Sede titolare di Vertara

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Vertara
Sede vescovile titolare
Dioecesis Vertarensis
Chiesa latina
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Vescovo titolare: Emmanuel Tois
Arcivescovo titolare: {{{arcivescovo}}}
Sede vacante
Suffraganea dell'Arcidiocesi di Cartagine
Istituita: 1989
Soppressa: {{{sedetitolaresoppressa}}}
Ricostituita: {{{ricostituita}}}
Stato Tunisia
Regione:
Località: Vertara
collocazione
geografica:
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Diocesi soppressa di Vertara
Diocesi suffraganee:
Eretta: ?
Soppressa: ?
'
Collegamenti esterni

Dati online (gc ch )

Elenco delle sedi titolari della Chiesa cattolica
Tutte le sedi titolari
Coordinate geografiche
35°52′24″N 8°47′13″E / 35.8734, 8.7869 bandiera Tunisia
Mappa di localizzazione New: Tunisia
Vertara
Vertara

La Sede titolare di Vertara (latino: Dioecesis Vertarensis) è una diocesi soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Vertara, presso l'antica Althiburus nella regione di Srâa Ouartane nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana dell'Africa Proconsolare, suffraganea dell'arcidiocesi di Cartagine.

A questa diocesi viene attribuito Vitale, episcopus Vertarensis Africae, che assistette al Concilio di Sardica nel 343/344 e che sottoscrisse la lettera di Atanasio di Alessandria alle Chiese della Mareotide in Egitto.[1] La quasi omonimia tra la Ecclesia Vertarensis e la Ecclesia Vartanensis o Bartanensis ha portato molti autori ha identificare le due sedi e il loro sito archeologico, e ad accomunare tutti i vescovi in un'unica cronotassi.[2]

Dal 1989 Vertara è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica.

Cronotassi

Vescovi residenti

  • Vitale (menzionato nel 343/344)

Vescovi titolari

Note
  1. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, pp. 1220-1221, Vitalis 3.
  2. Così Morcelli, Toulotte e Mesnage. Auguste Audollent tuttavia ritiene che la differenza tra i due nomi è tale da rendere molto dubbia la loro identificazione (Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastique, vol. VI, col. 961). Lo stesso dubbio è sollevato da Jean-Louis Maier, L'Épiscopat de L'Afrique Romaine, Vandale et Byzantine, Rome, 1973, pp. 112 e 239. Mandouze distingue invece nettamente le due diocesi, le loro cronotassi e i rispettivi siti archeologici.
Bibliografia
Collegamenti esterni