Settimana Santa a San Fratello

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Settimana Santa a San Fratello
S.Fratello SettimanaSanta 01.JPG
Processione di Gesù Cristo crocifisso disturbata dai "Giudei"
Riti della Settimana Santa
Sacra rappresentazione
Festa locale
Commemorazione celebrata Passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo
Chiamata anche Festa dei Giudei
Note
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Sicilia
Provincia Messina
Comune San Fratello
Località
Luogo specifico Vie del centro storico
Diocesi Patti
Periodo Primavera
Data
Data fine
Data mobile Mercoledì Santo - Venerdì Santo
Data d'istituzione
Organizzata da
Tradizioni religiose Sacra rappresentazione, processione
Tradizioni folcloristiche Costume dei "giudei"
Tradizioni culinarie
Informazioni
Collegamenti esterni
Sito ufficiale dell'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA)

La Settimana Santa a San Fratello (Messina), detta anche Festa dei Giudei, rievoca annualmente nella città siciliana, dal Mercoledì al Venerdì Santo, la passione e la morte di Gesù Cristo.

Descrizione

La Settimana Santa sanfratellana si articola in momenti celebrativi, devozionali e folcloristici, scanditi dalla tradizione, che hanno il proprio culmine nella Festa dei Giudei.

Sacra rappresentazione

La festa, di origini medievali, è una sacra rappresentazione estremamente suggestiva che vuole ricordare i Giudei che percossero e condussero Gesù Cristo sul monte Calvario. Infatti, i Giudei di San Fratello non sono semplicemente personaggi folkloristici, che con i loro costumi ed azioni danno un aspetto inconsueto ai riti della Settimana Santa, ma rappresentano piuttosto l'aguzzino, il flagellatore e il soldato che irrisero e torturarono Gesù Cristo: queste figure simboleggiano il volto dell'uomo animato da una carica emotiva folle e grottesca.

Durante la Settimana Santa, numerosi uomini di ogni età, indossando il tradizionale costume di "giudei", percorrono le vie del borgo con squilli di trombe, rumori di catene e suoni di campanacci in modo chiassoso ed allegro con il chiaro intento di distogliere l'attenzione popolare dal dolore per la passione e morte di Gesù Cristo. Il contrasto ha il suo punto cruciale il Venerdì Santo, quando l'austera processione che segue Gesù Cristo crocifisso è disturbata ed interrotta continuamente nel suo percorso dall'arrivo festoso ed irriverente dei "giudei".

Costume dei "Giudei"

Costume dei "Giudei"

Il costume dei "giudei", di proprietà delle famiglie sanfratellane e tramandato di padre in figlio, è costituito da:

  • giubba di mussola rossa e gialla impreziosita da spalline militari e motivi floreali, ricamati con perline, che ricordano le decorazioni arabe;
  • pantaloni di mussola rossa decorati con strisce di stoffa, solitamente gialle o bianche, e con cucita sulla parte posteriore una coda di cavallo;
  • cappuccio rosso (in dialetto, sbirrijan), che copre completamente il volto, sul quale è cucita una croce sulla fronte ed una lunga lingua di stoffa nera con una croce ricamata sulla punta, che ricorda le parole di scherno rivolte dai soldati a Cristo;
  • guanti bianchi;
  • scarpe di cuoio grezzo e di stoffa (in dialetto, schierpi d'piau);
  • catena a maglie larghe legata sul polso sinistro, che ricorda il flagello (in dialetto, d'scplina);
  • trombe militari variamente e finemente ornate;
  • singolare elmetto decorato con pennacchio.

Nella letteratura

Nel saggio La corda pazza (1970), lo scrittore siciliano Leonardo Sciascia (19211989) così descrive questa tradizione:

"Giudei" con le trombe
« ...ma una festa religiosa, che cos'è una festa religiosa in Sicilia? Sarebbe facile rispondere che è tutto... E anzi tutto una esplosione esistenziale... esplosione dell'essere collettivo di un paese dove la collettività esiste soltanto a livello dell'essere. I Giudei (di San Fratello) sono gli uccisori di Cristo, perciò nella rappresentazione della passione di Cristo che viene condannato e crocifisso, essi demonicamente si scatenano... e ci chiediamo se alla formazione di una tale tradizione non abbiano concorso più delle ragioni calendariali e liturgiche, ragioni psicologiche, sociali e storiche. »

Riconoscimenti

L'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA) ha riconosciuto l'evento quale Patrimonio immateriale d'Italia

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Patrimonio immateriale d'Italia

Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni