Sede titolare di Tigava

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Tigava
Sede vescovile titolare
Dioecesis Tigavitana
Chiesa latina
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Vescovo titolare: sede vacante
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Sede vacante
Suffraganea
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  • Parametro: suffraganeadi

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Istituita: 1933
Soppressa: {{{sedetitolaresoppressa}}}
Ricostituita: {{{ricostituita}}}
Stato Algeria
Regione:
Località: Tigava
collocazione
geografica:
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Diocesi soppressa di Tigava
Diocesi suffraganee:
Eretta: ?
Soppressa: ?
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Collegamenti esterni

Dati online (gc ch )

Elenco delle sedi titolari della Chiesa cattolica
Tutte le sedi titolari
Coordinate geografiche
36°12′14″N 5°39′10″E / 36.203889, 5.652778 bandiera Algeria
Mappa di localizzazione New: Algeria
Tigava
Tigava

La Sede titolare di Tigava (in latino: Dioecesis Tigavitana) è una diocesi soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Tigava, identificabile con El-Kherba nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Mauritania Cesariense.

Una comunità cristiana esisteva a Tigava già nella seconda metà del III secolo, come attesta il martirio di san Tipasio, avvenuto tra il 295 ed il 299.[1] Questo santo è commemorato nel Martirologio Romano alla data dell'11 gennaio con queste parole: A Tigava in Mauritania, nell'odierna Algeria, san Tipasio veterano, martire, che, richiamato nell'esercito, non volle sacrificare agli dèi e fu decapitato.[2]

Attorno al 370 una rivolta di berberi, guidata da un tale Firmus, distrusse una chiesa con battistero presente a Tigava. Il battistero venne fatto ricostruire circa quattro anni dopo dal vescovo Frumenzio, come documentato da un'epigrafe scoperta nel sito archeologico.

Tre sono i vescovi noti grazie alle fonti documentarie. Primoso fu chiamato a comparire davanti al Concilio di Cartagine (407) dal vescovo Aurelio; la sua assenza fu notificata dai vescovi al primate della Mauritania Cesariense, Innocenzo, pure lui assente all'assise cartaginese.[3] Palladio partecipò al Concilio di Cesarea di Mauritania (418) assieme a sant'Agostino di Ippona per giudicare l'operato del donatista Emerito, e di cui il santo ci ha lasciato una relazione nell'opera Atti del confronto con Emerito vescovo donatista.[4][5]

Il nome di Crescente appare al 68º posto nella lista dei vescovi della Mauritania Cesariense convocati al Concilio di Cartagine (484) dal re vandalo Unnerico. Crescente, come tutti gli altri vescovi cattolici africani, fu condannato all'esilio.[6]

Dal 1933 Tigava è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica.

Cronotassi

Vescovi residenti

  • Frumenzio (menzionato nel 374 circa)
  • Primoso (menzionato nel 407)
  • Palladio (menzionato nel 418)
  • Crescente (menzionato nel 484)

Vescovi titolari

Note
  1. Mesnage, L'Afrique chrétienne, p. 457.
  2. Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004, p. 124.
  3. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 915, Primosus 2.
  4. Atti 1.
  5. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 810, Palladius 2.
  6. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 224, Crescens 11.
Bibliografia
Collegamenti esterni