concilio riunito al Concilio di Cabarsussi il 24 giugno 393. Fu uno dei consacranti di Massimiano e condannato dal Concilio di Bagai del 394.[2][4]

Dal 1933 Ausafa è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica.

Cronotassi

Vescovi

  • Lucio (menzionato nel 256)
    • Salvio (prima del 393 - dopo il 394) (vescovo donatista)

Vescovi titolari

Note
  1. (FR) Mesnage, L'Afrique chrétienne, p. 20.
  2. 2,0 2,1 (FR) Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 1024 (Salvius 1).
  3. (LA) S. Thasci Caecili Cypriani opera omnia, Recensuit et commentario critico instruxit Guilelmus Hartel, Corpus scriptorum ecclesiasticorum latinorum (CSEL), volumen III, pars I (Praefatio et Libelli), Vindobonae, 1868, p. 457.
  4. (LA) Salvius 1. Patrologia Latina, XXXVI, col. 380.
Bibliografia
Collegamenti esterni