Sede titolare di Giubalziana

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Giubalziana
Sede vescovile titolare
Dioecesis Iubaltianensis
Chiesa latina
[[Immagine:{{{immagine}}}|290px|Sede titolare di Giubalziana]]
Vescovo titolare: Luis Manuel Alí Herrera
Arcivescovo titolare: {{{arcivescovo}}}
Sede vacante
Suffraganea
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  • Parametro: suffraganeadi

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Istituita: 1933
Soppressa: {{{sedetitolaresoppressa}}}
Ricostituita: {{{ricostituita}}}
Stato Tunisia
Regione:
Località: Giubalziana
collocazione
geografica:
[[Immagine:{{{mappacollocazione}}}|200 px]]
Diocesi soppressa di Giubalziana
Diocesi suffraganee:
Eretta: ?
Soppressa: ?
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Collegamenti esterni

Dati online (gc ch )

Elenco delle sedi titolari della Chiesa cattolica
Tutte le sedi titolari
Coordinate geografiche
35°40′N 10°05′E / 35.67, 10.09 bandiera Tunisia
Mappa di localizzazione New: Tunisia
Giubalziana
Giubalziana

La Sede titolare di Giubalziana (latino: Dioecesis Iubaltianensis) è una diocesi soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Giubalziana, nei pressi di Qayrawan nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Bizacena.

Sono quattro i vescovi documentati di Giubalziana. Al Concilio di Cartagine (411) del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, prese parte il cattolico Geta, senza competitore donatista. Questo vescovo è quasi certamente da identificare con l'omonimo Geta, indicato senza menzione della sede di appartenenza, come legato della Bizacena al Concilio di Cartagine (403) e nella lista dei partecipanti al sinodo celebrato in località incerta il 24 febbraio 418.[1]

Il nome di Eusebio figura al 106º posto nella lista dei vescovi della Bizacena convocati al Concilio di Cartagine (484) dal re vandalo Unnerico. Eusebio era già deceduto in occasione della redazione di questa lista.[2]

Restituto sottoscrisse la lettera sinodale dei vescovi della Bizacena riuniti nel Concilio di Bizacena (646) per condannare il monotelismo e indirizzata all'imperatore Costante II.[3]

Più incerta è l'attribuzione della sede episcopale di un altro vescovo di Giubalziana, a causa delle molte varianti presenti nei manoscritti. Si tratta di Nino, che sottoscrisse al 4º posto gli atti della prima seduta del Concilio di Cartagine (397). In passato gli autori attribuivano questo vescovo alla diocesi di Tabalta o a quella di diocesi di Tasbalta. L'edizione critica degli atti conciliari dell'Africa romana di Charles Munier riporta la lezione Iubaltianensis,[4] fatta propria anche da André Mandouze.[5]

Dal 1933 Giubalziana è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica.

Cronotassi

Vescovi

  • Nino (menzionato nel 397)
  • Geta (prima del 403 - dopo il 418)
  • Eusebio (prima del 484)
  • Restituto (menzionato nel 646)

Vescovi titolari

Note
  1. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 538, Geta.
  2. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 375, Eusebius 2.
  3. Hefele-Leclerq, Histoire des conciles d'après les documents originaux, III/1, Paris, 1909, pp. 426-430 (in particolare p. 428). La lista dei vescovi in: Giovanni Domenico Mansi, Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio, vol. X, coll. 927-928.
  4. Concilia Africae, 1974, pp. 47-48.
  5. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 782, Ninus 2.
Bibliografia
Collegamenti esterni